Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 1


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1Giacomo, servo di Dio e del Signor nostro Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella dispersione, salute. Bisogna soffrir con gioia.2Abbiate, o fratelli, come argomento di vera gioia le varie tentazioni nelle quali urterete,3sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.4La pazienza poi fa l'opera perfetta e fa che voi siate perfetti, completi, senza deficenze di sorta.

Bisogna domandar a Dio la vera sapienza

5Se alcuno di voi ha bisogno di sapienza, la chieda a Dio, che dà a tutti con abbondanza, senza mai rinfacciare, e gli sarà concessa.6Ma chieda con fede, senza esitare, perchè chi esita è simile al flutto del mare mosso e agitato dal vento.7Un tal uomo non s'aspetti d'ottener qualche cosa dal Signore,8se è d'animo doppio, se è incostante in tutte le sue cose.

Tutto si deve ricevere dalle mani di Dio

9Or il fratello che è in umile condizione si glorii del suo innalzamento;10il ricco invece della sua umiliazione, perchè passerà come fior d'erba.11Si levò il sole colla vampa, e l'erba seccò e il suo fiore cadde, e sparì la sua bella apparenza; cosi anche il ricco appassirà nelle sue vie.

Il male non viene da Dio

12Beato l'uomo che soffre tentazioni, perchè, quando sarà stato provato, riceverà la corona di vita da Dio promessa a quelli che lo amano.13Nessuno, quando è tentato, dica d'esser tentato da Dio, perche Dio non può tentare a fare il male, anzi egli non tenta nessuno;14ma ciascuno è tentato, attratto, adescato dalla propria concupiscenza,15la quale poi, avendo concepito, partorisce il peccato, e il peccato, consumato che sia, genera la morte.

Dio è l'autore di ogni bene

16Non vogliate dunque ingan­narvi, fratelli miei dilettissimi:17ogni ottima cosa ricevuta, ogni dono perfetto viene dall'alto e scende dal Padre dei lumi, nel quale non v'è variazione, nè ombra di mutamento.18Egli ci ha di sua volontà generati colla parola di verità, affinchè noi siamo quali primizie delle sue creature.

Bisogna mettere in pratica la parola di Dio

19Voi lo sapete, o fratelli miei dilettissimi: ogni uomo deve essere pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira;20perchè l'ira dell'uomo non fa adempire la giustizia di Dio.21Sbarazzandovi quindi di ogni immondezza e d'ogni resto di malizia, abbracciate con mansuetudine la parola deposta in voi, la quale può salvare le anime vostre.22E mettetela in pratica questa parola; non l'ascoltate soltanto, ingannando voi stessi;23perchè, se uno ascolta la parola e non la mette in pratica, è simile ad un uomo che considera il nativo suo volto in uno specchio e,24appena s'è mirato, se ne va e dimentica subito qual fosse.25Chi invece fisserà con attenzione lo sguardo nella legge perfetta di libertà e persevererà in essa, non come chi ascolta e dimentica, ma come chi mette in pratica, egli sarà beato nel suo operare.

Bisogna specialmente frenare la lingua e fare le opere di misericordia

26Se uno crede di essere religioso senza frenare la propria lingua, seduce il proprio cuore, e la sua religione è vana.27La religione pura e immacolata nel cospetto di Dio e Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle loro tribolazioni, conservarsi puro da questo mondo.