Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Giobbe 42


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1Giobbe prese a dire al Signore:
2«Comprendo che tu puoi tutto
e che nessun progetto per te è impossibile.
3Chi è colui che, da ignorante,
può oscurare il tuo piano?
Davvero ho esposto cose che non capisco,
cose troppo meravigliose per me, che non comprendo.
4Ascoltami e io parlerò,
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
5Io ti conoscevo solo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti hanno veduto.
6Perciò mi ricredo e mi pento
sopra polvere e cenere».
7Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe.8Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».
9Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.
10Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe, dopo che egli ebbe pregato per i suoi amici. Infatti il Signore raddoppiò quanto Giobbe aveva posseduto.11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo; banchettarono con lui in casa sua, condivisero il suo dolore e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui, e ognuno gli regalò una somma di denaro e un anello d’oro.
12Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.13Ebbe anche sette figli e tre figlie.14Alla prima mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Argentea.15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.
16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant’anni e vide figli e nipoti per quattro generazioni.17Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.

Note:

Gb 42,3:Chi è colui che: come in Gb 38,2 . senza aver scienza: con il TM; BJ, con i LXX, sir. e in base a Gb 38,2 , traduce: «con parole (prive di senso)».

Gb 42,4:Forse è una glossa (cf. Gb 33,31; Gb 38,3).

Gb 42,5:i miei occhi ti vedono: non si tratta di una visione in senso proprio (cf. Es 33,20+), ma di una percezione nuova della realtà di Dio. Giobbe, che aveva di Dio solo una conoscenza per sentito dire, ne ha colto il mistero e si china dinanzi all'Onnipotenza. Le sue domande sulla giustizia restano senza risposta. Ma egli ha capito che Dio non ha da render conto e che la sua sapienza può dare un significato impensabile a realtà come la sofferenza e la morte.

Gb 42,6:sopra polvere e cenere: il gesto classico del dolore e della penitenza (cf. Gb 2,8).

Gb 42,8:per riguardo a lui: ki (o ki 'et) invece di ki'im. - Giobbe figura come intercessore a somiglianza di Abramo (cf. Gen 18,22-32; Gen 20,7), Mosè (Es 32,11+), Samuele (1Sam 7,5; 1Sam 12,19), Amos (Am 7,2-6), Geremia (Ger 11,14; Ger 37,3; 2Mac 15,14 . Cf. Ez 14,14; Ez 14,20). La sua prova sembra una delle ragioni dell'efficacia della sua preghiera. Si profila all'orizzonte la figura del servo (cf. Is 53,12), la cui sofferenza è, questa volta espressamente, una espiazione per gli altri.

Gb 42,11:una piastra: ebraico qeshitah, antica moneta di valore sconosciuto. Le versioni traducono: «pecore».

Gb 42,13:sette figli: il Targum ha: «quattordici figli».

Gb 42,15:Normalmente, le figlie non avevano diritto all'eredità se non nel caso in cui mancassero figli maschi (cf. Nm 27,1-11). Il fatto è una testimonianza della ricchezza eccezionale di Giobbe.

Gb 42,17:Il greco contiene due aggiunte. La prima testimonia che anticamente si trovava nel libro l'idea della resurrezione: «Sta scritto che egli risorgerà di nuovo insieme a coloro che il Signore resusciterà». La seconda aggiunta ci informa che Giobbe dimorava «nel paese dell'Ausitide, ai confini dell'Idumea e dell'Arabia», e lo identifica con Iobab di Gen 36,33 .