Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 28


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
1 - Ha l'argento un principio dei suoi filoni, e l'oro ha un posto ove si fonde;
2 Il ferro lo si estrae dal suolo,
il rame si libera fondendo le rocce.
2 il ferro si estrae dalla terra, e la pietra, liquefatta dal calore, si converte in rame;
3 L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
3 un limite [l'uomo] ha posto alle tenebre, e scruta l'estremità di ogni cosa, perfin la pietra ch'è nella tenebra e l'ombra di morte!
4 In luoghi remoti scavano gallerie
dimenticate dai passanti;
penzolano sospesi lontano dagli uomini.
4 Scava egli una galleria lungi da ogni dimora: dimenticàti dagli uomini [i minatori] oscillano, [non servendosi], di piede penzolano.
5 La terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
5 La terra, da cui nasceva il pane, al disotto è sconvolta da un fuoco;
6 Sede di zaffìri sono le sue pietre
e vi si trova polvere d’oro.
6 le sue pietre sono il posto dello zaffiro, e le sue zolle contengono oro
7 L’uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l’occhio del falco,
7 è strada che l'uccello non conosce, nè la scorge l'occhio dello sparviere,
8 non lo calpestano le bestie feroci,
non passa su di esso il leone.
8 non la calpestano le bestie feroci, non incede sovr'essa il leone;
9 Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
9 nella selce stende [l'uomo] la mano, sconvolge dalle radici le montagne:
10 Nelle rocce scava canali
e su quanto è prezioso posa l’occhio.
10 entro le rupi egli scava dei canali, ed ogni cosa preziosa l'occhio suo vede,
11 Scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
11 scruta anche il profondo dei fiumi, e le cose recondite porta alla luce.
12 Ma la sapienza da dove si estrae?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
12 Ma la sapienza dove si trova? e qual è il posto dell'intelligenza?
13 L’uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
13 L'uomo non ne conosce il prezzo, nè si trova in terra di chi vive deliziosamente.
14 L’oceano dice: “Non è in me!”
e il mare dice: “Neppure presso di me!”.
14 L'abisso esclama: - In me non c'è! -E il mare dice: - Presso me non esiste! -
15 Non si scambia con l’oro migliore
né per comprarla si pesa l’argento.
15 Non si dà oro fino in cambio di essa, nè si pesa dell'argento in suo prezzo;
16 Non si acquista con l’oro di Ofir
né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.
16 non si confronta con i tessuti tinti coi colori dell'India, nè con l'onice preziosissimo e lo zaffiro;
17 Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
17 non si paragona ad essa l'oro e il vetro, nè si scambia con vasellame d'oro;
18 Coralli e perle non meritano menzione:
l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.
18 le cose più nobili e pregiate neppur si ricordano in suo confrontoe la sapienza da luoghi occulti si estrae.
19 Non la eguaglia il topazio d’Etiopia,
con l’oro puro non si può acquistare.
19 Non si eguaglia ad essa il topazio d'Etiopianè si mette a confronto con i [tessuti di] tinta mondissima.
20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
20 Da dove viene dunque la sapienza? e qual è il posto dell'intelligenza?
21 È nascosta agli occhi di ogni vivente,
è ignota agli uccelli del cielo.
21 Ella è nascosta agli occhi di tutti i viventi, e pure agli uccelli del cielo è occulta.
22 L’abisso e la morte dicono:
“Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.
22 La ruina e la morte esclamano:- [Solo] con le nostre orecchie ne udimmo novella! -
23 Dio solo ne discerne la via,
lui solo sa dove si trovi,
23 Dio conosce la strada di lei, ed egli sa il suo posto,
24 perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
24 perchè egli scorge i confini del mondo, e vede tutto ciò ch'è sotto al cielo.
25 Quando diede al vento un peso
e delimitò le acque con la misura,
25 Egli che determinò ai venti un peso, e stabilì le acque con misura:
26 quando stabilì una legge alla pioggia
e una via al lampo tonante,
26 quando dette alle piogge una legge, ed una strada alle sonanti procelle,
27 allora la vide e la misurò,
la fondò e la scrutò appieno,
27 allora egli la vide e manifestò, la stabilì e investigò,
28 e disse all’uomo:
“Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza,
evitare il male, questo è intelligenza”».
28 e disse all'uomo: - Ecco, il timor del Signore è la stessa sapienza, e il ritrarsi del male è l'intelligenza. -»