Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Siracide 23


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1Signore, Padre e signore della mia vita, non m'abbandonare al loro capriccio, e non permetter ch'io cada per via di loro.2Chi applicherà la sferza ai miei pensieri, e al mio cuore la correzione della sapienza, perchè non mi si risparmi nelle loro mancanze, e non si lascin correre i loro misfatti?3affinchè non si accrescano i miei falli, e non si moltiplichino i miei delitti e abbondino i miei peccati, e io cada al cospetto de' miei avversari, e goda di me il mio nemico?4Signore, Padre e Dio della mia vita, non mi abbandonare al loro capriccio,5non mi dare eccitazione d'occhi, e ogni concupiscenza tien lontana da me.6Togli da me gli appetiti della carne, e la libidine non s'impossessi di me, e a uno spirito imprudente e stolto non m'abbandonare,7La disciplina della bocca ascoltate, o figliuoli, e chi l'osserverà, non si perderà a cagion dèlie labbra, nè sdrucciolerà in opere malvage.8[Per via delle labbra] resterà preso il peccatore nella sua vanità, e il superbioso e il maledico sdruccioleranno per via d'esse.9Al giuramento non abituar la tua bocca, molte invero son le cadute per causa di esso,10e il nome di Dio non sia del continuo sulla tua bocca; nè t'immischiare coi nomi de' santi, perchè non ne andrai impunito.11Come uno schiavo messo continuamente alla tortura, non manca di lividure; cosi chi giura e pronunzia [ogni momento] il Nome [del Signore], non sarà puro da peccato.12L'uomo che molto giurò, si rimpinza d'iniquità, e non s'allontanerà dalla sua casa il flagello.13Se mancherà [al giuramento], il suo peccato graverà su lui, e se ci passa sopra, pecca doppiamente.14Se falsamente giura, non sarà giustificato; perchè sarà ricolma di castighi la casa di lui.15C'è anche un altro parlare che ha di fronte la morte: non si ritrovi nell'eredità di Giacobbe!16Dagli uomini pii invero stan lungi tutte queste cose: non si ravvoltolano essi ne' peccati!17Al turpiloquio non s'avvezzi la tua bocca, perchè v'ha in esso parole di peccato.18Ricordati di tuo padre e di tua madre, quando siedi in mezzo ai grandi;19affinchè non si dimentichi Iddio alla lor presenza, e, infatuato per la tua famigliarità [con essi], tu non subisca una mortificazione; sicché tu abbia a preferire di non esser nato, e maledica il giorno della tua nascita.20L'uomo avvezzo al parlare oltraggioso, non acquisterà mal educazione in tutti i giorni della sua vita.21Due classi [di persone] moltiplicano i peccati, e la terza s'attira lo sdegno e la perdizione.22L'animo acceso [da passione] è come un fuoco ardente; non si spengerà finché non abbia divorato qualcosa.23E l'uomo ch' è malvagio di fronte alla sua carne, non cesserà finché non abbia fatto divampare il fuoco.24Al lussurioso ogni pane è gustoso, e non si stancherà di peccare sino alla morte.25Ogni uomo, che diserta dal proprio talamo, sprezza l'anima sua e dice: «Chi mi vede?26Le tenebre mi circondano e le pareti mi coprono e nessuno mi vede: chi ho da temere? De' miei misfatti non si ricorderà l'Altissimo!».27E non intende che l'occhio del Signore vede ogni cosa, perchè il timore di siffatto uomo caccia via da sè il timor di Dio, e [solo] gli occhi degli uomini sono il suo timore.28E non sa che gli occhi del Signore sono assai più lucenti del sole, e rimirano tutti i passi degli uomini e l'abisso profondo, e scrutano i cuori degli uomini ne' [più] segreti recessi.29Prima d'esser create, tutte le cose eran note al Signore Iddio, e così pure, dopo compiute, egli rimira ogni cosa!30Quest'[adultero] nelle vie della città sarà punito, e qual puledro equino sarà messo in fuga, e dove meno s'aspettava, sarà acchiappato.31E sarà un'ignominia per tutti, perchè non conobbe il timor di Dio.32Così parimenti ogni donna che lascia il proprio marito, e apparecchia un erede da estraneo coniugio.33Primieramente infatti ella fu ribelle alla legge dell'Altissimo, poi peccò contro il suo marito, in terzo luogo fornicò nell'adulterio, e da un altro uomo si procacciò figliuoli.34Costei sarà portata davanti l'adunanza, e sui suoi figliuoli ricadrà il castigo.35Non metteran radice i suoi figliuoli, e i rami di lei non porteranno frutto.36Lascerà in maledizione la sua memoria, e la sua infamia non sarà cancellata.37E conosceranno quei che sopravvivono, come nulla v'ha di meglio del timor del Signore, e nulla di più dolce che osservare i comandamenti del Signore»38Grande gloria è seguire il Signore, e lunghezza di giorni si riceverà da lui.