Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 1


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Indirizzo e saluto

1Paolo, chiamato apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Sostene2alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, a tutti quelli che, dovunque sia, invocano il nome del nostro Signore Gesù Cristo, loro e nostro Signore.3Grazie e pace a voi da Dio padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

Azioni di grazie per i doni accordati da Dio ai Corinzi

4Io rendo continuamente grazie al mio Dio, riguardo a voi, per la grazia di Dio che vi è stata fatta in Gesù Cristo;5perche in lui siete divenuti ricchi di ogni cosa, d'ogni dono di parole e di scienza,6essendo la testimonianza di Cristo confermata in mezzo a voi7in modo che non manchi dono alcuno a voi che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,8il quale vi farà anche perseverare sino alla fine, perchè siate senza colpa nel giorno della venuta del Signore nostro Gesù Cristo.9Dio, dal quale siete stati chiamati alla società del suo Figliolo Gesù Cristo Signore nostro, è fedele.

I partiti nella Chiesa di Corinto

10Io vi esorto, o fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti d'un medesimo linguaggio, a non creare scismi tra voi, ma a stare perfettamente uniti in un medesimo pensiero e in un medesimo sentimento.11Perchè riguardo a voi, o miei fratelli, da quelli di Cloe mi è stato riferito esservi tra voi delle contese.12Sarebbe a dire che ciascuno di voi dice: « Io poi son di Paolo », « e io di Apollo », « e io di Cefa », « io invece di Cristo ».13E' egli diviso Cristo? E' forse stato crocifìsso per voi Paolo? Che forse nel nome di Paolo siete stati battezzati?14Ringrazio Dio di non aver battezzato di voi altri che Crispo e Gaio,15perchè nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome.16Ho battezzato anche la famiglia di Stefana: tolti questi, non so di aver battezzato altri.

Opposizione tra il Vangelo e l'umana sapienza

17Del resto, non a battezzare mi ha mandato Cristo, ma a predicare il Vangelo, e senza sapienza di parole, affinché non sia resa vana la croce di Cristo.18Infatti la dottrina della croce è una follia per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, per noi, è la potenza di Dio.19Così difatti sta scritto: Sperderò la sapienza dei savi e annienterò la sapienza dei prudenti.20Dov'è il savio? Dov'è lo scriba? Dov'è l'indagatore di questo secolo? Non ha forse Dio dimostrata pazza la sapienza di questo mondo?21Difatti, siccome il mondo colla sua sapienza non ha conosciuto Dio, nella sua sapienza piacque a Dio di salvare i credenti colla stoltezza della predicazione.22Or mentre i Giudei esigono dei miracoli e i Greci cercan della sapienza,23noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei e pei Gentili stoltezza.24Ma per quelli che sono chiamati, sian Giudei che Greci, Cristo è virtù di Dio e sapienza di Dio;25perche la follìa di Dio è più savia degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.26Considerate infatti la vostra vocazione, o fratelli, come non son molti i sapienti secondo la carne, non molti i potenti, non molti i nobili;27ma Dio ha scelto le cose tenute stolte dal mondo per confondere i sapienti, e le cose deboli del mondo Dio le elesse per confondere le forti.28E le ignobili cose del mondo e le spregevoli queste elesse Dio e quelle che non sono per distruggere quelle che sono,29affinchè nessuno si possa vantare dinanzi a lui.30Or è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza e giustizia e santificazione e redenzione,31affinchè, come sta scritto: Chi si gloria, si glorii nel Signore.