Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Giobbe 17


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1Il mio respiro è affannoso,
i miei giorni si spengono;
non c’è che la tomba per me!
2Non sono con me i beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Poni, ti prego, la mia cauzione presso di te;
chi altri, se no, mi stringerebbe la mano?
4Poiché hai tolto il senno alla loro mente,
per questo non li farai trionfare.
5Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
6Mi ha fatto diventare la favola dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
7Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l’innocente si sdegna contro l’empio.
9Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia gli sforzi.
10Su, venite tutti di nuovo:
io non troverò un saggio fra voi.
11I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti,
i desideri del mio cuore.
12Essi cambiano la notte in giorno:
“La luce – dicono – è più vicina delle tenebre”.
13Se posso sperare qualche cosa, il regno dei morti è la mia casa,
nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
14Al sepolcro io grido: “Padre mio sei tu!”
e ai vermi: “Madre mia, sorella mia voi siete!”.
15Dov’è, dunque, la mia speranza?
Il mio bene chi lo vedrà?
16Caleranno le porte del regno dei morti,
e insieme nella polvere sprofonderemo?».

Note:

Gb 17,1:Con il TM; BJ congettura: «il mio spirito vien meno in me e si radunano i becchini per me«: «in me», `immi conget., il TM ha: «i miei giorni», jamaj; «i becchini»: qoberim conget., il TM legge: «le tombe», qebarim; «si radunano», nize`aqû conget., il TM ha: «si spengono», nize`aku.

Gb 17,3:stringermi la destra: uso giuridico. Con questo gesto (cf. Pr 6,1; Pr 17,18; Pr 22,26; Sir 29,14-20) il garante si sostituiva all'uomo debitore per impedirne l'arresto, e depositava una cauzione. Di fronte all'indifferenza dei suoi amici, Giobbe sembra chiedere a Dio che si faccia lui stesso suo garante.

Gb 17,4:non li lascerai trionfare: lo' teromem del TM; BJ congettura «nessuna mano si alza», lo' tarûm jadam.

Gb 17,6:ludibrio: con le vers.; il TM ha: «per dominare» (vocalizzazione erronea).

Gb 17,7:non sono che ombra; kalim conget.; il TM ha: «tutti», kullam.

Gb 17,8:rimangono stupiti: espressione biblica della emozione provocata dalla punizione divina dei colpevoli, in quanti ne sono testimoni. Così è degli amici di Giobbe: alla vista dei suoi mali, costoro si fanno forti della giustizia di Dio secondo le idee tradizionali. Giobbe schernisce questa saggezza e questa pietà convenzionali.

Gb 17,11:svaniti i miei progetti: conget.; l'ebr. fa di «progetti» il soggetto del verbo successivo.

Gb 17,12:più. . . delle (tenebre): mippene del TM; BJ congettura: «che mette in fuga», mepanneh.

Gb 17,15:il mio benessere: con i LXX; il TM ripete: «la mia speranza».

Gb 17,16:con me o «al mio fianco» (BJ) con i LXX, il TM ha: «alle sbarre» (dello sheol). - caleremo: nehat, invece di nahat, «riposo» o «essa riposa», del TM (semplice correzione vocalica); BJ con i LXX traduce: «si oscureranno».