Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Geremia 37


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 E Sedecia figliuolo di Giosia ebbe il regno in luogo di Jeconia figliuolo di Joachim, essendo stato constituito re del paese da Nabuchodonosor re di Babilonia.1 Il re Sedecia, figlio di Giosia, regnò in luogo di Geconia figlio di Ioachim, essendo stato fatto re del paese di Giuda da Nabucodonosor re di Babilonia.
2 E non ubbidì né egli, né i suoi servidori, né il popolo alle parole dette dal Signore per bocca del profeta Geremia.2 Ma nè lui, nè i suoi servi, nè il popolo del paese obbedirono alle parole dette dal Signore per mezzo del profeta Geremia.
3 E il re Sedecia mandò Juchal figliuolo di Selemia, e Sofonia figliuolo di Maasia sacerdote a dire al profeta Geremia: Fa orazione per noi al Signore Dio nostro.3 Il re Sedecia mandò Iucal figlio di Selemia, e Sofonia figlio di Maasia, sacerdote, a dire al profeta Geremia: « Prega per noi il Signore Dio nostro ».
4 Or Geremia andava, e stava liberamente in mezzo al popolo: perocché non lo avevano messo in prigione. Frattanto l'esercito di Faraone uscì dall'Egitto, e udita questa nuova i Caldei, che assediavan Gerusalemme, se ne ritirarono.4 Allora Geremia andava e veniva liberamente tra il popolo, non avendolo ancora messo in prigione. Or l'esercito di Faraone usci dall'Egitto, e i Caldei che assediavano Gerusalemme, sentita questa notizia, si ritirarono da Gerusalemme.
5 E il Signore parlò a Geremia profeta, dicendo:5 Allora il Signore parlò al profeta Geremia, dicendo:
6 Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Voi direte così al re di Giuda, il quale vi ha mandati a consultarmi: Ecco, che l'esercito di Faraone, che veniva in vostro soccorso, se ne tornerà nella sua terra, in Egitto:6 « Così parla il Signore, il Dio d'Israele: Così direte al re di Giuda che vi ha mandati a consultarmi: Ecco che l'esercito di Faraone, il quale è venuto in vostro soccorso, ritornerà nella sua terra, in Egitto,
7 E i Caldei torneranno, e combatteranno questa città, e la espugeranno, e la incendieranno.7 e i Caldei, tornati, attaccheranno questa città, la prenderanno, la daranno alle fiamme.
8 Queste cose dice il Signore: Non ingannate voi stessi, dicendo: Se ne anderanno assolutamente, e si allontaneranno da noi i Caldei: perocché ei non se ne anderanno.8 Ecco quanto dice il Signore: Non v'illudete col dire: « Se ne andranno del tutto, si allontaneranno da noi i Caldei », perchè essi non se ne andranno.
9 Ma quand'anche voi disfaceste tutto l'esercito de' Caldei, che combattono contro di voi, e restasser di loro o solamente alcuni feriti, uscirebbe ognun di questi dalla sua tenda, e incendierebbero questa città.9 Ed anche dato che voi aveste disfatto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e restassero di loro soltanto pochi feriti, questi usciranno a uno a uno dalla loro tenda e daranno questa città alle fiamme ».
10 Essendosi adunque l'esercito de' Caldei ritirato da Gerusalemme per ragion dell'esercito di Faraone,10 Or quando l'esercito dei Caldei si ritirò da Gerusalemme a causa dell'esercito di Faraone,
11 Si partì Geremia da Gerusalemme per andare nella terra di Benjamin, per ivi spartire una possessione alla presenza de' cittadini;11 Geremia usci da Gerusalemme, per andare nella terra di Beniamino, a spartire davanti ai cittadini un possesso.
12 E arrivato, ch'ei fu alla porta di Beniamin, il custode, che era ivi di turno, di nome Geria figliuolo di Selemia, figliuolo di Hanama, fermò Geremia profeta, dicendo: Tu vai a trovare i Caldei.12 Ma giunto alla porta di Beniamino, il custode che v'era di turno, chiamato Gena, figlio di Selemia, figlio di Anania, arrestò Geremia, profeta, dicendogli: « Tu passi ai Caldei ».
13 E Geremia rispose: Questo è falso, non vo' a trovare i Caldei. Ma Geria non l'ascoltò, e preso Geremia lo menò ai principi.13 Geremia rispose: « Ciò è falso: io non passo ai Caldei ». Ma Gerla, senza dargli ascolto, preso Geremia, lo menò ai principi.
14 I principi adunque adirati contro Geremia, fattolo battere, lo poser nella carcere, che era nella casa di Jonathan segretario: imperocché egli avea la soprintendenza della carcere.14 I principi s'adirarono contro Geremia, e, fattolo battere, lo misero in prigione nella casa di Ionatan segretario, il quale aveva la sopraintendenza della carcere.
15 Entrò adunque Geremia nella fossa, e nell'ergastolo, e vi stette per molti giorni.15 Geremia entrò nella fossa, nell'ergastolo, e vi stette molti giorni.
16 Ma il re Sedecia mandò a cavarlo, e lo interrogò in casa sua segretamente, e disse: V'ha egli qualche Parola da parte del Signore? E Geremia disse: Havvi; e soggiunse: Tu sarai dato in potere del re di Babilonia.16 Ma il re Sedecia mandò a cavarlo, e lo interrogò in segreto in casa sua, e disse: « V'è qualche parola da parte del Signore? » « Sì, — rispose Geremia, e soggiunse: — Tu sarai dato in potere del re di Babilonia ».
17 E disse Geremia al re Sedecia: Qual fallo ho io commesso contro di te, e contro de' servitori tuoi, e contro il tuo popolo, per ragion del quale tu mi hai mandato in prigione?17 Poi Geremia disse al re Sedecia: « Qual male ho fatto contro di te, contro i tuoi servi, contro il tuo popolo, per esser da te mandato in prigione?
18 Dove sono que' vostri profeti, i quali profetizzavano a voi, e dicevano: Non verrà il re di Babilonia sopra di voi, e sopra la vostra terra?18 Dove sono i vostri profeti che vi profetizzavano, dicendo: — Non verrà il re di Babilonia contro di voi e contro questo paese? —
19 Adesso pertanto ascolta, o re mio signore; vaglia la mia preghiera dinanzi a te, e non rimandarmi a casa di Jonathan segretario, perchè io non vi muoia.19 Ed ora ascolta, te ne prego, o re mio signore; sia efficace davanti a te la mia preghiera: non mi rimandare nella casa del segretario Ionatan, a morirvi ».
20 Comandò adunque il re Sedecia, che Geremia fosse messo nel vestibolo della prigione, e che se gli desse ogni giorno un pane, oltre il companatico, fino a tanto che vi restasse pane in città: e Geremia se ne stava nel vestibolo della prigione.20 Il re Sedecia ordinò che Geremia fosse messo nel vestibolo della prigione, e gli fosse dato ogni giorno un pane, oltre il companatico, finché ci fosse pane in oittà. Così Geremia rimase nel vestibolo della prigione.