Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Prese allora a parlare Sofar il Naamatita e disse:1 Allora Zofar il Naamatita prese la parola e disse:

2 «O che, colui che molto parla non dovrà pure ascoltare? ovvero l'uomo di molte parole avrà ragione?2 A tante parole non si darà risposta?
O il loquace dovrà aver ragione?
3 Tu solo ridurrai al silenzio gli uomini? e dopo scherniti gli altri, da nessuno sarai svergognato?3 I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
4 Tu invero hai detto: - La mia dottrina è pura, e mondo io sono al tuo cospetto! -4 Tu dici: "Pura è la mia condotta,
io sono irreprensibile agli occhi di lui".
5 Invece, oh! se Dio volesse parlar teco, ed aprir le sue labbra [a ragionar] con te,5 Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
6 sì da manifestarti i segreti della sapienza, e come sia molteplice la sua norma! Comprenderesti allora che egli ti richiede molto menodi quanto meriterebbe la tua iniquità6 per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
7 capirai tu forse i procedimenti di Dio, e fino alla perfezione dell'Onnipotente giungerai?7 Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
8 Egli è il più eccelso del cielo - tu che puoi fare?è più profondo degl'inferi - tu come puoi conoscere?8 È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
9 Più esteso della terra è per misura, più largo è del mare!9 Più lunga della terra ne è la dimensione,
più vasta del mare.
10 Se sconvolge ogni cosa, o tutto insieme costringe, chi potrà a lui opporsi?10 Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
11 Egli infatti conosce la vanità degli uomini, e scorgendo il male, non farà attenzione?11 Egli conosce gli uomini fallaci,
vede l'iniquità e l'osserva:
12 L'uomo insensato si leva in superbia, e qual giovane onagro si stima nato indipendente.12 l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
13 Ma [se] tu rendi stabile il cuor tuo, e distendi verso lui le tue mani;13 Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
14 se rimuovi da te l'iniquità che è in mano tua, e l'ingiustizia non alberghi nella tua tenda:14 se allontanerai l'iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l'ingiustizia nelle tue tende,
15 allora potrai sollevare il tuo volto senza macchia, sarai ben fondato e non temerai;15 allora potrai alzare la faccia senza macchia
e sarai saldo e non avrai timori,
16 pur della miseria tu ti scorderai, e come d'acqua passata te ne ricorderai.16 perché dimenticherai l'affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata;
17 Un fulgore come a mezzodì spunterà per te sulla sera, e quando ti crederai distrutto sorgerai come stella del mattino.17 più del sole meridiano splenderà la tua vita,
l'oscurità sarà per te come l'aurora.
18 Ti sentirai fiducioso per la speranza che hai dinanzi, e ispezionata [la tua abitazione], dormirai tranquillo:18 Ti terrai sicuro per ciò che ti attende
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
19 riposerai, nè alcuno ti incuterà spavento. Molti alla tua presenza renderanno omaggio,19 Ti coricherai e nessuno ti disturberà,
molti anzi cercheranno i tuoi favori.
20 mentre gli occhi degli empii verranno meno; verrà loro a mancare ogni scampo, e loro speranza sarà abominio d'anima.»20 Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è per essi perduto,
unica loro speranza è l'ultimo respiro!