Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Psalmi 49


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VULGATADIODATI
1 Psalmus Asaph. Deus deorum Dominus locutus est,
et vocavit terram a solis ortu usque ad occasum.
1 Salmo, dato al capo de’ Musici, de’ figliuoli di Core. UDITE questo, popoli tutti; Porgete gli orecchi, voi tutti gli abitanti del mondo;
2 Ex Sion species decoris ejus :
2 E plebei, e nobili, E ricchi, e bisognosi tutti insieme.
3 Deus manifeste veniet ;
Deus noster, et non silebit.
Ignis in conspectu ejus exardescet ;
et in circuitu ejus tempestas valida.
3 La mia bocca proferirà cose di gran sapienza; E il ragionamento del mio cuore sarà di cose di grande intendimento.
4 Advocabit cælum desursum, et terram,
discernere populum suum.
4 Io inchinerò il mio orecchio alle sentenze; Io spiegherò sopra la cetera i miei detti notevoli.
5 Congregate illi sanctos ejus,
qui ordinant testamentum ejus super sacrificia.
5 Perchè temerò ne’ giorni dell’avversità Quando l’iniquità che mi è alle calcagna m’intornierà?
6 Et annuntiabunt cæli justitiam ejus,
quoniam Deus judex est.
6 Ve ne son molti che si confidano ne’ lor beni, E si gloriano della grandezza delle lor ricchezze.
7 Audi, populus meus, et loquar ;
Israël, et testificabor tibi :
Deus, Deus tuus ego sum.
7 Niuno però può riscuotere il suo fratello, Nè dare a Dio il prezzo del suo riscatto.
8 Non in sacrificiis tuis arguam te ;
holocausta autem tua in conspectu meo sunt semper.
8 E il riscatto della lor propria anima non può trovarsi, E il modo ne mancherà in perpetuo;
9 Non accipiam de domo tua vitulos,
neque de gregibus tuis hircos :
9 Per fare che continuino a vivere in perpetuo, E che non veggano la fossa;
10 quoniam meæ sunt omnes feræ silvarum,
jumenta in montibus, et boves.
10 Conciossiachè veggano che i savi muoiono, E che parimente i pazzi, e gli stolti periscono, E lasciano i lor beni ad altri.
11 Cognovi omnia volatilia cæli,
et pulchritudo agri mecum est.
11 Il loro intimo pensiero è che le lor case dimoreranno in eterno, E che le loro abitazioni dureranno per ogni età; Impongono i nomi loro a delle terre.
12 Si esuriero, non dicam tibi :
meus est enim orbis terræ et plenitudo ejus.
12 E pur l’uomo che è in onore non vi dimora sempre; Anzi è renduto simile alle bestie che periscono.
13 Numquid manducabo carnes taurorum ?
aut sanguinem hircorum potabo ?
13 Questa lor via è loro una pazzia; E pure i lor discendenti si compiacciono a seguire i lor precetti. Sela.
14 Immola Deo sacrificium laudis,
et redde Altissimo vota tua.
14 Saranno posti sotterra, come pecore; La morte li pasturerà; E gli uomini diritti signoreggeranno sopra loro in quella mattina; E il sepolcro consumerà la lor bella apparenza, Che sarà portata via dal suo abitacolo
15 Et invoca me in die tribulationis :
eruam te, et honorificabis me.
15 Ma Iddio riscuoterà l’anima mia dal sepolcro;
16 Peccatori autem dixit Deus : Quare tu enarras justitias meas ?
et assumis testamentum meum per os tuum ?
16 Non temere, quando alcuno sarà arricchito, Quando la gloria della sua casa sarà accresciuta.
17 Tu vero odisti disciplinam,
et projecisti sermones meos retrorsum.
17 Perciocchè, quando egli morrà non torrà seco nulla; La sua gloria non gli scenderà dietro.
18 Si videbas furem, currebas cum eo ;
et cum adulteris portionem tuam ponebas.
18 Benchè egli abbia benedetta l’anima sua in vita sua; E tali ti lodino, se tu ti dài piacere, e buon tempo;
19 Os tuum abundavit malitia,
et lingua tua concinnabat dolos.
19 Quella verrà là ove è la generazion de’ suoi padri; Giammai in eterno non vedranno la luce.
20 Sedens adversus fratrem tuum loquebaris,
et adversus filium matris tuæ ponebas scandalum.
20 L’uomo che è in istato onorevole, e non ha intelletto, È simile alle bestie che periscono
21 Hæc fecisti, et tacui.
Existimasti inique quod ero tui similis :
arguam te, et statuam contra faciem tuam.
22 Intelligite hæc, qui obliviscimini Deum,
nequando rapiat, et non sit qui eripiat.
23 Sacrificium laudis honorificabit me,
et illic iter quo ostendam illi salutare Dei.