Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Giobbe 17


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Giobbe prega Dio a difenderlo dagli empi

1« Il mio spirito si consuma, i miei giorni finiscono, e non mi resta altro che il sepolcro,2sebbene non abbia peccato, il mio occhio vive nelle amarezze.3Liberami, Signore, mettimi accanto a te, e allora vengano pure a combattere contro di me.4Hai allontanato il loro cuore dalla sapienza, e per questo non trionferanno.5Egli promette la preda ai compagni, mentre gli occhi dei suoi figli si struggono.6Mi ha fatto la favola del volgo, e come un esempio dinanzi a loro.7Ho perso il lume degli occhi dall'indignazione e le mie membra son quasi ridotte a nulla,8i giusti ne stupiranno, e l'innocente si leverà contro l'ipocrita,9il giusto terrà la sua strada, e chi ha le mani pure raddoppierà il coraggio.10Andate dunque voi tutti a mutar pensiero e poi tornate, chè non mi riesce trovare tra voi un sapiente,11i miei giorni son passati, i miei disegni, affanno del mio cuore, sono svaniti,12han cambiata la notte in giorno. Spero che dopo le tenebre venga di nuovo la luce.13Ma quando avrò aspettato, il soggiorno dei morti sarà la mia casa: nelle tenebre ho già disteso il mio letto.14Ho detto alla putredine: Tu sei mio padre, e ai vermi: Voi siete mia madre e mie sorelle.15Dov'è dunque ciò che aspetto? E la mia pazienza chi la considera?16Scenderanno tutte le mie cose nell'Abisso? E potrò almeno laggiù aver requie? ».