Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Siracide 16


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Non gloriarsi de’ molti figliuoli, se empi: Dio tutto vede, e com’ è misericordioso, cosi anche terribile nel punire.

1- Non ti rallegrare di figliuoli empi, se si moltiplicano, e non t'allietar di lor, se il timor di Dio non è in essi.2Non confidar nella loro vita, e non fare assegnamento sulle loro fatiche.3È meglio invero un sol figliuolo timorato di Dio che mille empi,4e [più] vantaggioso morir senza figli, che lasciarne degli empi.5Un saggio basterà a popolare un paese; la tribù [invece] degli empi sarà sterminata.6Molte di tali cose io vidi co' miei occhi, e cose ancor più gravi udì il mio orecchio.7In una riunione di peccatori avvampò il fuoco, e contro una razza ribelle divampò l'ira.8Non impetraron [perdono] per i propri peccati gli antichi giganti, che, fidando nella propria forza, s'eran ribellati.9E non perdonò [Iddio] agli ospiti di Lot, e gli abominò per l'insolenza delle loro parole.10Non ebbe pietà di loro e sterminò tutto il popolo, che imbaldanziva ne' suoi peccati.11E cosi [fu dei] seicentomila uomini a piedi, che s'eran collegati nella durezza del loro cuore. Or se un solo fosse testardo [e ribelle], sarebbe meraviglia che quel solo rimanesse impunito!12La misericordia e lo sdegno sono in lui: è potente nel perdono ed effonde l'ira.13Com'è [immensa] la sua misericordia, cosi il suo castigo: giudica l'uomo secondo le sue opere.14Non sfuggirà con le [sue] rapine il peccatore, e non sarà ritardata l'aspettazione di chi usa misericordia.15Ogni misericordia darà posto a ciuscuno, secondo il merito delle sue opere, e secondo la saggezza del suo pellegrinaggio.16Non dire: «Mi nasconderò a Dio, e di lassù chi si ricorderà di me?17Nella gran turba non sarò riconosciuto: che cos'è Infatti l'anima mia nell'immensità del creato? ».18Ecco! il cielo e i cieli de' cieli, l'oceano e la terra tutta e quant'è in essi traballano ad uno sguardo di lui.19I monti, insieme, e i colli e le fondamenta della terra son scossi da tremore, quando Dio il guarda.20E su tutte queste cose non riflette il cuore degli [uomini], ma ogni cuore è conosciuto do Lui!21e le vie di lui chi le indaga? Sfugge la procella all'occhio dell'uomo,22e la più parte delle opere di lui rimnngon nascoste. «I fatti della sua giustizia chi può annunziarli? o chi aspettarli? » Chè lungi da[l pensiero di] parecchi è il patto [divino], e l'esame di tutti s'ha alla flne de' secoli.23Chi è scemo di cuore pensa vanità [siffatte], e l'uomo insensato e illuso pensa stoltezze.

Iddio creatore e i rapporti dell' uomo con Lui.

24Ascoltami, o figliuolo, e impara le dottrine del sapere, e sta' attento in cuor tuo alle mie parole.25E ti manifesterò ben ponderata dottrina; scruterò la sapienza per esporla, e tu sta' attento in cuor tuo alle mie parole: e con rettitudine di spirito dirò le meraviglie, che Dio fln da principio ha sparso nelle opere sue, e annunzierò con esattezza la scienza di lui.26Per decreto di Dio [sussistono] le sue opere fln da principio, e fln dalla creazione loro ne separò le parli. I loro domini! [stabilì] per [tutte] le generazioni,27e ne regolò le operazioni in perpetuo. Non han fame nè si stancano, e non cessan dal loro operare.28Nessuno dà impaccio al suo vicino: giammai29non si ribellano alla sua parola.30Dopo ciò il Signore volse lo sguardo alla terra, e la riempì de' suoi beni.31Ogni sorta d'animali viventi ricoprì la sua faccia, e nel suo seno fanno essi ritorno.