Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Respondens autem Iob dixit:
1 Giobbe prese a dire:
2 “ Audivi frequenter talia!
onsolatores molesti omnes vos estis.
2 «Ne ho udite già molte di cose simili!
Siete tutti consolatori molesti.
3 Numquid habebunt finem verba ventosa,
aut quid te exacerbat, ut respondeas?
3 Non avranno termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere?
4 Poteram et ego similia vestri loqui,
si esset anima vestra pro anima mea!
Concinnarem super vos sermones
et moverem caput meum super vos.
4 Anch’io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
comporrei con eleganza parole contro di voi
e scuoterei il mio capo su di voi.
5 Roborarem vos ore meo
et motum labiorum meorum non cohiberem.
5 Vi potrei incoraggiare con la bocca
e il movimento delle mie labbra potrebbe darvi sollievo.
6 Si locutus fuero, non quiescet dolor meus
et, si tacuero, non recedet a me;
6 Ma se parlo, non si placa il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?
7 nunc autem defatigavit me dolor meus,
et tu vastasti omnem coetum meum.
7 Ora però egli mi toglie le forze,
ha distrutto tutti i miei congiunti
8 Rugae meae testimonium dicunt contra me;
et suscitatur falsiloquus adversus faciem meam contradicens mihi,
8 e mi opprime.
Si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
9 Ira eius discerpsit me et adversata est mihi,
et infremuit contra me dentibus suis.
Hostis meus acuit oculos suos in me.
9 La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
10 Aperuerunt super me ora sua
et exprobrantes percusserunt maxillam meam,
simul conferti contra me.
10 Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
11 Concludit me Deus apud iniquum
et manibus impiorum me tradit.
11 Dio mi consegna come preda all’empio,
e mi getta nelle mani dei malvagi.
12 Ego, ille quondam tranquillus, repente contritus sum.
Tenuit cervicem meam, confregit me
et posuit me sibi quasi in signum.
12 Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha scosso,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
13 Circumdedit me lanceis suis,
scidit lumbos meos, non pepercit
et effudit in terra iecur meum.
13 I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge le reni senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
14 Dirupit me rumpens et diruens,
irruit in me quasi gigas.
14 mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
15 Saccum consui super cutem meam
et dimisi in terram cornu meum.
15 Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
16 Facies mea rubuit a fletu,
et palpebrae meae caligaverunt;
16 La mia faccia è rossa per il pianto
e un’ombra mortale mi vela le palpebre,
17 attamen absque iniquitate manus meae,
cum haberem mundas preces.
17 benché non ci sia violenza nelle mie mani
e sia pura la mia preghiera.
18 Terra, ne operias sanguinem meum,
neque inveniat in te locum latendi clamor meus.
18 O terra, non coprire il mio sangue
né un luogo segreto trattenga il mio grido!
19 Ecce enim in caelo testis meus,
et conscius meus in excelsis.
19 Ecco, fin d’ora il mio testimone è nei cieli,
il mio difensore è lassù.
20 Interpretes mei sunt cogitationes meae:
ad Deum stillat oculus meus.
20 I miei amici mi scherniscono,
rivolto a Dio, versa lacrime il mio occhio,
21 Atque utinam sic iudicaretur vir cum Deo,
sicut iudicatur filius hominis cum collega suo.
21 perché egli stesso sia arbitro fra l’uomo e Dio,
come tra un figlio dell’uomo e il suo prossimo;
22 Ecce enim breves anni transeunt,
et semitam, per quam non revertar, ambulo.
22 poiché passano i miei anni che sono contati
e me ne vado per una via senza ritorno.