Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Psalmi 35


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 In finem. Servo Domini ipsi David.1 Di Davide.Signore, accusa chi mi accusa,combatti chi mi combatte.
2 Dixit injustus ut delinquat in semetipso :
non est timor Dei ante oculos ejus.
2 Afferra scudo e corazzae sorgi in mio aiuto.
3 Quoniam dolose egit in conspectu ejus,
ut inveniatur iniquitas ejus ad odium.
3 Impugna lancia e scure contro chi mi insegue;dimmi: «Sono io la tua salvezza».
4 Verba oris ejus iniquitas, et dolus ;
noluit intelligere ut bene ageret.
4 Siano svergognati e confusiquanti attentano alla mia vita;retrocedano e siano umiliatiquanti tramano la mia sventura.
5 Iniquitatem meditatus est in cubili suo ;
astitit omni viæ non bonæ :
malitiam autem non odivit.
5 Siano come pula al ventoe l’angelo del Signore li disperda;
6 Domine, in cælo misericordia tua,
et veritas tua usque ad nubes.
6 la loro strada sia buia e scivolosaquando l’angelo del Signore li insegue.
7 Justitia tua sicut montes Dei ;
judicia tua abyssus multa.
Homines et jumenta salvabis, Domine,
7 Poiché senza motivo mi hanno teso una rete,senza motivo mi hanno scavato una fossa.
8 quemadmodum multiplicasti misericordiam tuam, Deus.
Filii autem hominum in tegmine alarum tuarum sperabunt.
8 Li colga una rovina improvvisa,li catturi la rete che hanno tesoe nella rovina siano travolti.
9 Inebriabuntur ab ubertate domus tuæ,
et torrente voluptatis tuæ potabis eos :
9 Ma l’anima mia esulterà nel Signoree gioirà per la sua salvezza.
10 quoniam apud te est fons vitæ,
et in lumine tuo videbimus lumen.
10 Tutte le mie ossa dicano:«Chi è come te, Signore,che liberi il povero dal più forte,il povero e il misero da chi li rapina?».
11 Prætende misericordiam tuam scientibus te,
et justitiam tuam his qui recto sunt corde.
11 Sorgevano testimoni violenti,mi interrogavano su ciò che ignoravo,
12 Non veniat mihi pes superbiæ,
et manus peccatoris non moveat me.
12 mi rendevano male per bene:una desolazione per l’anima mia.
13 Ibi ceciderunt qui operantur iniquitatem ;
expulsi sunt, nec potuerunt stare.
13 Ma io, quand’erano malati, vestivo di sacco,mi affliggevo col digiuno,la mia preghiera riecheggiava nel mio petto.
14 Accorrevo come per un amico, come per un mio fratello,mi prostravo nel dolore come in lutto per la madre.
15 Ma essi godono della mia caduta, si radunano,si radunano contro di me per colpirmi di sorpresa.Mi dilaniano di continuo,
16 mi mettono alla prova, mi coprono di scherni;contro di me digrignano i loro denti.
17 Fino a quando, Signore, starai a guardare?Libera la mia vita dalla loro violenza,dalle zanne dei leoni l’unico mio bene.
18 Ti renderò grazie nella grande assemblea,ti loderò in mezzo a un popolo numeroso.
19 Non esultino su di me i nemici bugiardi,non strizzino l’occhio quelli che, senza motivo, mi odiano.
20 Poiché essi non parlano di pace;contro gente pacifica tramano inganni.
21 Spalancano contro di me la loro bocca;dicono: «Bene! I nostri occhi hanno visto!».
22 Signore, tu hai visto, non tacere;Signore, da me non stare lontano.
23 Déstati, svégliati per il mio giudizio,per la mia causa, mio Dio e Signore!
24 Giudicami secondo la tua giustizia, Signore, mio Dio,perché di me non debbano gioire.
25 Non pensino in cuor loro: «È ciò che volevamo!».Non dicano: «Lo abbiamo divorato!».
26 Sia svergognato e confuso chi gode della mia rovina,sia coperto di vergogna e disonore chi mi insulta.
27 Esulti e gioisca chi ama il mio diritto,dica sempre: «Grande è il Signore,che vuole la pace del suo servo».
28 La mia lingua mediterà la tua giustizia,canterà la tua lode per sempre.