Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Psalmi 72


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Psalmus Asaph. Quam bonus Israël Deus,
his qui recto sunt corde !
1 (Salmo di Asai). Quanto è buono Dio con Israele, con quelli che son retti di cuore!
2 Mei autem pene moti sunt pedes,
pene effusi sunt gressus mei :
2 Ma poco mancò che i miei piedi non vacillassero, che i miei passi non uscissero fuori di strada;
3 quia zelavi super iniquos,
pacem peccatorum videns.
3 perchè mi adirai a causa degli iniqui, vedendo la pace dei peccatori.
4 Quia non est respectus morti eorum,
et firmamentum in plaga eorum.
4 Essi non pensano alla loro morte, le loro piaghe son di corta durata.
5 In labore hominum non sunt,
et cum hominibus non flagellabuntur.
5 Non han la loro parte negli affanni umani, e non son colpiti come il resto degli uomini.
6 Ideo tenuit eos superbia ;
operti sunt iniquitate et impietate sua.
6 Per questo li prese la superbia, e si son coperti d'iniquità e d'empietà.
7 Prodiit quasi ex adipe iniquitas eorum ;
transierunt in affectum cordis.
7 L'iniquità par che venga fuori dal loro grasso; si sono abbandonati alle passioni del cuore.
8 Cogitaverunt et locuti sunt nequitiam ;
iniquitatem in excelso locuti sunt.
8 Pensano e parlano perversamente, altezzosamente ragionano di far del male.
9 Posuerunt in cælum os suum,
et lingua eorum transivit in terra.
9 Hanno messa la loro bocca contro il cielo e la loro lingua percorre la terra.
10 Ideo convertetur populus meus hic,
et dies pleni invenientur in eis.
10 Ecco perchè il mio popolo si rivolge da questa parte: in loro si trovano giorni d'abbondanza.
11 Et dixerunt : Quomodo scit Deus,
et si est scientia in excelso ?
11 E dicono: « Come lo sa Dio? C'è forse la scienza nell'Altissimo? »
12 Ecce ipsi peccatores, et abundantes in sæculo
obtinuerunt divitias.
12 Ecco come sono gli empi: pieni d'abbondanza nel mondo, hanno ammassate ricchezze.
13 Et dixi : Ergo sine causa justificavi cor meum,
et lavi inter innocentes manus meas,
13 Ed io dissi: « Dunque invano ho purificato il mio cuore, ho lavate tra gli innocenti le mie mani:
14 et fui flagellatus tota die,
et castigatio mea in matutinis.
14 «Sono flagellato tutto il giorno, e il mio castigo è lì ogni mattino ».
15 Si dicebam : Narrabo sic ;
ecce nationem filiorum tuorum reprobavi.
15 Se io avessi detto: «Parlerò così », ecco riproverei la nazione dei tuoi figli.
16 Existimabam ut cognoscerem hoc ;
labor est ante me :
16 Credevo di poter conoscere questa cosa, ma l'affanno mi stette dinanzi.
17 donec intrem in sanctuarium Dei,
et intelligam in novissimis eorum.
17 Finché non entrai nel santuario di Dio e compresi quale sia la loro fine:
18 Verumtamen propter dolos posuisti eis ;
dejecisti eos dum allevarentur.
18 In verità li hai messi vicini agl'inganni, li abbatti mentre si i levano in alto.
19 Quomodo facti sunt in desolationem ?
subito defecerunt : perierunt propter iniquitatem suam.
19 Come son caduti in desolazione! Sono svaniti in un momento, son periti per la loro iniquità.
20 Velut somnium surgentium, Domine,
in civitate tua imaginem ipsorum ad nihilum rediges.
20 Come il sogno di chi si sveglia, o Signore, riduci a niente nella a tua città il loro fantasma.
21 Quia inflammatum est cor meum,
et renes mei commutati sunt ;
21 Il mio cuore era infiammato, i miei reni erano alterati
22 et ego ad nihilum redactus sum, et nescivi :
22 Ero ridotto un niente e non i capivo:
23 ut jumentum factus sum apud te,
et ego semper tecum.
23 Dinanzi a te ero diventato come un giumento. Ma sarò sempre con te.
24 Tenuisti manum dexteram meam,
et in voluntate tua deduxisti me,
et cum gloria suscepisti me.
24 Mi prendi per la mano destra, mi conduci a tuo beneplacito, mi accoglierai con onore.
25 Quid enim mihi est in cælo ?
et a te quid volui super terram ?
25 Che c'è per me in cielo? E che desidero da te sopra la terra?
26 Defecit caro mea et cor meum ;
Deus cordis mei, et pars mea, Deus in æternum.
26 La mia carne vien meno, e così il mio cuore: il Dio del mio cuore, la mia parte è Dio in eterno.
27 Quia ecce qui elongant se a te peribunt ;
perdidisti omnes qui fornicantur abs te.
27 Ecco, quelli che si allontanano da te periranno: tu mandi in perdizione tutti quelli che non ti rimangono fedeli.
28 Mihi autem adhærere Deo bonum est ;
ponere in Domino Deo spem meam :
ut annuntiem omnes prædicationes tuas
in portis filiæ Sion.
28 Per me è la mia felicità stare unito con Dio e porre nel Signore Dio la mia speranza, per annunziare tutte le tue lodi dentro le porte della figlia di Sion.