Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 17


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BIBBIA CEI 2008DIODATI
1 Il mio respiro è affannoso,
i miei giorni si spengono;
non c’è che la tomba per me!
1 Il mio spirito si dissolve, I miei giorni sono spenti, I sepolcri mi aspettano.
2 Non sono con me i beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
2 Non ho io appresso di me degli schernitori? E l’occhio mio non dev’egli sopportare le loro provocazioni?
3 Poni, ti prego, la mia cauzione presso di te;
chi altri, se no, mi stringerebbe la mano?
3 Deh! metti pegno, dammi sicurtà per piatir teco; Chi sarà colui che mi toccherà nella mano?
4 Poiché hai tolto il senno alla loro mente,
per questo non li farai trionfare.
4 Perciocchè, quant’è a costoro, tu hai nascosto il senno al cuor loro, E però tu non li innalzerai.
5 Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
5 Di chi parla fra gli amici per lusinga Anche gli occhi de’ figliuoli saranno consumati.
6 Mi ha fatto diventare la favola dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
6 Egli mi ha posto per servir di proverbio a’ popoli, Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo.
7 Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
7 E l’occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno, E tutte le mie membra son simili ad un’ombra.
8 Gli onesti ne rimangono stupiti
e l’innocente si sdegna contro l’empio.
8 Gli uomini diritti stupiranno di questo, E l’innocente se ne commoverà per cagion dell’ipocrita.
9 Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia gli sforzi.
9 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via, E colui ch’è puro di mani vie più si raffermerà
10 Su, venite tutti di nuovo:
io non troverò un saggio fra voi.
10 Or ravvedetevi pure voi tutti, e poi venite; Non troverò io alcun savio fra voi?
11 I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti,
i desideri del mio cuore.
11 I miei giorni son passati via; I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti.
12 Essi cambiano la notte in giorno:
“La luce – dicono – è più vicina delle tenebre”.
12 La notte mi è cangiata in giorno, La luce è di presso seguita dalle tenebre.
13 Se posso sperare qualche cosa, il regno dei morti è la mia casa,
nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
13 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro sarà la mia casa, Io farò il mio letto nelle tenebre.
14 Al sepolcro io grido: “Padre mio sei tu!”
e ai vermi: “Madre mia, sorella mia voi siete!”.
14 Già ho gridato alla fossa: Tu sei mio padre; Ed a’ vermini: Voi siete la madre, e la sorella mia.
15 Dov’è, dunque, la mia speranza?
Il mio bene chi lo vedrà?
15 Ed ove è ora la mia speranza? Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere?
16 Caleranno le porte del regno dei morti,
e insieme nella polvere sprofonderemo?».
16 Le mie speranze scenderanno nel fondo del sepolcro; Conciossiachè il riposo di tutti ugualmente sia nella polvere