Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Siracide 20


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1Quanto meglio è il riprendere che il covar ira, e il non impedir di parlare a chi confessa [il suo torto].2[Quale] la libidine d'un eunuco [che] vuol sverginare una giovinetta,3tale è chi con la violenza fa iniquo giudizio.4Quant'è bello, quando s'è ripresi, mostrar pentimento! perchè sfuggirai cosi il peccato volontario.5C'è chi tace e appare sapiente, e c'è chi è odioso per il suo troppo ciarlare.6C'è chi tace perchè non sa che dire, e c'è chi tace perchè conosce il momento opportuno.7L'uomo saggio tacerà fino al momento buono, ma il fanfarone e lo sciocco non bada al tempo.8Chi fa gran spreco di parole, danneggia se stesso; e chi s'arroga ingiusta licenza, sarà odiato.9C'è fortuna ne' mali per taluno, e c'è guadagni che si volgono in danno.10C'è doni che non [ti] portan vantaggio, e c'è doni che saran compensati al doppio.11C'è il decader provocato dal fasto, e c'è chi dall'umiliazione solleva la testa.12C'è chi compra molto a poco prezzo, e lo sconta [poi] pagando il settuplo.13Il saggio nel parlare si rende amabile; ma le moine degli stolti saran sprecate.14Il dono dell'insensato [avaro] non ti gioverà, perchè egli ha sette occhi invece di uno!15Poco dà e molto rinfaccia, e quando apre la bocca, gitta fiamme.16Oggi dà in prestito e domani ridomanda: odioso è un tal uomo!17Lo stolto non avrà amici, nè ci sarà riconoscenza per i suoi benefizi.18Quei che mangian del suo pane son lingue false: quante volte e in quanti si faran beffe di lui!19Perchè non ha saputo discernere con retto giudizio quel che era da serbare, nè parimenti quel che non era da serbare.20Le cadute della lingua fallace son come chi cada sul pavimento: cosi repentinamente sopravviene la ruina degli empi!21L'uomo spiacente è come una favola inopportuna: sarà del continuo in bocca degl'ignoranti.22Una massima [proferita] dalla bocca dello stolto sarà rigettata, perchè non la dice a tempo debito.23C'è chi è impedito di peccare per l'indigenza, e nel suo riposo si cruccia.24C'è chi rovina se stesso per vergogna, e per lo sguardo d'uno sciocco si rovina: per accezione di persone si perde.25C'è chi per vergogna promette [troppo] all'amico e se ne fa gratuitamente un nemico.26Triste onta nell'uomo è la menzogna, e in bocca degl'Ignoranti sta del continuo.27È preferibile il ladro all'uomo assiduamente bugiardo; ma l'uno e l'altro andranno in malora.28La condotta de' mentitori è un disonore, e l'ignominia loro li accompagna sempre.29Chi è saggio nel parlare, si porta avanti, e l'uomo prudente sarà accetto a' grandi.30Chi lavora la sua terra, farà alto il suo mucchio di biade e chi coltiva la giustizia sarà esaltato egli stesso: chi piace ai grandi sfuggirà l'ingiustizia.31I regali e i doni accecano gli occhi de' giudici, e, come una museruola in bocca, rattengono i loro biasimi,32La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro?33Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi occulta la sua sapienza.