Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Isaia 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Guai a coloro, che formano leggi inique, e scrivono a tutto potere (sentenze) a ingiustizia:1 Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
2 Affin di opprimere in giudizio i poveri, e di sovverchiare i piccoli del popol mio, per far loro preda le vedove, e saccheggiare i pupilli.2 per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per defraudare gli orfani.
3 Che fareste voi nel dì della visita, e della desolazione, che vien di lontano? A chi ricorrerete voi per aiuto? E dove cederete voi le vostre grandezze,3 Ma che cosa farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
4 Per non piegare il collo tragli schiavi, e non cadere tra' morti? Per tutte queste cose il furore di lui non è calmato, ma stesa è tuttor la sua mano.4 Non vi resterà che curvare la schiena in mezzo ai prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
5 Guai ad Assur, verga, e bastone del furor mio, l'ira mia e nella sua mano.5 Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno!
6 Lo manderò io ad un popolo fallace, e contro un popolo, col quale io sono sdegnato, e darò miei ordini a lui, per chè ne porti via le spoglie, e lo metta a saccomanno, e lo riduca ad esser conculcato come il fango della piazze.6 Contro una nazione empia io la mando
e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera,
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
7 Ma egli non così penserà, e nel suo cuore non formerà tal concetto; ma il cuore di lui mirerà a distruggere, e ad estirpare nazioni non poche.7 Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
8 Imperocché egli dirà:8 Anzi dice: «Forse i miei prìncipi non sono altrettanti re?
9 I miei cortigiani non son eglino tutti regi? Non è egli stato di Calano come di Carchamio? E di Emath come di Arphad? Non è egli stato di Samaria come di Damasco?9 Forse Calno non è come Càrchemis,
Camat come Arpad,
Samaria come Damasco?
10 Allo stesso modo, che la mia mano ha occupato i regni d'uno, e d'altro idolo; così (vincerò) i simolacri di que' di Gerusalemme, e di Samaria.10 Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano più numerose
di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
11 Forse che quello, che io feci a Samaria, e agl'idoli di lei, noi farò a Gerusalemme, e a' suoi simolacri?11 non posso io forse, come ho agito
con Samaria e i suoi idoli,
agire anche contro Gerusalemme e i suoi simulacri?».
12 Ma quando il Signore avrà compiute tutte le opere sue nel monte di Sion, ed in Gerusalemme, farà egli ricerca de' sensi del cuor superbo del re Assiro, e della fastosa burbanza degli occhi di lui.12 Quando il Signore avrà terminato tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà il frutto orgoglioso del cuore del re d’Assiria e ciò di cui si gloria l’alterigia dei suoi occhi.
13 Imperocché egli ha detto: Col valore della mia mano ho io fatto, e colla saggezza mia ho disposto; ed ho cangiati i confini de' popoli, ed ho spogliati i principi loro, e potente come io sono, ho messi giù que', che sedevano in alto.13 Poiché ha detto:
«Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un eroe
coloro che sedevano sul trono.
14 E la possanza de' popoli fu al mio valore come una nidiata d'uccelli, e ho riunito a me tutta quanta la terra, come si radunan le ova lasciate in abbandono, né fu chi movesse un'ala, e aprisse la bocca, e pipilasse.14 La mia mano ha scovato, come in un nido,
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra.
Non vi fu battito d’ala,
e neppure becco aperto o pigolìo».
15 Si glorierà ella la scure contro di colui, che fende con essa? od insuperbirà la sega contro di colui, dal quale è mossa? Come se la verga s'insuperbisse contro di colui, che la alza, o insuperbisca il bastone, il qual certamente e un legno.15 Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
16 Per questo il Dominatore Signore degli eserciti manderà la macilenza ai suoi grassi guerrieri; e sotto la gloria di lui arderà quasi un acceso rogo di fiamme.16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio
come incendio di fuoco;
17 E la luce d'Israele sarà con quel fuoco, e il Santo di lui con la fiamma, e si accenderanno, e arderanno le spine di Assur, e gli sterpi in un giorno.17 La luce d’Israele diventerà un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorerà e consumerà
in un giorno rovi e pruni,
18 E la gloria di questa selva, e di questo Carmelo sarà consunta dall'anima fino al corpo, ed egli fuggirà sbigottito.
19 E le piante, che rimarranno di questa selva per la loro scarsezza si conteranno, e un fanciullo faranne registro.19 Il resto degli alberi nella selva
si conterà facilmente;
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.
