Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Siracide 20


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 Quanto meglio è il riprendere che il covar ira, e il non impedir di parlare a chi confessa [il suo torto].1 C'è un rimprovero che è fuori tempo,
c'è chi tace ed è prudente.
2 [Quale] la libidine d'un eunuco [che] vuol sverginare una giovinetta,2 Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira!
3 tale è chi con la violenza fa iniquo giudizio.3 Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione.
4 Quant'è bello, quando s'è ripresi, mostrar pentimento! perchè sfuggirai cosi il peccato volontario.4 Un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuol rendere giustizia con la violenza.
5 C'è chi tace e appare sapiente, e c'è chi è odioso per il suo troppo ciarlare.5 C'è chi tace ed è ritenuto saggio,
e c'è chi è odiato per la sua loquacità.
6 C'è chi tace perchè non sa che dire, e c'è chi tace perchè conosce il momento opportuno.6 C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio.
7 L'uomo saggio tacerà fino al momento buono, ma il fanfarone e lo sciocco non bada al tempo.7 L'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto lo trascurano.
8 Chi fa gran spreco di parole, danneggia se stesso; e chi s'arroga ingiusta licenza, sarà odiato.8 Chi abbonda nel parlare si renderà abominevole;
chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato.

9 C'è fortuna ne' mali per taluno, e c'è guadagni che si volgono in danno.9 Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo,
mentre un profitto può essere una perdita.
10 C'è doni che non [ti] portan vantaggio, e c'è doni che saran compensati al doppio.10 C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi
e c'è chi dall'umiliazione alza la testa.
11 C'è il decader provocato dal fasto, e c'è chi dall'umiliazione solleva la testa.11 .
12 C'è chi compra molto a poco prezzo, e lo sconta [poi] pagando il settuplo.12 C'è chi compra molte cose con poco,
e chi le paga sette volte il loro valore.
13 Il saggio nel parlare si rende amabile; ma le moine degli stolti saran sprecate.13 Il saggio si rende amabile con le sue parole,
le cortesie degli stolti sono sciupate.
14 Il dono dell'insensato [avaro] non ti gioverà, perchè egli ha sette occhi invece di uno!14 Il dono di uno stolto non ti gioverà,
perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha
dato.
15 Poco dà e molto rinfaccia, e quando apre la bocca, gitta fiamme.15 Egli darà poco, ma rinfaccerà molto;
aprirà la sua bocca come un banditore.
Oggi darà un prestito e domani richiederà;
uomo odioso è costui.
16 Oggi dà in prestito e domani ridomanda: odioso è un tal uomo!16 Lo stolto dice: "Non ho un amico,
non c'è gratitudine per i miei benefici.
17 Lo stolto non avrà amici, nè ci sarà riconoscenza per i suoi benefizi.17 Quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive".
Quanto spesso e quanti si burleranno di lui!

18 Quei che mangian del suo pane son lingue false: quante volte e in quanti si faran beffe di lui!18 Meglio scivolare sul pavimento che con la lingua;
per questo la caduta dei cattivi giunge rapida.
19 Perchè non ha saputo discernere con retto giudizio quel che era da serbare, nè parimenti quel che non era da serbare.19 Un uomo senza grazia è un discorso inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
20 Le cadute della lingua fallace son come chi cada sul pavimento: cosi repentinamente sopravviene la ruina degli empi!20 Non si accetta una massima dalla bocca dello stolto,
perché non è mai detta a proposito.
21 L'uomo spiacente è come una favola inopportuna: sarà del continuo in bocca degl'ignoranti.21 C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi.
22 Una massima [proferita] dalla bocca dello stolto sarà rigettata, perchè non la dice a tempo debito.22 C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto.
23 C'è chi è impedito di peccare per l'indigenza, e nel suo riposo si cruccia.23 C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico;
in tal modo se lo rende gratuitamente nemico.

24 C'è chi rovina se stesso per vergogna, e per lo sguardo d'uno sciocco si rovina: per accezione di persone si perde.24 Brutta macchia nell'uomo la menzogna,
si trova sempre sulla bocca degli ignoranti.
25 C'è chi per vergogna promette [troppo] all'amico e se ne fa gratuitamente un nemico.25 Meglio un ladro che un mentitore abituale,
ma tutti e due condivideranno la rovina.
26 Triste onta nell'uomo è la menzogna, e in bocca degl'Ignoranti sta del continuo.26 L'abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna lo accompagnerà sempre.

27 È preferibile il ladro all'uomo assiduamente bugiardo; ma l'uno e l'altro andranno in malora.27 Il saggio si fa onore con i discorsi,
l'uomo prudente piace ai grandi.
28 La condotta de' mentitori è un disonore, e l'ignominia loro li accompagna sempre.28 Chi lavora la terra accrescerà il raccolto;
chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia.
29 Chi è saggio nel parlare, si porta avanti, e l'uomo prudente sarà accetto a' grandi.29 Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri.
30 Chi lavora la sua terra, farà alto il suo mucchio di biade e chi coltiva la giustizia sarà esaltato egli stesso: chi piace ai grandi sfuggirà l'ingiustizia.30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l'una e l'altro?
31 I regali e i doni accecano gli occhi de' giudici, e, come una museruola in bocca, rattengono i loro biasimi,31 Fa meglio chi nasconde la stoltezza
che colui che nasconde la sapienza.
32 La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro?
33 Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi occulta la sua sapienza.