Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 11


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 la saviezza dell'umile ne solleverà il capo, e lo farà sedere in mezzo ai grandi. Non giudicare dalle apparenze nè con leggerezza.1 Sapientia humiliati exaltabit caput illius
et in medio magnatorum consedere illum faciet.
2 Non lodare uno per la sua bellezza, nè ributtar alcuno per il suo aspetto.2 Non laudes virum in specie sua
neque spernas hominem deformem in visu suo.
3 Piccola tra i volatili è l'ape, e il suo frutto ha il primato della dolcezza. Non ti gloriar mai delle vesti, e non t'esaltare nel giorno del tuo splendore. Perchè mirabili son le opere del solo Altissimo,3 Brevis in volatilibus est apis,
et initium dulcoris habet fructus illius.
4 gloriose e nascoste e invisibili le sue opere.4 In vestitu ne glorieris umquam
nec in die honoris tui extollaris,
quoniam mirabilia opera Altissimi solius,
et absconsa et invisa hominibus opera illius.
5 Molti principi sederono In terra, e tale a cui niuno pensava portò il diadema.5 Multi tyranni sederunt in terra,
et insuspicabilis portavit diadema.
6 Molti potenti furono fortemente oppressi e uomini illustri furon dati in mano altrui.6 Multi potentes exhonorati sunt valide,
et gloriosi traditi sunt in manus alterorum.
7 Prima d'informarti non biasimar nessuno, e informatoti, rimprovera con giustizia.7 Priusquam interroges, ne vituperes quemquam,
sed, postquam interrogaveris, corripe iuste.
8 Prima d'aver ascoltato non risponder parole, e nel mezzo de' discorsi non t'intromettere a parlare.8 Priusquam audias, ne respondeas verbum
et in medio sermonum ne adicias loqui.
9 Per cosa che non ti dà noia, non leticare, e quando i peccatori tengon giudizio, non ti seder con [loro].9 De ea re, quae te non molestat, ne certeris
et in iudicio peccantium ne consistas.
10 Figliuolo, non perder in molte cose la tua attività, perchè se sarai ricco [di cure] non andrai esente da colpa. Se invero terrai dietro [a troppe cose], non le raggiungerai, e, spintoti innanzi, non te ne trarrai più fuori.10 Fili, ne in multis sint actus tui;
etsi festinaveris, non eris immunis a delicto:
si enim persecutus fueris, non apprehendes,
et non effugies, si discurreris.
11 C'è ohi lavora e s'affretta e si travaglia da empio, e tanto più soffre penuria.11 Est homo laborans et festinans et dolens
et tanto magis non abundabit.
12 E c'è chi è sfinito e bisognoso d'aiuto, mancante di forze e abbondante di miseria;12 Est homo marcidus egens susceptione,
plus deficiens virtute et abundans paupertate;
13 ma l'occhio dei Signore si posa su lui a [suo] bene, e lo solleva dalla sua umiliazione, e rialza il suo capo, e l'ammiran molti, e ne glorificano Iddio.13 et oculus Dei respexit illum in bono
et erexit eum ab humilitate ipsius
et exaltavit caput eius:
et mirati sunt in illo multi.
14 Beni e mali, vita e morte, povertà e ricchezza vengon dal Signore.14 Bona et mala, vita et mors,
paupertas et honestas a Deo sunt.
15 La sapienza e l'istruzione e la scienza delle Leggi son presso Dio: la carità e la condotta de' buoni son presso di lui.15 Sapientia et disciplina et scientia legis apud Dominum;
dilectio et viae bonorum apud ipsum.
16 L'errore e le tenebre furon create insieme con i peccatori, e quel che si compiacciono del male, nel male invecchiano.16 Error et tenebrae peccatoribus concreata sunt;
qui autem exsultant in malis, consenescunt in malo.
17 Il dono del Signore rimane ai giusti, e il suo favore li farà prosperare mal sempre.17 Datio Dei permanet iustis,
et beneplacitum illius successus habebit in aeternum.
