Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Psalmi 74


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VULGATADIODATI
1 In finem, ne corrumpas. Psalmus cantici Asaph.1 Maschil di Asaf O DIO, perchè ci hai scacciati in perpetuo? Perchè fuma l’ira tua contro alla greggia del tuo pasco?
2 Confitebimur tibi, Deus, confitebimur,
et invocabimus nomen tuum ;
narrabimus mirabilia tua.
2 Ricordati della tua raunanza, la quale tu acquistasti anticamente; Della tribù della tua eredità che tu riscotesti; Del monte di Sion, nel quale tu abitasti.
3 Cum accepero tempus,
ego justitias judicabo.
3 Muovi i passi verso le ruine perpetue, Verso tutto il male che i nemici han fatto nel luogo santo.
4 Liquefacta est terra et omnes qui habitant in ea :
ego confirmavi columnas ejus.
4 I tuoi nemici han ruggito in mezzo del tuo Tempio; Vi hanno poste le loro insegne per segnali.
5 Dixi iniquis : Nolite inique agere :
et delinquentibus : Nolite exaltare cornu :
5 Ciò sarà noto; come chi, levando ad alto delle scuri, Le avventa contro a un cespo di legne;
6 nolite extollere in altum cornu vestrum ;
nolite loqui adversus Deum iniquitatem.
6 Così ora hanno essi, con iscuri e martelli, Fracassati tutti quanti gl’intagli di quello.
7 Quia neque ab oriente, neque ab occidente,
neque a desertis montibus :
7 Hanno messi a fuoco e fiamma i tuoi santuari, Hanno profanato il tabernacolo del tuo Nome, gettandolo per terra.
8 quoniam Deus judex est.
Hunc humiliat, et hunc exaltat :
8 Hanno detto nel cuor loro: Prediamoli tutti quanti; Hanno arsi tutti i luoghi delle raunanze di Dio in terra.
9 quia calix in manu Domini vini meri, plenus misto.
Et inclinavit ex hoc in hoc ;
verumtamen fæx ejus non est exinanita :
bibent omnes peccatores terræ.
9 Noi non veggiam più i nostri segni; Non vi è più profeta, E non abbiam con noi alcuno che sappia infino a quando.
10 Ego autem annuntiabo in sæculum ;
cantabo Deo Jacob :
10 Infino a quando, o Dio, oltraggerà l’avversario? Il nemico dispetterà egli il tuo Nome in perpetuo?
11 et omnia cornua peccatorum confringam,
et exaltabuntur cornua justi.
11 Perchè ritiri la tua mano e la tua destra? Non lasciare ch’ella ti dimori più dentro al seno
12 Ora Iddio già ab antico è il mio Re. Il quale opera salvazioni in mezzo della terra.
13 Tu, colla tua forza, spartisti il mare; Tu rompesti le teste delle balene nelle acque.
14 Tu fiaccasti i capi del leviatan, E li desti per pasto al popolo de’ deserti.
15 Tu facesti scoppiar fonti e torrenti; Tu seccasti fiumi grossi.
16 Tuo è il giorno, tua eziandio è la notte; Tu hai ordinata la luna e il sole.
17 Tu hai posti tutti i termini della terra; Tu hai formata la state ed il verno
18 Ricordati di questo: che il nemico ha oltraggiato il Signore, E che il popolo stolto ha dispettato il tuo Nome.
19 Non dare alle fiere la vita della tua tortola; Non dimenticare in perpetuo la raunanza de’ tuoi poveri afflitti.
20 Riguarda al Patto, Perciocchè i luoghi tenebrosi della terra sono ripieni di ricetti di violenza.
21 Non ritornisene il misero indietro svergognato; Fa’ che il povero afflitto e il bisognoso lodino il tuo Nome.
22 Levati, o Dio, dibatti la tua lite; Ricordati dell’oltraggio che ti è fatto tuttodì dallo stolto.
23 Non dimenticar le grida de’ tuoi nemici; Lo strepito di quelli che si levano contro a te sale del continuo al cielo