Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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Giobbe chiede a Dio la ragione delle sue sofferenze, e un po' di sollievo avanti di morire

1« L'anima mia è stanca della vita, vo' dare libero corso al mio lamento, vo' parlare nell'amarezza del mio cuore,2e dire a Dio: Non mi condannare, fammi sapere perchè mi giudichi in questa maniera.3Ti par giusto calunniarmi, ed opprimere me, opera delle tue mani, e favorire i disegni degli empi?4Hai tu forse occhi di carne, e vedi come vede l'uomo?5Son forse i tuoi giorni come quelli del mortale, e gli anni tuoi come gli umani,6che tu ricerchi la mia colpa e scruti il mio peccato?7Per sapere che io nulla ho fatto d'empio, mentre nessuno può liberarmi dalle tue mani?8Le tue mani mi han fatto e plasmato tutto quanto, e cosi all'impensata mi distruggi?9Ricordati, te ne prego, che m'hai formato come creta, e mi ridurrai in polvere.10Non mi hai colato come il latte e fatto rapprendere come il cacio?11Tu mi hai rivestito di pelle e di carne, m'hai tessuto d'ossa e di nervi.12Mi sei stato largo di vita e di benevolenza, e la tua vigilanza custodì il mio spirito.13Sebbene tu nasconda queste cose nel tuo cuore, so bene che le ricordi tutte.14Se ho peccato, mi hai perdonato per un istante. Perchè non permetti ch'io sia purificato dalla mia iniquità?15Se son reo, guai a me! Se innocente, non potrò alzare il capo, saziato d'afflizioni e di miserie.16A motivo della superbia mi prenderesti come una leonessa, mi tormenteresti di nuovo prodigiosamente,17rinnovando le tue prove contro di me, raddoppiando contro di me il tuo sdegno; e le pene combattono dentro di me.18Perchè m'hai fatto uscire dal seno materno? Fossi morto, ed occhio non mi avesse mai visto!19Sarei come non fossi mai esistito, portato dal seno della madre al sepolcro.20Non deve finir presto il piccol numero dei miei giorni? Lasciami adunque piangere un poco le mie sventure,21prima ch'io vada, per non più ritornare, al luogo tenebroso coperto dalla caligine di morte,22alla regione della miseria e delle tenebre, dove regna l'ombra di morte, il disordine, e l'orrore sempiterno ».