Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 1


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Indirizzo e saluti

1Paolo e Timoteo, servi di Gesù Cristo, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono in Filippi, insieme ai vescovi e ai diaconi:2grazia a voi o pace da Dio padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

Rendimenti di grazie ed affettuose preghiere di Paolo

3Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi,4e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, con gioia prego per voi,5a motivo della parte che avete presa nel progresso del Vangelo, dal primo giorno fino ad oggi,6e nutro fiducia che colui, il quale ha cominciato in voi l'opera buona, la perfezionerà fino al giorno di Cristo Gesù.7Ed è ben giusto che io riguardo a tutti voi nutra questi sentimenti, perchè ho nel cuore che voi tutti e nelle mie catene e nella difesa e nella conferma del Vangelo avete partecipato alla mia gioia.8Dio mi è testimonio come io ami voi tutti nelle viscere di Gesù Cristo.9E questo io domando, che la vostra carità abbondi semprepiù nella conoscenza e in ogni fìnezza di discernimento,10affinchè eleggiate il meglio, siate schietti e irreprensibili fino al giorno di Cristo,11ricolmi per Gesù Cristo di frutti di giustizia a gloria e lode di Dio.

S. Paolo parla della sua prigionia come utile al Vangelo

12Or voglio che voi sappiate, o fratelli, come le cose avvenutemi hanno maggiormente contribuito al progresso del Vangelo,13intanto che a tutto il pretorio e a tutti gii altri è noto come per la causa di Cristo io sia in catene,14e molti dei fratelli nel Signore, avendo preso coraggio dalle mie catene, han raddoppiato l'ardire nell'annunziare senza paura la parola di Dio.15Alcuni, è vero, predicano Cristo per invidia e per picca, ma altri con buona volontà:16questi, mossi dalla carità, ben sapendo che io sono stato messo a difesa del Vangelo;17quelli per picca annunziano Cristo, senza sincerità, credendo di aggiungere affanni alle mie catene.18Ma che me ne importa? O che sia per pretesto o con lealtà, purché in ogni modo sia predicato Cristo, e ne godo e ne godrò,19perché so bene che ciò mi gioverà a salute, grazie alle vostre a preghiere e all'assistenza dello Spirito di Gesù Cristo.

Sentimenti e speranze di S. Paolo

20Secondo quanto aspetto e quanto spero, non avrò da arrossire di nessuna cosa, ma con tutta franchezza, come sempre, Cristo sarà glorificato nella mia per­sona, sia con la vita, sia colla morte,21perchè la mia vita è Cristo, e la morte è per me un guadagno.22Se poi il vivere nella carne mi cresce i frutti dell'opera, non so che scegliere,23e sono messo alle strette da due lati: desidero di morire e di essere con Cristo, che è molto meglio;24ma è necessario per voi ch'io rimanga nella carne.25Son quindi persuaso di rimanere e di poter dimorare in mezzo a voi tutti a vostro profitto e a gioia della fede,26in modo che pel mio nuovo ritorno presso di voi abbiate maggior ragione di congratularvi a mio riguardo in Cristo Gesù.

Indirizzo e saluti

27Diportatevi soltanto in modo degno del Vangelo di Cristo, affinchè (o venga e vi vegga, o stia lontano) senta dire di voi che siete costanti in un solo spirito e in un'anima sola, collaborando per la fede del Vangelo;28senza lasciarvi per nulla intimidire dagli avversari; quello che per essi è causa di perdizione, per voi è di salute, e ciò è da Dio,29perchè per mezzo di Cristo a voi è stato dato come grazia non solo di credere in lui, ma anche di patire per lui,30e di sostenere la medesima lotta che vedeste in me e che ora sentiste di me.