Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 30


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 « Ma ora mi deridono i più giovani di me, i padri dei quali non mi sarei degnato d'imbrancare coi cani del mio gregge.1 - Adesso invece, si fan beffe di meminori di me in età, i cui padri io già non degnaid'ammettere fra i cani del mio gregge.
2 Nessun conto facevo della forza delle loro mani, e parevano indegni anche della vita.2 La cui forza di braccia a me non serviva, a pur di vivere sembravano incapaci,
3 Smunti dalla miseria e dalla fame, brucavano il deserto; sfigurati dalla calamità e dalle privazioni,3 squallidi [com'erano] di penuria e di fame: essi, che brucavano lungo il deserto, consunti da calamità e miseria:
4 mangiavan l'erba e le cortecce degli alberi e loro cibo era la radice del ginepro.4 mangiavano erbe e cortecce d'alberi, ed era lor cibo la radice di ginepro.
5 Andavano a rapirle nelle valli, e, trovata che ne avessero una, vi accorrevan gridando.5 E andando in cerca di tali cose lungo le valli, quando ne avessero trovate, vi correvano sopra con schiamazzo.
6 Abitavano nei dirupi dei torrenti, nelle caverne della terra o sopra la ghiaia;6 Abitavano essi nei deserti dei torrenti, nelle grotte della terra e sulla ghiaia;
7 e in tale stato erano allegri e trovavano le loro delizie nello stare sotto i pruni.7 e ivi dimorando erano lieti, stimando una delizia star fra le ortiche:
8 Figlì d'insensati e di vili, non hanno ardire di comparire sulla terra.8 gente stolta ed ignobile, che nemmen comparisce sulla terra!
9 Ed ora io sono il tema delle loro canzoni, son passato fra loro in proverbio.9 E adesso, son diventato la loro canzone, sono per essi una favola:
10 Mi aborrono, mi fuggono, non si vergognano di sputacchiarmi la faccia.10 mi hanno aborrito, fuggono lungi da me, nè senton ritegno a sputacchiarmi in faccia!
11 Perchè (Dio) ha aperto il suo turcasso e mi ha trafitto, ha posto un morso alla mia bocca.11 Poichè aprì [Dio] la sua faretra, e m'ha bersagliato, e ha messo il morso alla mia bocca.
12 Nell'alzarmi subito si levarono le sciagure alla mia destra, rovesciarono i miei piedi, e mi piombarono addosso per le loro vie come flutti.12 A destra d'oriente insorsero a un tratto le mie calamità, travolsero i miei passi, e m'oppressero come flutti che s'avanzino;
13 Tagliati i miei sentieri, mi tesero insidie e prevalsero, e nessuno porse aiuto.13 sconvolsero le mie strade, mi tesero insidie e prevalsero, nè vi fu chi desse aiuto;
14 Come per larga breccia, come da porta aperta, irruppero contro di me e si gettarono sopra le mie miserie:14 come per muro spaccato e porta sforzataesse piombarono su me, e sulle mie miserie incrudelirono:
15 fui annientato. Come vento dileguaron le mie speranze, la mia felicità passò come nube.15 sono ridotto a nulla; tu rapisti via come vento la mia aspirazione, e come nube trascorse via la mia salvezza.
16 Ed ora in me si strugge l'anima mia, sono in balìa di giorni tristi.16 E adesso, in me stesso si disfà l'anima mia, e m'hanno afferrato giorni di miseria.
17 La notte mi trafigge dolorosamente le ossa, e quelli che mi divorano non dormono.17 Di notte l'ossa mie son trafitte da dolori, e questi miei divoratori non dormono;
18 Il loro numero consuma la mia veste, mi stringono come il colletto della tunica.18 la loro moltitudine consuma il mio manto, e come cappuccio di tunica mi costringono.
19 Son diventato come il fango, sono ridotto come polvere e cenere.19 Sono diventato pari a fango, e simile a pula e a cenere.
20 Grido a te, e non mi ascolti, sto davanti a te, e non mi guardi.20 Verso te, [o Dio], io grido, ma tu non mi ascolti, fermo mi tengo, ma tu non mi guardi;
21 Sei diventato crudele verso di me e mi combatti colla durezza della tua mano.21 sei diventato verso me crudele, e nella durezza del tuo pugno mi combatti;
22 Mi hai portato per aria, ponendomi come sopra, il vento, e mi hai del tutto sfracellato.22 mi lanciasti in alto, e come gittandomi al ventominutamente mi sfracellasti:
23 Lo so che mi menerai alla, morte, là dove è assegnata la casa ad ogni vivente,23 lo so, a morte tu mi consegni, là ov'è fissata la casa per ogni vivente!
24 ma tu non stendi la mano per distruggerli e se cadono tu li salverai.24 Eppure, non per loro distruzione tu stendi la mano, e quando procombano, tu stesso li salverai.
25 Io piangevo una volta sopra l'afflitto e l'anima mia compativa il povero;25 Io piangevo in altri tempi su chi era afflitto, e l'anima mia aveva pietà per il povero.
26 ma aspettavo il bene e mi vennero le sciagure, speravo la luce e vennero fuori le tenebre.26 Aspettavo il bene, e m'è venuto il male, attendevo la luce, e sono spuntate le tenebre,
27 Le mie viscere bruciano senza posa, mi son piombati addosso i giorni di afflizione.27 Le mie viscere bollono senza aver tregua, mi si fecero incontro giorni di miseria;
28 Me ne andavo triste, senza furore, mi alzavo e gridavo in mezzo alla folla.28 abbrunato m'aggiro, ma non dal sole, mi levo su, nell'adunanza io grido;
29 Divenni fra­tello dei dragoni, e compagno degli struzzi.29 fratello son diventato agli sciacalli, e compagno agli struzzi:
30 La mia pelle mi si è annerita addosso, e le mie ossa sono inaridite dall'ardore.30 mi si è annerita in dosso la mia pelle, il mio scheletro è arrostito dal bruciore.
31 La mia cetra si è mutata in pianto, e il mio organo in voce di piangenti ».31 È diventata lutto la mia cetra, e la mia zampogna una voce di piangenti!