Giobbe 34
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Ricomincio adunque Elia, e soggiunse: | 1 Eliu continuò a dire: |
2 Voi sapienti ascoltate le mie parole: voi prudenti prestatemi attenzione: | 2 Ascoltate, saggi, le mie parole e voi, sapienti, porgetemi l'orecchio, |
3 Perocché l'orecchio giudica dei discorsi, come il palato discerne i cibi. | 3 Perché l'orecchio distingue le parole, come il palato assapora i cibi. |
4 Discutiamo noi in comune la causa, e vediamo tra noi quello, che sia più vero. | 4 Esploriamo noi ciò che è giusto, indaghiamo fra di noi quale sia il bene: |
5 Giobbe disse: Io son giusto, ma Dio ha sovvertita la mia causa. | 5 poiché Giobbe ha detto: "Io son giusto, ma Dio mi ha tolto il mio diritto; |
6 Imperocché nel giudizio che è stato fatto di me è corso errore: violenta è la mia piaga, senza alcun mio peccato. | 6 contro il mio diritto passo per menzognero, inguaribile è la mia piaga benché senza colpa". |
7 Qual'è l'uomo simile a Giobbe, che tien lo schernire come un bere dell'acqua? | 7 Chi è come Giobbe che beve, come l'acqua, l'insulto, |
8 Il quale si associa con que' che commetton l'iniquità, e batte la via degli empj? | 8 che fa la strada in compagnia dei malfattori, andando con uomini iniqui? |
9 Perocché egli ha detto: Non sarà l'uomo accetto a Dio per quanto nelle vie di lui egli corra. | 9 Poiché egli ha detto: "Non giova all'uomo essere in buona grazia con Dio". |
10 Per la qual cosa voi, uomini saggi, ascoltatemi: lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente la ingiustizia. | 10 Perciò ascoltatemi, uomini di senno: lungi da Dio l'iniquità e dall'Onnipotente l'ingiustizia! |
11 Perocché egli renderà all'uomo secondo le sue azioni, e farà che tocchi a ciascuno quello, che ha meritato. | 11 Poiché egli ripaga l'uomo secondo il suo operato e fa trovare ad ognuno secondo la sua condotta. |
12 Perocché vero si è, che Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non giudica a torto. | 12 In verità, Dio non agisce da ingiusto e l'Onnipotente non sovverte il diritto! |
13 Ha egli cedute le sue veci ad un altro sopra la terra? ed a chi ha egli dato a reggere il mondo ch'ei fabbricò? | 13 Chi mai gli ha affidato la terra e chi ha disposto il mondo intero? |
14 Se col cuore irato egli a lui si volgesse, lo spirito, e il soffio di lui a se ritrarrebbe. | 14 Se egli richiamasse il suo spirito a sé e a sé ritraesse il suo soffio, |
15 Verrebber meno tatti gli uomini di carne, e ritornerebbero in cenere. | 15 ogni carne morirebbe all'istante e l'uomo ritornerebbe in polvere. |
16 Se tu adunque non se' privo d'intelletto, ascolta quel che si dice, e pon mente alle mie parole. | 16 Se hai intelletto, ascolta bene questo, porgi l'orecchio al suono delle mie parole. |
17 Può egli esser capace di guarigione colui, che non ama la giustizia? e come mai condanni tu in tal guisa colui, che è il giusto? | 17 Può mai governare chi odia il diritto? E tu osi condannare il Gran Giusto? |
18 Colui che condanna come apostati i regi, e i grandi come empj: | 18 lui che dice ad un re: "Iniquo!" e ai principi: "Malvagi!", |
19 Colui che non ha riguardo all'essere de principi, né fece conto de' tiranni quando disputavano contro de' poveri: perocché opera delle mani di lui son tutti quanti. | 19 lui che non usa parzialità con i potenti e non preferisce al povero il ricco, perché tutti costoro sono opera delle sue mani? |
