Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Geremia 4


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Promette il Signore il perdono agli Ebrei se si convertiranno sinceramente, e circoncideranno i cuori loro. Minaccia disastri gravissimi se perseverarmo nel male. Piange il Profeta le calamità di Giuda.

1Se tu ti converti, o Israele, convertiti a me, dice il Signore: se tu toglierai dal mio cospetto i tuoi scandali, non sarai instabile.2E il tuo giuramento (fatto con verità, e con giudicio, e con giustizia) sarà: Vive il Signore; e lo benediranno le genti, e gli daranno lode.3Queste cose dice il Signore agli uomini di Giuda, e di Gerusalemme: Preparatevi una terra nuova, e non seminate sopra le spine:4Circoncidetevi al Signore, e togliete l'immondezza de' vostri cuori, voi, uomini di Giuda, e abitatori di Gerusalemme: affinchè non si spicchi qual fuoco il mio sdegno, e diventi un incendio, e non sia chi lo spenga a, motivo della malvagità de' vostri pensieri.5Annunziate a Giuda, fate intendere a Gerusalemme; parlate, e suonate la tromba per il paese: gridate forte, e dite: Raunatevi, e serriamoci nelle munite città,6Alzate lo stendardo in Sionne: incoraggitevi, non istate a bada; perocché io da settentrione fo venire il flagello, ed una afflizione grande.7Il lione è uscito dal suo covile, e il ladrone delle genti si è alzato; ed è partito dal suo paese, per disertare la tua terra: le tue città saranno smantellate, e rimarranno vuote d'abitatori.8Per questo vestitevi di cilizj, battetevi il petto, e gettate strida; perchè non si è ritirata da noi la furibonda ira del Signore.9In quel giorno (dice il Signore) mancherà il cuore al re: mancherà il cuore a' principi, saranno stupidi i sacerdoti, e costernati i profeti:10E io dissi: Ahi, ahi, ahi, Signore Dio, hai tu dunque ingannato il tuo popolo, e Gerusalemme, dicendo: Pace sarà a voi? quand'ecco la spada, che penetra sino all'anima.11Si dirà in quel tempo a questo popolo, e a Gerusalemme: Un vento ardente dalla parte del deserto, che conduce verso la figlia del popol mio, non per disceverare, e purgare le biade.12Un vento forte da quella parte verrà per me: e allora io parlerò con essi de miei giudizj.13Ecco, che quegli verrà come una nuvola, e i suoi cocchi vanno qual turbine: i suoi cavalli son più veloci delle aquile. Guai a noi, che siamo desolati.14Monda d'ogni malizia il cuor tuo, o Gerusalemme, se vuoi esser salvata: fino a quando darai tu ricetto adannosi pensieri?15Imperocché ecco una voce da Dan, che annunzia, e fa sapere, che l'idolo viene dal monte Ephraim.16Dite alle genti: Ecco, che in Gerusalemme si è udito come vengono i custodi da rimoto paese, e han già alzate le strida contro le città di Giuda.17Ei saranno pel suo territorio all'intorno come custodi de' campi: perchè ella mi ha provocato ad ira, dice il Signore.18Le tue azioni, e i tuoi pensieri hanno partorito a te questo: è effetto di tua malizia, che l'amarezza abbia punto il cuor tuo.19Le mie viscere, le mie viscere sono piene di dolore; gli affetti del cuor mio sono in me tutti sconvolti: io non istarò in silenzio, mentre l'anima mia ha udito il suon della tromba, il grido di battaglia.20Una afflizione è stata mandata dietro ad un'altra afflizione, ed è stata desolata tutta la terra: i miei padiglioni, e le mie tende sono state a un tratto, e repentinamente abbattute.21Fino a quando vedrò io de' fuggitivi, e udirò il suono della tromba?22Lo stolto mio popolo non mi ha conosciuto: sono figliuoli insensati, e senza ragione: sono sapienti a mal fare, e il bene non sanno farlo.23Ho dato uno sguardo alla terra, ed ecco, che ella era un vacuo, ed un niente, ho dato uno sguardo a' cieli, e in essi non era luce.24Guardai i monti, ed eccoli in tremore; e tutte le colline si sono scommosse.25Osservai, e non eravi più un uomo: e tutti gli uccelli dell'aria se ne son' iti.26Mirai, ed ecco deserto il Carmelo: tutte le città sono state distrutte all'apparir del Signore, e dell'ira sua furibonda;27Imperocché queste cose dice il Signore: Sarà desolata tutta la terra; ma non farò total distruzione.28Piangerà la terra, e si attristeranno i cieli per la Parola pronunziata da me: ho stabilito, e non mi ripento, né muto parere.29Al romore de' cavalieri, e de' saettatori tutta la città si dà alla fuga: corrono a' luoghi scoscesi, e montano sulle rupi: tutte quante le città son deserte, ed uomo non è, che le abiti.30Ma tu desolata, che farai? Quando ti sarai vestita di porpora, quando ti sarai ornata di aureo monile, ed avrai dipinti coll'antimonio i tuoi occhi, indarno ti abbellirai: i tuoi amatori ti han disprezzata, cercano la tua morte.31Imperocché io ho sentito la voce come di donna, che è ne' dolori, l'ansietà come di donna nel suo primo parto: voce della figliuola di Sion, che sta per morire, e stende le braccia sue: infelice me! l'anima mia vien meno a cagione degli uccisi.

