Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Giobbe 34


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Secondo discorso di Eliu

1Poi Eliu, continuando a parlare, disse anche questo:2« O sapienti, ascoltate le mie parole, o prudenti, statemi a sentire:3giacchè l'orecchio giudica le parole come il palato discerne i cibi.4Formiamoci un giudizio, e vediamo tra noi quale sia il meglio.5Giobbe ha detto: Io son giusto: e Dio non mi rende giustizia;6nel giudizio fatto contro di me ci sono degli sbagli; la mia piaga è atroce senza che io abbia peccato:7chi è mai come Giobbe che beve l'insulto come l'acqua,8e cammina con quei che commettono l'iniquità, e s'imbranca cogli scelerati?9Infatti ha detto: L'uomo non piacerà a Dio, quand'anche corresse assieme con lui.10Or dunque ascoltatemi, o uomini assennati. Lungi da Dio l'empietà, e dall'onnipotente l'ingiustizia.11Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere, e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta.12Di certo Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non perverte la giustizia.13Qual altro ha Egli costituito sopra la terra? A chi ha dato il governo dell'universo da lui creato?14Se restringesse in sè il suo pensiero, se ritirasse a sè lo spirito e il fiato,15sogni carne verrebbe meno, e l'uomo ritornerebbe in cenere.16Se tu sei intelligente, ascolta quanto si dice, e sta' attento al suono delle mie parole.17Può forse essere sanato colui che non ama la giustizia? E come fai a condannare a questa maniera colui che è il Giusto?18Colui che dice al re: Apostata, e chiama i grandi scelerati;19colui che non guarda in faccia ai potenti, e non fa conto del tiranno quando è in litigio col povero, perché tutti sono opera delle sue mani.20Essi moriranno all'improvviso, nel mezzo della notte, ne saran turbati i popoli, ed essi passeranno, e il violento sarà portato via senza la mano (dell'uomo).21Infatti Dio tien d'occhio la condotta dei mortali e considera tutti i loro passi.22Non vi son tenebre, nè ombra di morte ove possano nascondersi quelli che operano l'iniquità.23Non è più in potere dell'uomo di comparire al giudizio di Dio.24Egli ne stritolerà una moltitudine innumerevole, e ne stabilirà altri al loro posto.25Conoscendo le loro opere, li travolge nella notte e li fa stritolare;26li colpisce come empi in presenza di tutti.27Essi come per partito preso si allontanarono da lui e non vollero comprendere nessuna delle sue vie,28in modo da far giungere a lui il gemito del povero, da fargli sentire i lamenti degl'infelici.29Se Egli dà pace, chi potrà condannare? Se Egli nasconde il suo volto, chi potrà contemplarlo, sia delle nazioni che di tutti gli uomini?30E gli fa regnare l'ipocrita a motivo dei peccati del popolo.31Giacchè io ho parlato davanti a Dio, non t'impedirò di parlare.32Se ho sbagliato, mostramelo, e se ho parlato male non dirò altro.33Forse che Dio non ti domanderà conto dell'iniquità, perchè ti è dispiaciuto? Tu e non io hai cominciato a parlare, or se hai qualche cosa di meglio, parla.34Parlino con me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.35Ma Giobbe ha parlato stoltamente, e le sue parole non suonan buona dottrina.36Padremio, sia provato Giobbe sino alla fine, non risparmiare l'uomo iniquo;37perchè egli aggiunge ai suoi peccati la bestemmia. Frattanto sia fra noi messo alle strette, e poi coi suoi discorsi chiami in giudizio Dio ».