Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 36


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1Eliu continuò a dire:
2«Abbi un po’ di pazienza e io ti istruirò,
perché c’è altro da dire in difesa di Dio.
3Prenderò da lontano il mio sapere
e renderò giustizia al mio creatore.
4Non è certo menzogna il mio parlare:
è qui con te un uomo dalla scienza perfetta.
5Ecco, Dio è grande e non disprezza nessuno,
egli è grande per la fermezza delle sue decisioni.
6Non lascia vivere l’iniquo
e rende giustizia ai miseri.
7Non stacca gli occhi dai giusti,
li fa sedere sui troni dei re
e li esalta per sempre.
8Se sono avvinti in catene,
o sono stretti dai lacci dell’afflizione,
9Dio mostra loro gli errori e i misfatti
che hanno commesso per orgoglio.
10Apre loro gli orecchi alla correzione
e li esorta ad allontanarsi dal male.
11Se ascoltano e si sottomettono,
termineranno i loro giorni nel benessere
e i loro anni fra le delizie.
12Ma se non ascoltano,
passeranno attraverso il canale infernale
e spireranno senza rendersene conto.
13I perversi di cuore si abbandonano all’ira,
non invocano aiuto, quando Dio li incatena.
14Si spegne in gioventù la loro vita,
la loro esistenza come quella dei prostituti.
15Ma Dio libera il povero mediante l'afflizione,
e con la sofferenza gli apre l’orecchio.
16Egli trarrà anche te dalle fauci dell’angustia
verso un luogo spazioso, non ristretto,
e la tua tavola sarà colma di cibi succulenti.
17Ma se di giudizio iniquo sei pieno,
giudizio e condanna ti seguiranno.
18Fa’ che l’ira non ti spinga allo scherno,
e che il prezzo eccessivo del riscatto non ti faccia deviare.
19Varrà forse davanti a lui il tuo grido d’aiuto nell’angustia
o tutte le tue risorse di energia?
20Non desiderare che venga quella notte
nella quale i popoli sono sradicati dalla loro sede.
21Bada di non volgerti all’iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.
22Ecco, Dio è sublime nella sua potenza;
quale maestro è come lui?
23Chi mai gli ha imposto il suo modo d’agire
o chi mai ha potuto dirgli: “Hai agito male?”.
24Ricòrdati di lodarlo per le sue opere,
che l’umanità ha cantato.
25Tutti le contemplano,
i mortali le ammirano da lontano.
26Ecco, Dio è così grande che non lo comprendiamo,
è incalcolabile il numero dei suoi anni.
27Egli attrae in alto le gocce d’acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori
28che le nubi rovesciano,
grondano sull’uomo in quantità.
29Chi può calcolare la distesa delle nubi
e i fragori della sua dimora?
30Ecco, egli vi diffonde la sua luce
e ricopre le profondità del mare.
31In tal modo alimenta i popoli
e offre loro cibo in abbondanza.
32Con le mani afferra la folgore
e la scaglia contro il bersaglio.
33Il suo fragore lo annuncia,
la sua ira si accende contro l’iniquità.

Note:

Gb 36:Elifaz aveva già annunziato (Gb 5,17) e sviluppato (Gb 22,23-30) l'idea di questo discorso. Il testo è oscuro ed è difficile discernere l'apporto originale di Eliu.

Gb 36,5:Ecco, Dio è grande e non si ritratta: stico corretto; BJ tenta: «Dio non respinge l'uomo dal cuore puro»; il TM ha «Dio è potente e non respinge, potente in forza del cuore (?)».

Gb 36,6:Non lascia vivere l'iniquo: BJ aggiunge: «in piena forza» traendo l'espressione dal v precedente (lett. «potente in forza»).

Gb 36,7:Testo difficile e discusso. - non toglie gli occhi dai giusti: con il TM; BJ congettura: «fa prevalere i diritti del giusto». - li fa sedere sul trono con i re: con il TM; BJ congettura: «quando innalza (bise'et, invece dell'ebraico 'et particella dell'accusativo) i re sul trono». - e li esalta per sempre: il TM ha: «e li fa sedere per sempre»; BJ congettura: «e si esaltano coloro che siedono per sempre».

Gb 36,13:accumulano: jasimû del TM; BJ congettura: «conservano», jishmerû.

Gb 36,14:la loro vita all'età dei dissoluti: alla lettera: «la loro vita tra i pervertiti»; BJ traduce: «la loro vita è disprezzata».

Gb 36,15:gli apre l'udito: alla lettera «scopre loro l'orecchio», perché possano comprendere (cf. Sal 40,7; Is 50,5).

Gb 36,16:All'inizio del secondo stico si omette nahat, dittografia della parola precedente.

Gb 36,17:Questo v, forse corrotto, viene tradotto in vari modi. BJ, che vocalizza e divide il testo diversamente dall'ebr., traduce: «tu non istruivi il processo dei malvagi, e non facevi diritto all'orfano». Il TM ha: «se tu incorri nel verdetto di colpevole, verdetto e sentenza vinceranno».

Gb 36,18:la collera: hemah del TM e dei LXX; BJ congettura: «guarda (hameh) di non essere sedotto dall'abbondanza, corrotto da ricchi doni». - La vers. «non ti trasporti alla bestemmia» di BC è conget.; kofer del TM, che BC traduce «espiazione», da altri è tradotto «dono» «gratifica».

Gb 36,19-20:Il testo di questi due vv sembra irrimediabilmente corrotto e la traduzione è incerta. Le correzioni apportate forniscono un significato probabile nell'insieme del contesto. BJ traduce: «Fa' comparire il grande come l'uomo senz'oro, l'uomo dal braccio potente come il debole. Non schiacciare quelli che ti sono estranei per mettere al loro posto la tua parentela». Il TM legge: «paragonerà il tuo grido, non nella angoscia, e tutte le energie della forza? non sospirare la notte, perché popoli salgono al loro posto».

Gb 36,22-37,24:Dalla interpretazione delle vie di Dio, Eliu passa all'elogio della sua potenza e della sapienza. Una prospettiva analoga si ha in Rm 11,33 .

Gb 36,31:Le prime parole di questo v sembrano indicare che esso è fuori contesto dopo il v 30; difatti, pare riferirsi alle nubi di cui al v 28; qui pertanto viene spostato dai più. - sostenta: jazûn, conget.; il TM ha: «giudica», jadin.

Gb 36,29:Chi: con sir.; il TM ha: «se (può comprendere)». - La nube, «tenda» di Jahve, è il temporale che si scatena in mezzo al rombo dei tuoni che sono la sua voce. La nube si abbassa e Dio scaglia il fulmine come una freccia (cf. Sal 18,10-15; Sal 29; Es 13,22+; Es 19,16+).

Gb 36,30:il suo vapore: con Targum, il TM ha: «la sua luce». - le profondità del mare: shoreshe ha-jam del TM; BJ congettura: «le sommità dei monti», ra'she harim.

Gb 36,32:arma: alla lettera «copre», kissah del TM; BJ congettura «solleva», nissah.

Gb 36,33:Come si presenta nel TM, il v è privo di senso. Le vers. hanno tentato le congetture più diverse. BJ traduce: «il suo fragore ne annuncia la venuta, la collera s'accende contro l'iniquità». - il suo fragore: nei LXX suona «il suo amico». - riserva d'ira: in BJ diventa «s'accende» (meqanneh, conget.); il TM legge: «il gregge», miqeneh. - contro l'iniquità: `al `awlah, conget.; il TM ha: «contro colui che sale», `al `oleh.