Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 30


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 « Ma ora mi deridono i più giovani di me, i padri dei quali non mi sarei degnato d'imbrancare coi cani del mio gregge.1 Ma ora, quelli che son minori d’età di me si ridono di me, I cui padri io non avrei degnato mettere Co’ cani della mia greggia.
2 Nessun conto facevo della forza delle loro mani, e parevano indegni anche della vita.2 Ed anche, che mi avrebbe giovato la forza delle lor mani? La vecchiezza era perduta per loro.
3 Smunti dalla miseria e dalla fame, brucavano il deserto; sfigurati dalla calamità e dalle privazioni,3 Di bisogno e di fame, Vivevano in disparte, e solitari; Fuggivano in luoghi aridi, tenebrosi, desolati, e deserti.
4 mangiavan l'erba e le cortecce degli alberi e loro cibo era la radice del ginepro.4 Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de’ ginepri, per iscaldarsi.
5 Andavano a rapirle nelle valli, e, trovata che ne avessero una, vi accorrevan gridando.5 Erano scacciati d’infra la gente; Ei si gridava dietro a loro, come dietro ad un ladro.
6 Abitavano nei dirupi dei torrenti, nelle caverne della terra o sopra la ghiaia;6 Dimoravano ne’ dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce.
7 e in tale stato erano allegri e trovavano le loro delizie nello stare sotto i pruni.7 Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a’ cardi.
8 Figlì d'insensati e di vili, non hanno ardire di comparire sulla terra.8 Erano gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese.
9 Ed ora io sono il tema delle loro canzoni, son passato fra loro in proverbio.9 Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de’ lor ragionamenti.
10 Mi aborrono, mi fuggono, non si vergognano di sputacchiarmi la faccia.10 Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso.
11 Perchè (Dio) ha aperto il suo turcasso e mi ha trafitto, ha posto un morso alla mia bocca.11 Perciocchè Iddio ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, per non riverir più la mia faccia.
12 Nell'alzarmi subito si levarono le sciagure alla mia destra, rovesciarono i miei piedi, e mi piombarono addosso per le loro vie come flutti.12 I giovanetti si levano contro a me dalla man destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per traboccarmi in ruina;
13 Tagliati i miei sentieri, mi tesero insidie e prevalsero, e nessuno porse aiuto.13 Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta;
14 Come per larga breccia, come da porta aperta, irruppero contro di me e si gettarono sopra le mie miserie:14 Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine
15 fui annientato. Come vento dileguaron le mie speranze, la mia felicità passò come nube.15 Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l’anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola.
16 Ed ora in me si strugge l'anima mia, sono in balìa di giorni tristi.16 Ed ora l’anima mia si versa sopra me, I giorni dell’afflizione mi hanno aggiunto.
17 La notte mi trafigge dolorosamente le ossa, e quelli che mi divorano non dormono.17 Di notte egli mi trafigge l’ossa addosso; E le mie arterie non hanno alcuna posa.
18 Il loro numero consuma la mia veste, mi stringono come il colletto della tunica.18 La mia vesta è tutta cangiata, per la quantità della marcia delle piaghe, E mi stringe come la scollatura del mio saio.
19 Son diventato come il fango, sono ridotto come polvere e cenere.19 Egli mi ha gittato nel fango, E paio polvere e cenere.
20 Grido a te, e non mi ascolti, sto davanti a te, e non mi guardi.20 Io grido a te, e tu non mi rispondi; Io mi presento davanti a te, e tu non poni mente a me.
21 Sei diventato crudele verso di me e mi combatti colla durezza della tua mano.21 Tu ti sei mutato in crudele inverso me; Tu mi contrasti con la forza delle tue mani.
22 Mi hai portato per aria, ponendomi come sopra, il vento, e mi hai del tutto sfracellato.22 Tu mi hai levato ad alto; tu mi fai cavalcar sopra il vento, E fai struggere in me ogni virtù.
23 Lo so che mi menerai alla, morte, là dove è assegnata la casa ad ogni vivente,23 Io so certamente che tu mi ridurrai alla morte, Ed alla casa assegnata ad ogni vivente.
24 ma tu non stendi la mano per distruggerli e se cadono tu li salverai.24 Pur non istenderà egli la mano nell’avello; Quelli che vi son dentro gridano essi, quando egli distrugge?
25 Io piangevo una volta sopra l'afflitto e l'anima mia compativa il povero;25 Non piangeva io per cagion di colui che menava dura vita? L’anima mia non si addolorava ella per i bisognosi?
26 ma aspettavo il bene e mi vennero le sciagure, speravo la luce e vennero fuori le tenebre.26 Perchè, avendo io sperato il bene, il mal sia venuto? Ed avendo aspettata la luce, sia giunta la caligine?
27 Le mie viscere bruciano senza posa, mi son piombati addosso i giorni di afflizione.27 Le mie interiora bollono, e non hanno alcuna posa; I giorni dell’afflizione mi hanno incontrato.
28 Me ne andavo triste, senza furore, mi alzavo e gridavo in mezzo alla folla.28 Io vo bruno attorno, non già del sole; Io mi levo in pien popolo, e grido.
29 Divenni fra­tello dei dragoni, e compagno degli struzzi.29 Io son diventato fratello degli sciacalli, E compagno delle ulule.
30 La mia pelle mi si è annerita addosso, e le mie ossa sono inaridite dall'ardore.30 La mia pelle mi si è imbrunita addosso, E le mie ossa son calcinate d’arsura.
31 La mia cetra si è mutata in pianto, e il mio organo in voce di piangenti ».31 E la mia cetera si è mutata in duolo, E il mio organo in voce di pianto