Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaia 58


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Grida, non darti posa; alza la tua voce come una tromba, e annunzia al popol mio le sue scelleratezze, e alla casa di Giacobbe i suoi peccati;1 Clama fortiter, ne cesses;
quasi tuba exalta vocem tuam
et annuntia populo meo scelera eorum
et domui Iacob peccata eorum.
2 Perocché ogni giorno m'interrogano, e voglion saper i miei consigli: come gente, che abbia esercitata la giustizia, e non abbia abbandonata la legge del suo Dio, mi domandan ragione dei giudizj di (mia) giustizia: voglion essere vicini a Dio.2 Me etenim de die in diem quaerunt et scire vias meas volunt,
quasi gens, quae iustitiam fecerit
et iudicium Dei sui non dereliquerit.
Rogant me iudicia iustitiae,
appropinquare Deum volunt.
3 Perchè abbiam noi digiunato, e tu non ne hai fatto conto? abbiamo umiliato le anime nostre, ed hai fatto vista di non saperlo? Ecco, che nel dì del vostro digiuno la volontà vostra si soddisfa, e voi stringete tutti i vostri debitori.3 “ Quare ieiunavimus, et non aspexisti,
humiliavimus animam nostram, et nescisti? ”.
Ecce, in die ieiunii vestri agitis negotia
et omnes operarios vestros opprimitis.
4 Ecco che voi digiunate per litigare, e quistionare, e percuotete altrui co' pugni empiamente. Non digiunate come avete fatto fino a questo dì per e far sentire nell'alto i vostri clamori.4 Ecce, ad lites et contentiones ieiunatis
et percutitis pugno impie.
Nolite ieiunare sicut hodie,
ut audiatur in excelso clamor vester.
5 Il digiuno, che io amo, sta egli in questo, che l'uomo affligga per giorno l'anima sua? ovver ch'ei della sua testa incurvata ne faccia quasi un cerchio, e si getti addosso il sacco, e la cenere? Questo forse chiamerai tu digiuno, e giorno accetto al Signore?5 Numquid tale est ieiunium, quod elegi,
dies, quo homo affligit animam suam?
Numquid contorquere quasi iuncum caput suum
et saccum et cinerem sternere?
Numquid istud vocabis ieiunium
et diem acceptabilem Domino?
6 Non è egli questo piuttosto il digiuno, che io amo? sciogli i vincoli dell'empietà; sciogli le obbligazioni, che opprimono: metti in libertà i mal condotti, e rompi ogni gravame.6 Nonne hoc est ieiunium, quod elegi:
dissolvere vincula iniqua,
solvere funes iugi,
dimittere eos, qui confracti sunt, liberos,
et omne iugum dirumpere?
7 Spezza all'affamato il tuo pane, e i poveri, e i raminghi menati a tua casa: se vedi uno ignudo, rivestilo, e non ispregiare la tua propria carne.7 Nonne frangere esurienti panem tuum,
et egenos, vagos inducere in domum?
Cum videris nudum, operi eum
et carnem tuam ne despexeris.
8 Allora come di dell'aurora spunterà la tua luce, e presto verrà la tua guarigione, e la tua giustizia anderà innanzi a te, e la gloria del Signore ti accoglierà.8 Tunc erumpet quasi aurora lumen tuum,
et sanatio tua citius orietur;
et anteibit faciem tuam iustitia tua,
et gloria Domini colliget te.
9 Allora tu invocherai il Signore, ed egli ti esaudirà: alzerai la tua voce, ed ei dirà: Eccomi a te. Se torrai di mezzo a te la catena, e cesserai di stendere il dito, e di parlare come non si conviene.9 Tunc invocabis, et Dominus exaudiet;
clamabis, et dicet: “ Ecce adsum ”.
Si abstuleris de medio tui iugum
et desieris extendere digitum
et loqui iniquitatem;
10 Quando tu aprirai le tue viscere all'affamato, e consolerai l'anima afflitta, nascerà nelle tenebre a te la luce, e le tue tenebre si cangeranno in un mezzodì.10 si effuderis esurienti animam tuam
et animam afflictam satiaveris,
orietur in tenebris lux tua,
et caligo tua erit sicut meridies.
11 E il Signore darà a te sempre riposo, e l'anima tua empierà di splendori, e conforterà le tue ossa: e tu sarai come un giardino innaffiato, e come fontana, cui non mancano acque giammai.11 Et te ducet Dominus semper,
et satiabit in locis aridis animam tuam
et ossa tua firmabit;
et eris quasi hortus irriguus
et sicut fons aquarum,
cuius non deficient aquae.
12 E saran da te ristorati i luoghi ab antico deserti, alzerai de' fondamenti per generazioni, e generazioni: e ti sarà dato il nome di ristoratore delle mura d'uom, che rende sicure le strade.12 Et reaedificabit gens tua ruinas antiquas;
fundamenta generationis et generationis suscitabis:
et vocaberis restitutor ruinarum,
instaurator viarum, ut habitentur.
13 Se conterrai il tuo piede nel sabato, e non farai la tua volontà nel santo mio giorno, e se tu il sabato chiamerai giorno delizioso, e santo, glorioso del Signore, e lui glorificherai col non fare quel, che solevi, e col non soddisfare la tua volontà co' tuoi cicalecci;13 Si averteris a sabbato pedem tuum,
facere negotia tua in die sancto meo,
et vocaveris sabbatum delicias
et diem Domino sacrum gloriosum;
et glorificaveris eum relinquens vias tuas
et negotia tua et sermones tuos,
14 Allora la dilettazione tua avrai nel Signore, ed io t'innalzerò sopra ogni elevazion della terra, e per tuo nutrimento darotti l'eredità di Giacobbe tuo padre: imperocché il Signore di sua bocca ha parlato.14 tunc delectaberis super Domino;
et vehi te faciam super altitudines terrae
et cibabo te hereditate Iacob patris tui.
Os enim Domini locutum est.