Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Psalmi 103


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Ipsi David. Benedic, anima mea, Domino :
Domine Deus meus, magnificatus es vehementer.
Confessionem et decorem induisti,
1 - Di David. Benedici, anima mia, il Signore! Signore mio Dio, grande tu sei sovranamente; di gloria e di splendore ti sei rivestito.
2 amictus lumine sicut vestimento.
Extendens cælum sicut pellem,
2 Tu che ti ravvolgi nella luce come in un manto, che stendi il cielo come un padiglione;
3 qui tegis aquis superiora ejus :
qui ponis nubem ascensum tuum ;
qui ambulas super pennas ventorum :
3 che sulle acque fabbrichi la cima di tua casa, che fai delle nuvole il tuo cocchio, che cammini sulle ali de' vènti;
4 qui facis angelos tuos spiritus,
et ministros tuos ignem urentem.
4 che fai tuoi messaggeri i vèntie tuoi servi il fuoco e la fiamma!
5 Qui fundasti terram super stabilitatem suam :
non inclinabitur in sæculum sæculi.
5 Che hai stabilito la terra sulle sue fondamenta, [sì che] mai non crolli nè secoli.
6 Abyssus sicut vestimentum amictus ejus ;
super montes stabunt aquæ.
6 L'oceano quasi veste la ricopriva [una volta], sulle montagne stavan le acque.
7 Ab increpatione tua fugient ;
a voce tonitrui tui formidabunt.
7 Alla tua minaccia fuggirono, alla voce del tuo trono paventarono [e si ritrassero].
8 Ascendunt montes, et descendunt campi,
in locum quem fundasti eis.
8 Emersero i monti e s'abbassaron le valligiù al posto stabilito per loro.
9 Terminum posuisti quem non transgredientur,
neque convertentur operire terram.
9 Un limite segnasti [alle acque], che non oltrepasseranno, nè torneranno a ricoprir la terra.
10 Qui emittis fontes in convallibus ;
inter medium montium pertransibunt aquæ.
10 Tu che fai sgorgar le fonti [giù] nelle valli: attraverso alle montagne scorron via le acque.
11 Potabunt omnes bestiæ agri ;
expectabunt onagri in siti sua.
11 [Ne] bevon tutte le bestie de' campi, [ad esse] sospiran gli onagri nella sete loro.
12 Super ea volucres cæli habitabunt ;
de medio petrarum dabunt voces.
12 Presso di quelle gli uccelli nidificano, di tra le pietre gorgheggiano.
13 Rigans montes de superioribus suis ;
de fructu operum tuorum satiabitur terra :
13 Tu che irrighi i monti dalla cima di tua casa: del frutto delle tue opere si sazia la terra.
14 producens f?num jumentis,
et herbam servituti hominum,
ut educas panem de terra,
14 Tu che produci il fieno per le bestie e gli erbaggi a servizio degli uomini; perchè traggano il pane dalla terra
15 et vinum lætificet cor hominis :
ut exhilaret faciem in oleo,
et panis cor hominis confirmet.
15 e il vino rallegri il cuor dell'uomo; perchè egli esilari il volto con olioe il pane sostenti il cuor dell'uomo.
16 Saturabuntur ligna campi,
et cedri Libani quas plantavit :
16 Si sazian gli alberi del campoe i cedri del Libano, ch'egli ha piantato.
17 illic passeres nidificabunt :
herodii domus dux est eorum.
17 Là gli uccelli fanno il nido, la cicogna ne' cipressi ha la sua casa:
18 Montes excelsi cervis ;
petra refugium herinaciis.
18 le alte montagne [son] per i cervi, la roccia [è] rifugio agli scoiattoli.
19 Fecit lunam in tempora ;
sol cognovit occasum suum.
19 E' fece la luna per [segnare] i tempi : il sole conosce l'[ora del] suo tramonto.
20 Posuisti tenebras, et facta est nox ;
in ipsa pertransibunt omnes bestiæ silvæ :
20 Distendi le tenebre e si fa notte, in essa sbucan fuori tutte le bestie della selva.
21 catuli leonum rugientes ut rapiant,
et quærant a Deo escam sibi.
21 I leoncelli ruggiscono in cerca di predae per chiedere a Dio il pasto loro.
22 Ortus est sol, et congregati sunt,
et in cubilibus suis collocabuntur.
22 [Ma] sorge il sole e si ritiranoe nelle lor tane s'accovacciano.
23 Exibit homo ad opus suum,
et ad operationem suam usque ad vesperum.
23 [Ed] esce [allora] l'uomo per le sue faccende e per il suo lavoro fino a sera.
24 Quam magnificata sunt opera tua, Domine !
omnia in sapientia fecisti ;
impleta est terra possessione tua.
24 Quanto magnifiche son le tue opere, o Signore!tutto hai tu fatto con sapienza. Piena è la terra di tua ricchezza:
25 Hoc mare magnum et spatiosum manibus ;
illic reptilia quorum non est numerus :
animalia pusilla cum magnis.
25 ecco là il mare grande, vasto, immenso.
26 Illic naves pertransibunt ;
draco iste quem formasti ad illudendum ei.
26 Ivi bestie senza numero, animali piccoli e grandi: ivi corron le navi, [e] il mostro che tu hai creato per scherzar con esso.
27 Omnia a te expectant
ut des illis escam in tempore.
27 Tutti gli esseri aspettan da teche tu dia loro il cibo a suo tempo.
28 Dante te illis, colligent ;
aperiente te manum tuam, omnia implebuntur bonitate.
28 Quando lo dai loro, [lo] raccolgono: quando apri la tua mano, si sazian tutti del [desiato] bene.
29 Avertente autem te faciem, turbabuntur ;
auferes spiritum eorum, et deficient,
et in pulverem suum revertentur.
29 Ma se tu volgi altrove la tua faccia, si conturbano: togli tu ad essi il fiato, e vengon menoe alla lor polvere ritornano.
30 Emittes spiritum tuum, et creabuntur,
et renovabis faciem terræ.
30 Mandi [invece] il tuo spirito, e son creati, e rinnovelli la faccia della terra.
31 Sit gloria Domini in sæculum ;
lætabitur Dominus in operibus suis.
31 Sia la gloria del Signore in eterno, s'allieti il Signore nelle opere sue.
32 Qui respicit terram, et facit eam tremere ;
qui tangit montes, et fumigant.
32 Egli che guarda la terra e la fa tremare, che tocca i monti e fumano!
33 Cantabo Domino in vita mea ;
psallam Deo meo quamdiu sum.
33 Canterò al Signore per [tutta] la vita mia, inneggerò al mio Dio finch'io esisto.
34 Jucundum sit ei eloquium meum ;
ego vero delectabor in Domino.
34 Gradito sia a lui il mio canto: io certo mi diletterò nel Signore.
35 Deficiant peccatores a terra,
et iniqui, ita ut non sint.
Benedic, anima mea, Domino.
35 Spariscano i peccatori dalla terrae i malvagi, sì che più non esistano. Benedici, anima mia, il Signore! [Alleluia!]