Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Giobbe 4


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Discorso di EJifaz: soltanto l'empio è punito; nessuno è giusto davanti a Dio

1Allora prese la parola Elifaz Temanite, e disse:2« Se ci arrischiamo a parlarti, forse te ne avrai a male; ma chi potrebbe rattenere le pensate parole?3Ecco, fosti maestro di molti, e desti vigore alle mani stanche;4colle parole sostenesti i vacillanti, e alle ginocchia tremanti desti conforto;5ma ora che la sventura è piombata sopra di te, ti accasci, appena ti ha toccato, ti sei perso di coraggio.6Dov'è la tua pietà, la tua fortezza, la tua pazienza, la tua condotta intemerata?7Rìcorda, te ne prego, qual innocente è mai perito? E quando mai i giusti furono sterminati?8Anzi io ho veduto che coloro i quali arano iniquità, e seminan dolori, poi li mietono:9ad un soffio di Dio son periti, annientati dall'alito dell'ira sua.10Il ruggito del leone e il grido della leonessa e i denti dei leoncelli furono spezzati;11il tigre perì per mancanza di preda, e i figli del leone furon dispersi.12Mi fu detta un'arcana parola; il mio orecchio ne intese quasi furtivamente il lieve sussurro.13Nell'orrore d'una visione notturna, quando il sonno suol gravare sugli uomini,14fui preso dallo spavento e dal tremito che fece atterrire tutte le mie ossa.15Mentre mi passava davanti uno spirito mi si rizzarono i peli della mia carne.16Uno di cui non conosceva il volto mi si fermò dinanzi, come un fantasma davanti ai miei occhi, e sentii una voce come aura lene sussurrare:17Potrà l'uomo messo a paragone con Dio esser trovato giusto? E sarà egli più puro del suo fattore?18Ecco, quelli che a lui servono non sono stabili, ed ha trovato anche negli angeli suoi dei difetti:19quanto più quelli che stanno in case di fango ed han per fondamento la polvere e saran consumati come da tignola!20E alla mattina alla sera saran falciati, e senza che nessuno se ne accorga scompariranno in eterno,21e quelli che di essi restano saran portati via, moriranno, e da insensati ».