20 E allora sarà, che gli avanzi d'Israele, e quelli della casa di Giacobbe, che saranno scampati, non seguiteran più ad appoggiarsi sopra colui, che li percuote; ma si appoggeranno sinceramente al Signore santo d'Israele.20 In quel giorno avverrà
che il resto d’Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
non si appoggeranno più su chi li ha percossi,
ma si appoggeranno con lealtà
sul Signore, sul Santo d’Israele.
21 Gli avanzi, gli avanzi di Giacobbe, io dico, si convertiranno al Dio forte.21 Tornerà il resto,
il resto di Giacobbe, al Dio forte.
22 Imperocché quando il popol tuo, o Israele, fosse come la rena del mare; gli avanzi di lui si convertiranno: la e consumazione, e l'accorciamento ridonderà di giustizia.22 Poiché anche se il tuo popolo, o Israele,
fosse come la sabbia del mare,
solo un suo resto ritornerà.
È decretato uno sterminio
che farà traboccare la giustizia.
23 Imperocché consumazione, ed o accorciamento farà il Signore Dio degli o eserciti in tutta la terra;23 Sì, un decreto di rovina
eseguirà il Signore, Dio degli eserciti,
su tutta la regione.
24 Per la qual cosa dice il Signore Dio degli eserciti: popolo mio, che abiti in Sion, non aver paura dell'Assiro: egli ti batterà con verga, e alzerà il suo bastone sopra di te dalla strada, che va in Egitto.24 Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: «Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l’Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te, come già l’Egitto.
25 Imperocché tra un pochetto, in breve lo sdegno, e il furor mio contro le scelleraggini loro giungerà al suo colmo.25 Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine. La mia ira li annienterà».
26 E il Signore degli eserciti alzerà sopra l'Assiro un flagello simile alla piaga de' Madianiti al masso di Oreb, e come (alzò) la sua verga sopra del mare, la alzerà parimente sulla strada di Egitto.26 Contro l’Assiria il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian alla roccia di Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l’Egitto.
27 E in quel giorno sarà tolto dalle tue spalle il peso di Assur, e il giogo di lui dal tuo collo, e il giogo marcirà a cagione dell'olio.27 In quel giorno
sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla
e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
Il distruttore viene da Rimmon,
28 Egli giungerà ad Aiath, passerà al Magron, a Machmas poserà i suoi carriaggi.28 raggiunge Aiàt, attraversa Migron,
a Micmas depone le sue armi.
29 Passeranno di corsa; a Gaba poseranno gli alloggiamenti: Rama è tutta sbigottita: Gabaath di Saulle si dà alla fuga.29 Attraversano il passo;
a Gheba si accampano.
Rama trema.
Fugge Gàbaa di Saul.
30 Alza le strida, o figlia di Gallim: pensa a te, o Laisa, e tu Anathoth poverina.30 Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm.
Sta’ attenta, Làisa.
Povera Anatòt!
31 Medemena ha fatta trasmigrazione: abitatori di Gabin fatevi coraggio.31 Madmenà è in fuga.
Scappano gli abitanti di Ghebìm.
32 V'è ancora del giorno per andare a posare a Nobe: scuoterà la sua mano contro il monte della figliuola di Sion, contro il colle di Gerusalemme.32 Oggi stesso farà sosta a Nob,
agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,
verso la collina di Gerusalemme.
33 Ecco, che il Dominatore Signor degli eserciti spezzerà con terrore il vaso di terra, e le piante eccelse saranno troncate, e i grandi saranno umiliati.33 Ecco, il Signore, Dio degli eserciti,
abbatte i rami con il terrore,
le punte più alte sono troncate,
le cime sono abbattute.
34 E il folto della macchia sarà tagliato dal ferro, e il Libano cogli alti cedri suoi caderà.34 È reciso con il ferro il folto della selva
e il Libano cade con la sua magnificenza.