Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Psalmi 59


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 In finem, pro his qui immutabuntur, in tituli inscriptionem ipsi David, in doctrinam,1 Al maestro di coro. "Non distruggere". Di Davide. Miktam.
2 cum succendit Mesopotamiam Syriæ et Sobal, et convertit Joab, et percussit Idumæam in valle Salinarum duodecim millia.2 Liberami dai miei nemici, o mio Dio, mettimi al sicuro dai miei aggressori.
3 Deus, repulisti nos, et destruxisti nos ;
iratus es, et misertus es nobis.
3 Liberami dagli operatori d'iniquità, mettimi in salvo dagli uomini di sangue.
4 Commovisti terram, et conturbasti eam ;
sana contritiones ejus, quia commota est.
4 Poiché, ecco, hanno teso insidie all'anima mia, dei potenti contro di me s'avventano. Non c'è in me trasgressione, non c'è peccato alcuno, o Signore;
5 Ostendisti populo tuo dura ;
potasti nos vino compunctionis.
5 bdéstati, vienimi incontro e vedi:
6 Dedisti metuentibus te significationem,
ut fugiant a facie arcus ;
ut liberentur dilecti tui.
6 bsorgi e visita tutti i popoli, non aver pietà di chiunque fa il male.
7 Salvum fac dextera tua, et exaudi me.
7 Ritornano alla sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città.
8 Deus locutus est in sancto suo :
lætabor, et partibor Sichimam ;
et convallem tabernaculorum metibor.
8 Ecco, fanno bava dalle loro bocche, hanno spade fra le loro labbra... Poiché chi ascolta?
9 Meus est Galaad, et meus est Manasses ;
et Ephraim fortitudo capitis mei.
Juda rex meus ;
9 Ma tu, o Signore, ti ridi di loro, ti fai beffe di tutti quanti i popoli.
10 Moab olla spei meæ.
In Idumæam extendam calceamentum meum :
mihi alienigenæ subditi sunt.
10 O mia forza, per te io vigilo: sì, o Dio, il mio baluardo sei tu.
11 Quis deducet me in civitatem munitam ?
quis deducet me usque in Idumæam ?
11 Venga a me incontro il mio Dio di misericordia, mi faccia gioire Dio su quelli che mi avversano.
12 nonne tu, Deus, qui repulisti nos ?
et non egredieris, Deus, in virtutibus nostris ?
12 Non li uccidere, affinché non avvenga che se ne dimentichi il mio popolo; disperdili nella tua forza e umìliali, tu, o Signore, che sei il nostro scudo.
13 Da nobis auxilium de tribulatione,
quia vana salus hominis.
13 Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra; ma resteranno irretiti nel loro orgoglio. A causa della maledizione menzognera che essi proferiscono
14 In Deo faciemus virtutem ;
et ipse ad nihilum deducet tribulantes nos.
14 annientali nel tuo furore, annientali in modo che più non esistano. Sapranno così fino alle estremità della terra che Dio è Signore in Giacobbe.
15 Ritornano a sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città,
16 vanno in cerca di cibo e, se non riescono a saziarsi, passano così la notte.
17 Ma io canterò alla tua forza ed esulterò al mattino per la tua misericordia. Poiché un baluardo sei stato per me e un rifugio, quando ero oppresso dall'angustia.
18 O mia forza, a te io canterò. Sì, o Dio, il mio baluardo sei tu, o mio Dio di misericordia.