18 C'è chi arricchisce a forza di [oculatezza e di] parsimonia, e la sua parte di guadagno è questa,18 Est qui locupletatur parce agendo,
et haec est pars mercedis illius
19 ch'egli può dire: « Ho trovato il riposo, e mangerò ora del mio da solo ».19 in eo quod dicit: “ Inveni requiem mihi,
et nunc manducabo de bonis meis solus”;
20 Ma non sa quanto tempo ci sia ancora perchè s'avvicini la morte, ed ei lasci tutto ad altri e muoia!20 et nescit quod tempus praeteriet, et mors appropinquet,
et relinquet omnia aliis et morietur.
21 sta fermo nel tuo patto [col Signore] e vivi conforme ad esso, e nella pratica de' tuoi doveri invecchia.21 Sta in mandato tuo et in illo conversare
et in opere mandatorum tuorum veterasce.
22 Non ti meravigliare degli affari de' peccatori; ma confida nel Signore e persevera nel tuo lavoro.22 Ne mireris in operibus peccatorum;
confide autem in Deo et mane in labore tuo.
23 Perchè è facile agli occhi di Dio arricchire il povero a un tratto.23 Facile est enim in oculis Dei subito honestare pauperem.
24 La benedizione del Signore s'affretta a premiare il giusto, e in ora brev'ora fa fruttificare i suoi passi.24 Benedictio Dei in mercede iusti continuo,
et in hora veloci successus illius fructificat.
25 Non dire: «Che bisogno ho io? e qual bene potrò avere ormai? ».25 Ne dicas: “ Quid est mihi opus?
Et, quae erunt mihi ex hoc bona? ”.
26 Non dire: « Ho abbastanza, e che può accedermi ormai di male? ».26 Ne dicas: “ Sufficiens mihi sum;
et, quid ex hoc nunc pessimabor? ”
27 Nel giorno de' beni non ti scordar de' mali, e nel giorno de' mali non ti scordar de' beni.27 In die bonorum ne immemor sis malorum
et in die malorum ne immemor sis bonorum,
28 Perchè è facile al Signore, nel giorno della morte, rendere a ciascuno secondo i suoi portamenti.28 quoniam facile est coram Deo in die obitus
retribuere unicuique secundum vias suas.
29 Il male d'un'ora fa dimenticare le più grandi delizie, e nella fine dell'uomo [s'ha] la rivelazione delle sue opere.29 Malitia horae oblivionem facit luxuriae magnae,
et in fine hominis denudatio operum illius.
30 Prima della morte non proclamar felice nessun uomo, perchè ne' suoi figli si riconosce l'uomo.30 Ante mortem ne laudes hominem quemquam,
quoniam in extremis suis agnoscitur vir.
31 Non introdurre chiunque in casa tua, perchè molte sono le insidie del fraudolento.31 Non omnem hominem inducas in domum tuam,
multae enim sunt insidiae dolosi.
32 Come invero erutta lo stomaco de' fetidi, e come la pernice è attratta nella gabbia e la capra nel laccio, cosi [è], il cuore de' superbi, e a mo' d'un esploratore adocchia la caduta del suo prossimo.32 Sicut enim eructant praecordia foetentium,
et sicut perdix inducitur in caveam,
et ut caprea in laqueum, sic et cor superborum,
et sicut prospector videns casum proximi sui.
33 Convertendo il bene in male, egli tende insidie, e alle cose più nobili imprime una macchia.33 Bona enim in mala convertens insidiator
et in electis imponet maculam.
34 Da una sola scintilla divampa gran fuoco, e per l'opera d'un solo fraudolento s'accresce la strage: il peccatore sta in agguato del sangue.34 A scintilla una augentur carbones,
et ab uno doloso augetur sanguis;
homo vero peccator sanguini insidiatur.
35 Guardati dal furfante, perché egli macchina il male; onde non abbia a riversar su te vituperio per sempre.35 Attende tibi a pestifero, fabricat enim mala;
ne forte inducat super te maculam in perpetuum.
36 Ricevi presso di te uno straniero, e ti soppianterà con le turbolenze, e straniero ti renderà ai tuoi stessi [di casa],36 Admitte ad te alienigenam, et subvertet te in turbore
et abalienabit te a tuis propriis.