20 Ei di repente morranno, e nel mezzo della notte saran conturbati i popoli, ed eglino, passeranno, e saran rapiti i crudeli senz'opera d'uomo. | 20 In un istante muoiono e nel cuore della notte sono colpiti i potenti e periscono; e senza sforzo rimuove i tiranni, |
21 Perocché gli occhi tien egli attenti agli andamenti degli uomini, ed esamina tutti i lor passi. | 21 poiché egli tiene gli occhi sulla condotta dell'uomo e vede tutti i suoi passi. |
22 Né il buio, né l'ombra di morte è bastante a nascondere quelli, che operano l'iniquità. | 22 Non vi è tenebra, non densa oscurità, dove possano nascondersi i malfattori. |
23 Perocché non è in potere dell'uomo il venir di nuovo in giudizio dinanzi a Dio. | 23 Poiché non si pone all'uomo un termine per comparire davanti a Dio in giudizio: |
24 Egli ne atterra molti, anzi innumerabili, ed altri sostituisce ne' posti loro. | 24 egli fiacca i potenti, senza fare inchieste, e colloca altri al loro posto. |
25 Perocché egli conosce le opere loro, e per questo fa venire la notte, ond'ei sono distrutti. | 25 Poiché conosce le loro opere, li travolge nella notte e sono schiacciati; |
26 Li percosse come empj in luogo di gran concorso. | 26 come malvagi li percuote, li colpisce alla vista di tutti; |
27 Perché eglino quasi preso partito si allontanarpn da lui, e non vollero saper nulla di tutte le vie di lui: | 27 perché si sono allontanati da lui e di tutte le sue vie non si sono curati, |
28 Talmente che fino a lui fecer giungere i clamori dei meschini, e gli fecero udire le voci de' poveri. | 28 sì da far giungere fino a lui il grido dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri. |
29 Conciossiaché quand'ei da ad alcuno la pace, chi è che lo condanni? tosto che egli nasconde il suo volto, chi è che in viso lo guardi? Cosi sarà delle genti, e di tutti gli uomini. | 29 Se egli tace, chi lo può condannare? Se vela la faccia, chi lo può vedere? Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia, |
30 Egli è, che ad un ipocrita da il regno a motivo de' peccati del popolo. | 30 perché non regni un uomo perverso, perché il popolo non abbia inciampi. |
31 Or giacché io ho parlato per Iddio non impedirò che tu ancora parli. | 31 Si può dunque dire a Dio: "Porto la pena, senza aver fatto il male; |
32 Se io ho errato correggimi in: se ho parlato male, non dirò più altro. | 32 se ho peccato, mostramelo; se ho commesso l'iniquità, non lo farò più"? |
33 Forse che Dio ne domanderà conto a te, se la mia parola ti spiace? Tu però fosti il primo a parlare, e non io: e se qualche cosa tu sai di meglio, tu parla. | 33 Forse, secondo le tue idee dovrebbe ricompensare, perché tu rifiuti il suo giudizio? Poiché tu devi scegliere, non io, di', dunque, quello che sai. |
34 Parlino a me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti. | 34 Gli uomini di senno mi diranno con l'uomo saggio che mi ascolta: |
35 Ma Giobbe stoltamente ha pa lato, e le parole di lui non suonano buona dottrina. | 35 "Giobbe non parla con sapienza e le sue parole sono prive di senno". |
36 Padre mio, sia tenuto Giobbe alla prova sino alla fine: non lasciar di percuotere un uomo iniquo. | 36 Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo, per le sue risposte da uomo empio, |
37 Perché egli la bestemmia aggiunge all'altre sue colpe: frattanto mettiamolo noi alle strette, e di poi ne' suoi discorsi chiami egli Dio in giudizio. | 37 perché aggiunge al suo peccato la rivolta, in mezzo a noi batte le mani e moltiplica le parole contro Dio. |