Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Isaia 1


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L'ingratitudine dei popolo eletto

1Visione d'Isaia, figlio di Amos, da lui veduta, relativamente a Giuda e a Gerusalemme, al tempo d'Ozia, di Ioatan, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.2« Udite, o cieli, e tu porgi l'orecchio, o terra; perchè il Signore ha parlato: ho nutriti ed esaltati dei figli, ed essi mi han disprezzato.3Il bue conosce il suo padrone, e l'asino la greppia del suo signore; ma Israele non mi riconosce; il popolo mio non intende.4Guai alla nazione peccatrice, al popolo carico d'iniquità, alla razza malvagia, ai figli scellerati: hanno abbandonato il Signore, han bestemmiato il santo d'Israele, si sono allontanati, voltando le spalle.5Dove devo percuotervi ancora, se aggiungete altre prevaricazioni? Il capo è tutto malato, il cuore è tutto afflitto:6dalla pianta dei piedi alla sommità della testa non vi è in lui nulla di sano: è tutto ferite e lividure, piaghe marciose, non fasciate, non medicate, nè addolcite coll'olio.7Il vostro paese è deserto, le vostre città son consumate dal fuoco, i vostri possessi son divorati, sotto i vostri occhi, dagli stranieri: la devastazione sarà come quella d'un nemico.8La figlia di Sion rimarrà come una capanna in una vigna, come un tugurio in un cocomeraio, come una città abbandonata al saccheggio.9Se il Signore degli eserciti non avesse lasciato di noi semenza, noi saremmo come Sodoma, saremmo simili a Gomorra.

Vano è il culto esterno senza l'interno

10Udite la parola del Signore, o principi di Sodoma, porgi l'orecchio alla legge del nostro Dio, o popolo di Gomorra.11Che me ne faccio della moltitudine delle vostre vittime? dice il Signore. Ne son pieno. Non voglio olocausti d'arieti, grasso di pingui bovi, sangue di vitelli, d'agnelli e di capri.12Quando voi venite a presentarvi al mio cospetto, chi v'ha mai chieste queste cose e di andare a spasso pei miei cortili?13Non seguitate ad offrir vani sacrifizi: abomino l'incenso, non posso patir il novilunio, il sabato e le altre feste: le vostre adunanze sono inique.14L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre solennità; mi son diventate un peso: sono stanco di sopportarle.15Quando stenderete le vostre mani, rivolgerò gli occhi altrove, quando moltiplicherete le preghiere, non darò ascolto; perchè le vostre mani son piene di sangue.16Lavatevi, purificatevi, togliete la malvagità dei vostri pensieri lungi dai miei occhi; cessate di fare il male,17imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, proteggete l'orfano, difendete la vedova.

Promessa del perdono e minacce

18« Orsù venite, accusatemi, — dice il Signore. — Se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; e se fossero vermigli come la cocciniglia, diverranno bianchi come la lana.19Se di buona volontà mi ascolterete, mungerete i beni della terra.20Ma se resisterete e mi provocherete a sdegno, la spada vi divorerà, perchè la bocca del Signore ha parlato ».

Gerusalemme sarà purificata e redenta. Castigo dei ribelli

21Come ha fatto a diventare una prostituta la città fedele e piena d'equità? Era sede della giustizia, ma ora (è sedo) dell'omicida.22Il tuo argento è andato in scoria, il tuo vino è mescolato coll'acqua.23I tuoi principi sono degli infedeli, son compagni dei ladri, tutti quanti amano i regali, van dietro al guadagno; non rendon ragione all'orfano, e la causa della vedova non arriva fino a loro.24Per questo dice il Signore, Dio degli eserciti, il Forte d'Israele: « Ahi! Prenderò soddisfazione sopra i miei avversari, e mi vendicherò sopra i miei nemici.25Poi stesa sopra di te la mia mano, ti purificherò col fuoco dalla tua scoria, e toglierò tutto lo stagno che è in te.26E renderò i tuoi giudici come eran prima, e i tuoi consiglieri come erano in antico. Dopo ciò sarai chiamata la città del giusto, la città fedele ».27Sion sarà redenta in giudizio e messa in libertà per giustizia.28Ma (Dio) stritolerà insieme scelerati e peccatori, e quelli che hanno abbandonato il Signore saran consumati.29Essi si vergogneranno dogli idoli ai quali sacrificarono, e voi vi vergognerete degli orti da voi eletti,30quando sarete come quercia dalle foglie cadute, e come orto senz'acqua.31E la vostra fortezza sarà come favilla di stoppa, e l'opera vostra (ne sarà) come la scintilla: tutt'e due insieme andranno in fiamme, e non vi sarà nessuno che possa spegnerle.