Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Giobbe 33


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Dalle parole di Giobbe Eliu tenta di provare, che egli non è giusto, e insegna in qual modo parli Dio all'uomo per istruirlo, e riprenderlo, e come sia propizio a chi si ravvede.

1Ascolta adunque, o Giobbe, il mio ragionare, e pon mente a tutte le mie parole.2Apro adesso la mia bocca, la mia lingua articola le voci sotto del mio palato.3I miei parlari verranno da cuore schietto, e le mie labbra proferiranno sentimenti di verità.4Lo spirito di Dio mi creò, e il soffio dell'Onnipotente mi diede la vita.5Rispondimi se potrai, e contraddicimi in faccia.6Tu vedi, che me come te fece Dio, e che io pure fui formato del medesimo fango.7Ma i miei prodigj non ti recheranno terrore, né ti sbalordirà la mia eloquenza.8Tu adunque di mia sentita dicesti, e il suono di queste parole fu udito da me:9Mondo son io, e senza reato; immacolato, e scevro di iniquità.10Perché ha trovate querele contro di me, per questo mi ha riguardata come suo nimico.11Ha posti ne' ceppi i miei piedi ha osservati tutti i miei andamenti.12In questo adunque tu non se' stato giusto: io ti risponderò, che Dio è più grande dell'uomo.13Con lui tu vieni a contesa, perché egli non ha risposto a tutte le tue parole?14Dio parla una volta, e la stessa cosa non ripete due volte.15In sogno, con notturne visioni, quando gli uomini vinti dal sonno riposano ne' loro letti,16Allora egli apre agli uomini le orecchie, e gli istruisce, e li corregge,17Per ritrar l'uomo da quel ch'ei fa, e liberarlo dalla superbia:18Salvando l'anima di lui dalla corruzione, e la sua vita dal taglio della spada.19Egli parimente lo corregge nel letto co' dolori, e fa marcir le sue ossa.20In questo suo stato egli ha in orrore il pane, e il cibo una volta si grato al suo appetito.21La carne di lui si va consumando, e le ossa prima ascose rimangono scoperte.22Egli si avvicina alla corruzione, e la sua vita da tutti i segni di morte.23Se uno delle migliaia di Angeli per lui parlerà, e lo istruirà de' doveri dell'uomo,24Egli avrà compassione di lui, e dirà: Salvalo dal cadere nella corru zione: ho trovato motivo onde averne pietà.25La sua carne è stata consunta dai malori: ch'ei ritorni come ne' giorni di sua giovinezza.26Egli porgerà a Dio sue preghiere; e questi con lui si placherà, è con lieta faccia lo mirerà, e renderà all'uomo la sua giustizia.27E rivolto agli uomini dirà egli: Io peccai, e prevaricai veramente, e non fui punito com'io meritava.28Egli ha liberata l'anima sua dal cader nella morte, e viverà, e goderà della luce:29Così Dio tutte queste cose fa per tre volte con ciascheduno:30Per richiamare le anime loro dalla corruzione, e rischiararle colla luce de' viventi.31Pon mente, o Giobbe, e ascoltami, e taci mentre io parlo.32Che se qualche cosa hai da dire rispondimi, e parla; perocché io desidero, che tu comparisca giusto.33Ma se non hai nulla, ascoltami: taci, e ti insegnerò la saggezza.

Note:

33,4:Lo spirito di Dio mi creò, e il soffio ec. Io non son altro, che un uomo come sei tu, siamo ambedue fattura del medesimo sovrano artefice: io potrò dunque esporre a te i miei sentimenti; e tu potrai rispondermi a tuo talento. Vedi il v. 6. e il 7.

33,7:Ma i miei prodigi non ti recheranno terrore, ec. Allude a quello, che Giobbe parlando a Dio avea detto: Ritira da me la tua mano, e non mi sbigottire co' tuoi terrori, cap. XIII. 21. Ecco adunque in parafrasi di questo versetto: nulla di terribile hai da temere da me come potresti giustamente temere riguardo a Dio, il qual potrebbe perturbarti talmente e sbalordirti colla sua maestà, onde non potessi fare le tue difese.

33,10:Perché ha trovate querele ec. Tu, o Giobbe, ti sei dichiarato innocente, mondo da ogni colpa, e hai aggiunto, che Dio ha cercato e trovate occasioni di querelarsi di te, come un amico, che cerca pretesti per alienarsi dall'amico. Così Eliu sinistramente interpreta le parole delle da Giobbe. cap. XIV.27. XXX. 21., XIX. 11., XIII. 24.

33,11:Ha posti ne' ceppi ec. Vedi cap. XIII. 14. 27., XIV. 16.

33,12:In questo adunque tu non se' stato giusto: ec. Io dico adunque, che lasciando da parte tutto la precedente tua vita qual ch'ella siasi stata, in tutto questo, che tu hai detto riguardo a Dio, tu non ti sei certamente diportato da giusto; ed io a tutto quello che tu hai detto opporrò solamente, che Dio non solo in potenza e grandezza, ma anche in bontà e giustizia sorpassa infinitamente l'uomo.

