Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 34


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Ricomincio adunque Elia, e soggiunse:1 Eliu prese a dire:
2 Voi sapienti ascoltate le mie parole: voi prudenti prestatemi attenzione:2 «Ascoltate, saggi, le mie parole
e voi, dotti, porgetemi l’orecchio,
3 Perocché l'orecchio giudica dei discorsi, come il palato discerne i cibi.3 perché come l’orecchio distingue le parole
e il palato assapora i cibi,
4 Discutiamo noi in comune la causa, e vediamo tra noi quello, che sia più vero.4 così noi esploriamo ciò che è giusto,
indaghiamo tra noi ciò che è bene.
5 Giobbe disse: Io son giusto, ma Dio ha sovvertita la mia causa.5 Giobbe ha detto: “Io sono giusto,
ma Dio mi nega il mio diritto;
6 Imperocché nel giudizio che è stato fatto di me è corso errore: violenta è la mia piaga, senza alcun mio peccato.6 contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga, benché senza colpa”.
7 Qual'è l'uomo simile a Giobbe, che tien lo schernire come un bere dell'acqua?7 Quale uomo è come Giobbe
che beve, come l’acqua, l’insulto,
8 Il quale si associa con que' che commetton l'iniquità, e batte la via degli empj?8 che cammina in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9 Perocché egli ha detto: Non sarà l'uomo accetto a Dio per quanto nelle vie di lui egli corra.9 Infatti egli ha detto: “Non giova all’uomo
essere gradito a Dio”.
10 Per la qual cosa voi, uomini saggi, ascoltatemi: lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente la ingiustizia.10 Perciò ascoltatemi, voi che siete uomini di senno:
lontano da Dio l’iniquità
e dall’Onnipotente l’ingiustizia!
11 Perocché egli renderà all'uomo secondo le sue azioni, e farà che tocchi a ciascuno quello, che ha meritato.11 Egli infatti ricompensa l’uomo secondo le sue opere,
retribuisce ciascuno secondo la sua condotta.
12 Perocché vero si è, che Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non giudica a torto.12 In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l’Onnipotente non sovverte il diritto!
13 Ha egli cedute le sue veci ad un altro sopra la terra? ed a chi ha egli dato a reggere il mondo ch'ei fabbricò?13 Chi mai gli ha affidato la terra?
Chi gli ha assegnato l’universo?
14 Se col cuore irato egli a lui si volgesse, lo spirito, e il soffio di lui a se ritrarrebbe.14 Se egli pensasse solo a se stesso
e a sé ritraesse il suo spirito e il suo soffio,
15 Verrebber meno tatti gli uomini di carne, e ritornerebbero in cenere.15 ogni carne morirebbe all’istante
e l’uomo ritornerebbe in polvere.
16 Se tu adunque non se' privo d'intelletto, ascolta quel che si dice, e pon mente alle mie parole.16 Se sei intelligente, ascolta bene questo,
porgi l’orecchio al suono delle mie parole.
17 Può egli esser capace di guarigione colui, che non ama la giustizia? e come mai condanni tu in tal guisa colui, che è il giusto?17 Può mai governare chi è nemico del diritto?
E tu osi condannare il Giusto supremo?
18 Colui che condanna come apostati i regi, e i grandi come empj:18 Lui che dice a un re: “Iniquo!”
e ai prìncipi: “Malvagi!”,
19 Colui che non ha riguardo all'essere de principi, né fece conto de' tiranni quando disputavano contro de' poveri: perocché opera delle mani di lui son tutti quanti.19 lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce il ricco al povero,
perché tutti sono opera delle sue mani.
20 Ei di repente morranno, e nel mezzo della notte saran conturbati i popoli, ed eglino, passeranno, e saran rapiti i crudeli senz'opera d'uomo.20 In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
21 Perocché gli occhi tien egli attenti agli andamenti degli uomini, ed esamina tutti i lor passi.21 perché tiene gli occhi sulla condotta dell’uomo
e vede tutti i suoi passi.
22 Né il buio, né l'ombra di morte è bastante a nascondere quelli, che operano l'iniquità.22 Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
23 Perocché non è in potere dell'uomo il venir di nuovo in giudizio dinanzi a Dio.23 Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24 Egli ne atterra molti, anzi innumerabili, ed altri sostituisce ne' posti loro.24 egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
25 Perocché egli conosce le opere loro, e per questo fa venire la notte, ond'ei sono distrutti.25 Perché conosce le loro opere,
li travolge nella notte e sono schiacciati.
26 Li percosse come empj in luogo di gran concorso.26 Come malvagi li percuote,
li colpisce alla vista di tutti,
27 Perché eglino quasi preso partito si allontanarpn da lui, e non vollero saper nulla di tutte le vie di lui:27 perché si sono allontanati da lui
e di tutte le sue vie non vollero saperne,
28 Talmente che fino a lui fecer giungere i clamori dei meschini, e gli fecero udire le voci de' poveri.28 facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
29 Conciossiaché quand'ei da ad alcuno la pace, chi è che lo condanni? tosto che egli nasconde il suo volto, chi è che in viso lo guardi? Cosi sarà delle genti, e di tutti gli uomini.29 Se egli rimane inattivo, chi può condannarlo?
Se nasconde il suo volto, chi può vederlo?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30 Egli è, che ad un ipocrita da il regno a motivo de' peccati del popolo.30 perché non regni un uomo perverso,
e il popolo non venga ostacolato.
31 Or giacché io ho parlato per Iddio non impedirò che tu ancora parli.31 A Dio si può dire questo:
“Mi sono ingannato, non farò più del male.
32 Se io ho errato correggimi in: se ho parlato male, non dirò più altro.32 Al di là di quello che vedo, istruiscimi tu.
Se ho commesso iniquità, non persisterò”.
33 Forse che Dio ne domanderà conto a te, se la mia parola ti spiace? Tu però fosti il primo a parlare, e non io: e se qualche cosa tu sai di meglio, tu parla.33 Forse dovrebbe ricompensare secondo il tuo modo di vedere,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Sei tu che devi scegliere, non io,
di’, dunque, quello che sai.
34 Parlino a me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.34 Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
35 Ma Giobbe stoltamente ha pa lato, e le parole di lui non suonano buona dottrina.35 “Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senso”.
36 Padre mio, sia tenuto Giobbe alla prova sino alla fine: non lasciar di percuotere un uomo iniquo.36 Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37 Perché egli la bestemmia aggiunge all'altre sue colpe: frattanto mettiamolo noi alle strette, e di poi ne' suoi discorsi chiami egli Dio in giudizio.37 perché al suo peccato aggiunge la ribellione,
getta scherno su di noi
e moltiplica le sue parole contro Dio».