Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 20


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 Quanto meglio è il riprendere che il covar ira, e il non impedir di parlare a chi confessa [il suo torto].1 C’è un rimprovero che è fuori tempo,
c’è chi tace ed è prudente.
2 [Quale] la libidine d'un eunuco [che] vuol sverginare una giovinetta,2 Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
3 tale è chi con la violenza fa iniquo giudizio.3 Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione.
4 Quant'è bello, quando s'è ripresi, mostrar pentimento! perchè sfuggirai cosi il peccato volontario.4 Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuole fare giustizia con la violenza.
5 C'è chi tace e appare sapiente, e c'è chi è odioso per il suo troppo ciarlare.5 C’è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
6 C'è chi tace perchè non sa che dire, e c'è chi tace perchè conosce il momento opportuno.6 C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno.
7 L'uomo saggio tacerà fino al momento buono, ma il fanfarone e lo sciocco non bada al tempo.7 L’uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto non ne tengono conto.
8 Chi fa gran spreco di parole, danneggia se stesso; e chi s'arroga ingiusta licenza, sarà odiato.8 Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.
9 C'è fortuna ne' mali per taluno, e c'è guadagni che si volgono in danno.9 Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita.
10 C'è doni che non [ti] portan vantaggio, e c'è doni che saran compensati al doppio.10 C’è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c’è una generosità che rende il doppio.
11 C'è il decader provocato dal fasto, e c'è chi dall'umiliazione solleva la testa.11 C’è un’umiliazione che viene dalla gloria
e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
12 C'è chi compra molto a poco prezzo, e lo sconta [poi] pagando il settuplo.12 C’è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
13 Il saggio nel parlare si rende amabile; ma le moine degli stolti saran sprecate.13 Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.
14 Il dono dell'insensato [avaro] non ti gioverà, perchè egli ha sette occhi invece di uno!14 Il dono di uno stolto non ti giova,
e ugualmente quello dell’invidioso, perché è frutto di costrizione;
i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno.
15 Poco dà e molto rinfaccia, e quando apre la bocca, gitta fiamme.15 Egli dà poco, ma rinfaccia molto;
apre la sua bocca come un banditore.
Oggi fa un prestito e domani lo richiede;
quanto è odioso un uomo del genere!
16 Oggi dà in prestito e domani ridomanda: odioso è un tal uomo!16 Lo stolto dice: «Non ho un amico,
non c’è gratitudine al bene che faccio».
Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive.
17 Lo stolto non avrà amici, nè ci sarà riconoscenza per i suoi benefizi.17 Quanti si burleranno di lui, e quante volte!
Poiché non accoglie l’avere con spirito retto,
e il non avere gli è ugualmente indifferente.
18 Quei che mangian del suo pane son lingue false: quante volte e in quanti si faran beffe di lui!18 Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua;
è così che la caduta dei cattivi giunge rapida.
19 Perchè non ha saputo discernere con retto giudizio quel che era da serbare, nè parimenti quel che non era da serbare.19 Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
20 Le cadute della lingua fallace son come chi cada sul pavimento: cosi repentinamente sopravviene la ruina degli empi!20 Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto,
perché non lo dice mai a proposito.
21 L'uomo spiacente è come una favola inopportuna: sarà del continuo in bocca degl'ignoranti.21 C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria
e quando riposa non avrà rimorsi.
22 Una massima [proferita] dalla bocca dello stolto sarà rigettata, perchè non la dice a tempo debito.22 C’è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
23 C'è chi è impedito di peccare per l'indigenza, e nel suo riposo si cruccia.23 C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.
24 C'è chi rovina se stesso per vergogna, e per lo sguardo d'uno sciocco si rovina: per accezione di persone si perde.24 Brutta macchia nell’uomo la menzogna,
è sempre sulla bocca dei maldicenti.
25 C'è chi per vergogna promette [troppo] all'amico e se ne fa gratuitamente un nemico.25 Meglio un ladro che un mentitore abituale,
tutti e due avranno in sorte la rovina.
26 Triste onta nell'uomo è la menzogna, e in bocca degl'Ignoranti sta del continuo.26 L’abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna che si merita è sempre con lui.
27 È preferibile il ladro all'uomo assiduamente bugiardo; ma l'uno e l'altro andranno in malora.27 Chi è saggio nel parlare si apre una strada
e l’uomo prudente piace ai grandi.
28 La condotta de' mentitori è un disonore, e l'ignominia loro li accompagna sempre.28 Chi lavora la terra accresce il suo raccolto,
chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti.
29 Chi è saggio nel parlare, si porta avanti, e l'uomo prudente sarà accetto a' grandi.29 Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri.
30 Chi lavora la sua terra, farà alto il suo mucchio di biade e chi coltiva la giustizia sarà esaltato egli stesso: chi piace ai grandi sfuggirà l'ingiustizia.30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l’una e l’altro?
31 I regali e i doni accecano gli occhi de' giudici, e, come una museruola in bocca, rattengono i loro biasimi,31 Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
32 La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro?32 È meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.
33 Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi occulta la sua sapienza.