33,13:Con lui tu vieni a contesa, perché ec. Vuoi tu litigar con Dio perché egli non ti rende ragione di quello, che egli dispone riguardo a te, e non risponde a tutte le tue querele? non dovresti piuttosto adorare i suoi giudizi sempre giusti e santi banche non intesi e benché severi? Vedi cap. X. 2. 3., XIII. 24.

33,14:Dio parla una volta, e la stessa cosa ec. Giobbe avea detto, che bramava di trattar la sua causa con Dio; Eliu gli dice, che è stolto un tal desiderio, perché Dio parlato che ha una volta, non ripete più quel che ha detto. Or Dio parla o da amico familiarmente in sogno, o per mezzo di notturna visione; ovvero (quando l'uomo un tal parlare non comprende, o non se n' approfitta) gli parla in secondo luogo co' fatti, vale a dir co' flagelli, lo gastiga nel letto coi dolori, e fa marcir le sue ossa.Vers. 19.

33,15:In sogno, con notturne visioni. Due maniere onde Dio parla all'uomo; perocchè la visione e certamente differente dal sogno, mentre ella suole accadere all'uomo quand'è svegliato. Vedi Dan. V., Joel. II. 28.. Num. XII. dove queste due maniere di locuzione divina sono rammentate e distinte. Qui però Eliu le considera come una sola maniera, perché nell'una e nell'altra Dio parla colle parole; la seconda maniera poi è quella de' fatti e de' gastighi, come si è detto.

33,17:Per rirrar l'uomo da quel ch'ei fa ec. Ecco i fini più ordinari, pe' quali Dio parla all'uomo, fini degni di sua bontà e della cura, ch'egli ha della nostra salute.

33,18:Dalla corruzione. Ovvero dalla perdizione.

33,19-22:Lo corregge nel letto ec. Quando cioè a quelle voci l'uomo s'indura, e fa il sordo, allora Dio parla co' suoi flagelli ed è visibile, che in questa descrizione Eliu ha in vista lo stato di Giobbe.

33,23:Se uno delle migliaia di Angeli per tui parlerà, ec. Talora avverrà, che uno di tante migliaia di Angeli si farà intercedere per questo peccatore infelice oppresso dai mali, e parlerà a Dio in suo favore, e ispirerà al malato stesso la cognizione di quel che dee fare per ritornare a Dio, e placarlo. Non saprei perdonarla a certi Interpreti anche dotti e Cattolici, i quali perché talora nelle sacre lettere il nome di Angelo e usato a significare un predicatore, od un profeta, il quale coll'esortazioni, e colle minacce esorta gli uomini alla penitenza, e annunzia ad essi i divini voleri, lo stesso senso pretendono che abbia questo nome anche in questo luogo, e in tal guisa o tolgon del tutto, od infievoliscono questa bella testimonianza intorno al patrocinio e alla invocazione de' santi Angeli. Certamente il solo riflettere, che questo Angelo è una delle migliaia, da a conoscere evidentemente, che di un Angelo propriamente detto in questa luogo si parla, come tutti l'intesero i Padri, e generalmente gl'Interpreti. Questi Angeli, come insegna l'Apostolo, sono tutti spiriti amministratori, che sono mandati al ministero di grazia di quelli, i quali acquisteranno l'eredità della salute. Hebr. I. 14. E di essi dice lo stesso Apostolo, che sono una moltitudine di molte migliaia. Hebr. XII. 23. Vedi anche Apocal. V. II.
E lo istruirà de' doveri dell'uomo. Se questo Angelo parla a Dio, e nel tempo stesso istruisce l'uomo di quello che ei debbe fare per ritornare alla giustizia, e ricuperare la grazia di Dio.

33,24:Egli avrà compassione di lui, e dirà, ec. Dio avranne misericordia, e commettera all'Angelo la cura di risanarlo.
Ho trovato motivo onde averne pietà. Sono parole di Dio, che si rallegra di vedere nel cuor dell'uomo la conversione e la penitenza, che lo rendono degno di sua misericordia.

33,25:La sua carne è stata consumata ec. Questi motivi di compassione trova lo stesso Dio per usare omai indulgenza col peccatore, e ritornarlo nell'antico suo stato.

33,26:Porgera a Dio le sue preghiere.L'uomo implorerà in misericordia di Dio, e questi lo esaudirà e lo ritornerà nella grazia perduta.

33,27:Io peccai, ec. Con tali parole l'uomo liberato da' suoi mali confesserà le passate sue colpe e la divina benignità, che lo punì men di quello, ch'ei meritava, e finalmente lo ha sottratto alla morte e temporale ed eterna.

33,28:Ha liberata l'anima sua ec. Questa e la maniera, onde l'uomo può liberare, e libera in fatti l'anima sua dalla perdizione.

33,29-30:Dio tutte queste cose fa per tre volte. Vale a dire per un certo determinato numero di volte. Un dotto interprete e di parere, che si alluda all'uso del foro umano, dove alla sentenza premettonsi tre monizioni. Il difficile sarà di provare, che a' tempi di Giobbe fosse in uso questa regola. Dio adunque (dice Eliu) per un certo numero di volte, per alcune volte, non per una volta, nè per infinite volte cerca di richiamare l'uomo dalla corruzione del peccato, e di ricondurlo alla luce della grazia.