Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Isaia 57


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Il giusto perisce, e non v'ha chi in cuor suo vi rifletta: e gli uomini pii sono rapiti, né alcuno ne ha sentimento; perocché prima che vengano i mali, il giusto é rapito.1 Iustus perit, et non est qui recogitet in corde suo;
et viri misericordiae colliguntur,
tamen non est qui intellegat:
a facie enim malitiae collectus est iustus.
2 Venga la pace: riposi nel suo letto chiunque ha camminato nella rettitudine.2 In pacem ingreditur, requiescit in cubili suo,
qui ambulat in directione sua.
3 Ma voi appressatevi qua, o figliuoli d'una indovina, stirpe di padre adultero, e di prostituta.3 Vos autem accedite huc, filii auguratricis,
semen adulteri et fornicariae.
4 Di chi vi siete voi fatti beffe; contro di chi avete voi spalancata la bocca, e messa fuori la lingua? Non siete voi figliuoli scellerati, razza di bastardi?4 Super quem luditis?
Super quem dilatatis os et eicitis linguam?
Numquid non vos filii scelesti, semen mendax,
5 Voi, che vi deliziate cogl'idoli sotto ogni pianta ramosa, immolando i pargoletti presso a' torrenti, e sotto massi scavati?5 qui exardescitis in terebinthis
subter omne lignum frondosum,
immolantes parvulos in vallibus
subter scissuras petrarum?
6 La tua porzione è colà, dove corre il torrente, ivi è il tuo bene, la versi libagione, offerisci sagrifizio. Non mi muoverò io a sdegno per cose tali?6 In partibus vallis pars tua,
hae sunt sors tua;
et ipsis effundisti libamen, obtulisti sacrificium.
Numquid super his consolabor?
7 Sopra un monte eccelso, e sublime collocasti il tuo letto, e colà salisti per immolarvi delle vittime.7 Super montem excelsum et sublimem posuisti cubile tuum,
et illuc ascendisti, ut immolares hostias.
8 E dietro alla porta, e dietro all'imposta hai collocato il tuo ricordo: e vicino a me hai peccato ricettando l'adultero: hai ingrandito il tuo letto, e con essi hai fatta alleanza: hai amato di star con essi scopertamente.8 Et post ostium et postem posuisti memoriale tuum;
nam longe a me discooperuisti et ascendisti,
dilatasti cubile tuum,
et pepigisti cum eis foedus;
dilexisti stratum eorum, manum respexisti.
9 E con unguento regio ti se' profumata, ed hai moltiplicati i tuoi belletti. Hai mandati lontano i tuoi ambasciadori, e se' stata umiliata fino all'inferno.9 Et ingressa es ad regem cum unguento
et multiplicasti pigmenta tua;
misisti legatos tuos procul
et humiliata es usque ad inferos.
10 Nella moltitudine di tue vie ti sei defatigata: non hai però detto: mi darò posa: hai colle mani tue trovato da vivere, per questo non porgi a me preghiera.10 In multitudine viae tuae laborasti;
non dixisti: “ Vanum est! ”.
Vitam manus tuae invenisti,
propterea non aegrotasti.
11 Che è quello, che temesti tu, che mancasti di fede, e non ti ricordasti di me, né a me pensasti in cuor tuo? perch'io taceva, come se non vedessi, tu pur ti scordasti di me.11 Pro quo sollicita timuisti,
quia mentita es et mei non es recordata
neque cogitasti in corde tuo?
Nonne, quia ego tacui et longo tempore,
me non times?
12 Io farò conoscere la tua giustizia, e non gioveranno a te le opere tue.12 Ego annuntiabo iustitiam tuam
et opera tua, quae non proderunt tibi.
13 Allorché tu alzerai le grida, ti salvino quegli, che tu hai radunati: ma tutto costoro se li porterà il vento, e un soffio li sbaragliera. Chi poi in me pon sua fidanza, avrà in eredità la terra, e possederà il mio monte santo.13 Cum clamaveris, liberent te lucra tua;
et omnia illa auferet ventus, tollet aura.
Qui autem fiduciam habet in me, hereditabit terram
et possidebit montem sanctum meum.
14 E io dirò: Fate la strada, date il passaggio, allontanate dal sentiero, e alla via del mio popolo gli impacci;14 Et dicent: “ Sternite, sternite,
parate viam, auferte offendicula de via populi mei ”.
15 Perocché queste cose dice l'eccelso, e il sovragrande, che abita l'eternità, e santo è il nome di lui: nelle altezze egli fa sua dimora, e nel santo, e collo spirito contrito, ed umile, per vivificare lo spirito degli umili, e per vivificare il cuore contrito.15 Quia haec dicit Excelsus et Sublimis,
habitans aeternitatem, et sanctum nomen eius:
“ Excelsus et sanctus habito
et cum contrito et humili spiritu,
ut vivificem spiritum humilium
et vivificem cor contritorum.
16 Imperocché io non per sempre disputerò, né sino al fine riterrò il mio sdegno; perchè dalla mia faccia viene lo spirito, ed io creo le anime.16 Non enim in sempiternum litigabo
neque usque ad finem irascar,
quia spiritus a facie mea deficeret,
halitus, quem ego feci.
17 Per la scellerata avarizia di lui io mi adirai, e lo ho flagellato: ascosi a lui la mia faccia, e arsi d'indegnazione; ed ei se n'andò vagabondo seguendo le vie del suo cuore.17 Propter iniquitatem avaritiae eius iratus sum et percussi eum,
abscondi faciem meam et indignatus sum;
et abiit vagus in via cordis sui.
18 Vidi i suoi andamenti, e lo sanai, e lo ricondussi, e rendetti a lui le mie consolazioni, cioè a quelli di lui, che lo piangevano.18 Vias eius vidi et sanabo eum et reducam eum
et reddam consolationes ipsi et lugentibus eius.
19 Ho creata la pace frutto delle (mie) labbra, pace a colui, che è lontano, e a colui, che è vicino, dice il Signore, e li ho sanati.19 Creo fructum labiorum pacem;
pacem ei, qui longe est et qui prope, dixit Dominus,
et sanabo eum ”.
20 Gli empj poi sono come mar procelloso, che non può star in calma, i flutti del quale ridondano di sordidezza, e di fango.20 Impii autem quasi mare fervens,
quod quiescere non potest,
et redundant fluctus eius in limum et lutum.
21 Non è pace per gli empj, dice il Signore Dio.21 Non est pax impiis, dicit Deus meus.