Giobbe 28

BIBBIA CEI 2008	BIBBIA MARTINI
1 Certo, l’argento ha le sue miniere e l’oro un luogo dove si raffina.	1 L'argento ha un principio nelle sue vene, e l'oro ha un luogo dov'ei si fonde.
2 Il ferro lo si estrae dal suolo, il rame si libera fondendo le rocce.	2 Dalla terra cavasi il ferro: e la pietra sciolta col fuoco si cangia in rame.
3 L’uomo pone un termine alle tenebre e fruga fino all’estremo limite, fino alle rocce nel buio più fondo.	3 Egli fissa alle tenebre la lor durazione, e la fine investiga di tutte le cose, ed anche la pietra ascosa nella caligine, e nell'ombra di morte.
4 In luoghi remoti scavano gallerie dimenticate dai passanti; penzolano sospesi lontano dagli uomini.	4 Un torrente separa dai viaggiatori, e ad esse non si appressa il piede del povero, e sono in luoghi inaccessibili.
5 La terra, da cui si trae pane, di sotto è sconvolta come dal fuoco.	5 Una terra, dal cui seno nasceva del pane, è disertata dal fuoco.
6 Sede di zaffìri sono le sue pietre e vi si trova polvere d’oro.	6 Havvi un luogo, di cui i sassi sono saffiri, e le sue zolle sono oro.
7 L’uccello rapace ne ignora il sentiero, non lo scorge neppure l’occhio del falco,	7 Uccello non ne conobbe la strada, e l'occhio dell'avoltoio non giunse a discernerla.
8 non lo calpestano le bestie feroci, non passa su di esso il leone.	8 Ella non fu battuta da' figliuoli de' mercatanti, né vi passò la lionessa.
9 Contro la selce l’uomo stende la mano, sconvolge i monti fin dalle radici.	9 Egli stese sua mano contro i vivi massi, e rovesciò le montagne dalle loro radici.
10 Nelle rocce scava canali e su quanto è prezioso posa l’occhio.	10 Egli scavò rivi di acque trai sassi, e l'occhio di lui indagò tutto quel, che v'è di prezioso.
11 Scandaglia il fondo dei fiumi e quel che vi è nascosto porta alla luce.	11 Egli visitò le ime parti de' fiumi, e ne trasse fuori ciò che vi era nascosto.
12 Ma la sapienza da dove si estrae? E il luogo dell’intelligenza dov’è?	12 Ma dov' è, che trovisi la sapienza? e la sede dell'intelligenza dov'è?
13 L’uomo non ne conosce la via, essa non si trova sulla terra dei viventi.	13 Il pregio di lei non è conosciuto dall'uomo, né ella si trova nella terra di quei, che vivono delle delizie.
14 L’oceano dice: “Non è in me!” e il mare dice: “Neppure presso di me!”.	14 L'abisso dice: Meco ella non è, e il mare confessa: Ella non è con me.
15 Non si scambia con l’oro migliore né per comprarla si pesa l’argento.	15 Ella non si compera coll'oro più fino; né cambiò fassene a peso d'argento.
16 Non si acquista con l’oro di Ofir né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.	16 Ella non sarà messa a paragone colle tinte preziose delle Indie, né colla pietra sardonica più pregiata, né col saffiro.
17 Non la eguagliano l’oro e il cristallo né si permuta con vasi di oro fino.	17 Non sarà stimato eguale a lei l'oro, od il cristallo, né sarà data in cambio per vasi di pretto oro:
18 Coralli e perle non meritano menzione: l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.	18 Le più eccelse, e pregiate cose non son da rammentarsi in suo paraggio: ma occulto è il luogo onde estraggesi la sapienza.
19 Non la eguaglia il topazio d’Etiopia, con l’oro puro non si può acquistare.	19 Non si agguaglerà a lei il topazio d'Etiopia, né le saran poste in confronto le tinture più splendide.
20 Ma da dove viene la sapienza? E il luogo dell’intelligenza dov’è?	20 Donde adunque vien mai la sapienza, e quale è la sede della intelligenza?
21 È nascosta agli occhi di ogni vivente, è ignota agli uccelli del cielo.	21 Ella è ascosa agli sguardi di tutti i viventi, ella è ignota anche agli uccelli dell'aria.
22 L’abisso e la morte dicono: “Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.	22 La perdizione, e la morte hanno detto: Alle nostre orecchie è giunta la fama di lei.
23 Dio solo ne discerne la via, lui solo sa dove si trovi,	23 La via per trovarla è nota a Dio, ed egli sa dov'ella dimori.
24 perché lui solo volge lo sguardo fino alle estremità della terra, vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.	24 Perocché lo sguardo di lui giunge sino ai confini del mondo, ed egli vede tutte le cose che sono sotto de' cieli.
25 Quando diede al vento un peso e delimitò le acque con la misura,	25 Egli, che diede ai venti il momento, e librò, e misurò le acque.
26 quando stabilì una legge alla pioggia e una via al lampo tonante,	26 Allorché la legge prescrisse alle piove, e la strada alle sonanti procelle:
27 allora la vide e la misurò, la fondò e la scrutò appieno,	27 Allora egli la vide, e la manifestò, e la stabilì, e ne scoperse i segreti.
28 e disse all’uomo: “Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza, evitare il male, questo è intelligenza”».	28 E all'uomo disse: Ecco che il timor del Signore egli è la stessa sapienza, e la fuga del male ell'è la vera intelligenza.