Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 1


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Indirizzo e saluto

1Paolo, per volontà di Dio apostolo di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, alla Chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi che sono in tutta l'Acaia.2Grazia e pace a voi da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.

Il conforto di Paolo nelle sue afflizioni

3Benedetto sia Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, padre delle misericordie e Dio d'ogni consolazione,4il quale ci consola in ogni nostra tribolazione, affinchè mediante la consolazione che riceviamo noi stessi da Dio, possiamo consolare anche gli altri, in qualunque affanno si trovino.5Perché, come in noi traboccano le sofferenze di Cristo, cosi per Cristo abbonda anche la nostra consolazione.6Ma se siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione; se siamo incoraggiati, è per la vostra esortazione e salute, che vi fa sopportare con pazienza i medesimi patimenti che noi soffriamo.7Così la speranza che abbiamo di voi è sicura, perchè sappiamo che voi, come siete compagni nelle sofferenze, sarete pure nella consolazione.8Non vogliamo infatti, o fratelli, lasciarvi ignorare la tribolazione che ci ha colti in Asia, che oltremodo ci ha oppressi al di là delle forze, fino a farci venire a noia la vita.9Ma noi abbiamo avuto dentro noi stessi ravviso della morte, affinchè non confidiamo in noi, ma in Dio che risuscita i morti.10Egli ci ha liberati da tanti pericoli e ci libera e come speriamo, ci libererà ancora,11specialmente se ci aiuterete anche voi colle vostre preghiere, onde, come il bene ci vien largito per mezzo di tante persone, così anche da tanti sian resi per noi i ringraziamenti.

S. Paolo incominciando la sua difesa mostra la sua sincerità

12Il nostro vanto è questo: la testimonianza della nostra coscienza, secondo la quale noi ci siam diportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con semplicità di cuore e colla sincerità di Dio, e non con la sapienza della carne, ma colla grazia di Dio.13Or non vi scriviamo nulla di diverso da quello che avete letto e riconosciuto, e spero che lo riconoscerete sino alla fine:14in parte infatti voi avete riconosciuto che noi siamo la vostra gloria, come anche voi la nostra, nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.

Mostra la sua lealtà

15Con questa fiducia, volevo recarmi prima da voi, affinchè aveste una doppia grazia;16da voi passare in Macedonia, dalla Macedonia tornar di nuovo a voi, che m'avreste accompagnato nella Giudea.17Essendo stato questo il mio proposito, sono stato forse incostante? Ovvero, quello che delibero, lo delibero secondo la carne, in modo che dica or « sì » or «no »?18Ma come Dio è fedele, il nostro discorso presso di voi non è tra il « sì » e il « no »;19perchè il Figliolo di Dio Cristo Gesù, che fu tra voi predicato da noi, da me, da Silvano e da Timoteo, non fu « sì » e « no »: in lui fu il solo « sì ».20Infatti quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro « sì », ed è quindi per mezzo di lui detto l'« Amen » a Dio per la nostra gloria.21Or è Dio colui che ci rende fermi con voi in Cristo, e ci ha unti,22egli ci ha pure impresso il proprio sigillo ed ha infuso nei nostri cuori il pegno dello Spirito.

Perchè non andò a Corinto

23Or io sull'anima mia chiamo Dio in testimone, che, per risparmiarvi, non son più venuto a Corinto, non perchè la facciamo da padroni sulla vostra fede, cooperiamo invece alla vostra allegrezza, giacché state saldi nella fede.