Note:

4,1:Se tu ti converti, ec. Se tu risolvi di tornare a me, torna di vero cuore, e sinceramente, e costantemente.
Se tu toglierai ... i tuoi scandali, non sarai instabile. Per questi scandali si può intendere o gl' idoli, che sono chiamati anche con questo nome nelle Scritture, ovvero più generalmente tutti i peccati, che sono cagione di rovina. Se questi tu rimoverai, o Israele, tu sarai stabile nella terra assegnata e data a te dal Signore: altrimenti ne sarai sradicato.

4,2:E' il tuo giuramento ec. Abbiam veduto altre volte come il giuramento si pone nelle Scritture per qualunque atto esterno di religione. Il tuo giuramento sarà nel nome del tuo Dio: tu dirai: vive il Signore;e giurerai primo, con verità; secondo, con giudicio, vale a dire, con discrezione, non temerariamente, non per leggera cagione, ma con riflessione e con riverenza: terzo, giurerai con giustizia, non per offendere e per far danno al tuo prossimo ingiustamente; ove alcuna di queste condizioni mancasse, non sarebbe il giuramento un atto di religione, ma un oltraggio fatto a Dio.
E lo benediranno le genti, e gli daranno lode. È qui un cambiamento di persona, perocchè dalla seconda plurale si passa alla terza, cosa assai frequente nell'Ebreo: i Gentili in vedendo la religiosità d'Israelle si nel giurare e sì ancora in tutto quello, che riguarda l'onore di Dio e della sua legge, benediranno questo popolo e lo loderanno.

4,3:Preparatevi una terra nuova, ec. Come una terra in colta si lavora ben bene coll'aratro per isterparne le spine e i cattivi germogli, così voi purgate il vostro cuore dall'idolatria e dai vizi per seminarvi la semenza della vera pietà, onde divenghiate nuova creatura, Gal. VI. 15.

4,4:Circoncidetevi al Signore, ec. Non eran eglino circoncisi? Sì; ma secondo la carne; e Iddio vuole, ch'ei si circoncidano, come pel Signore, il quale è spirito, e la circoncisione domanda del cuore molto più, che la circoncisione della carne, la quale è figura della vera circoncisione, onde il vero giudeo si forma, come dice l'Apostolo: Non quello, che si scorge al di fuori è il giudeo, nè la circoncisione è quella, che apparisce nella carne: ma il giudeo è quello, che è tale in suo segreto, e la circoncisione è quella del cuore secondo lo spirito, non secondo la lettera: questa ha lode non presso gli uomini, ma presso Dio, Rom. II. 28. 29.

4,5:Annunziate a Giuda, ec. Dio, che vede la durezza e ostinazione del suo popolo gli annunzia il flagello, ch'ei prepara per lui, se non si converte. Gridate all'arme, intimate a tutti, che si ritirino nelle città forti, perchè il nenico, Nabuchodonosor, già viene da settentrione, da Balbilonia.

4,6:Alzate lo stendardo in Sionne. Affinchè gli abitanti delle campagne vengano a rifugiarsi dentro le sue mura.

4,7:Il lione è uscito ... e il ladrone delle genti ec. Nabuchodonosor è detto lione per la sua gran possanza, e ladrone delle genti per la sua crudeltà.

4,9:Mancherà il cuore al re: ec. Joachim, Jeconia, Sedecia e tutti i Principi di Giuda saranno sbigottiti, e senza spirito per difendersi. E costernati i profeti. I falsi profeti, che adulano il popolo, promettendogli pace e felicità.

4,10:Hai tu dunque ingannato ec. Tu adunque, o Signore, permettesti, che questo popolo sia ingannato così dai suoi falsi profeti?

4,11:Un vento ardente dalla parte del deserto, ec. Ecco una calamità, che sarà prima della venuta di Nabuchodonosor. Soffierà un vento che abbrucia dalla parte del deserto, che è strada per venire a Gerusalemme; e questo vento vuolsi, che indichi la spedizione di Nechao re di Egitto nella Giudea. Egli vinse Josia e lo uccise, e dopo la morte di questo ottimo re il torrente dell'ira divina venne sopra Israelle. Geremia dice, che quel vento non sarebbe un vento dolce da tirare il grano e purgarlo dopo la battitura, ma vento impetuoso e violento da portare ruine e desolazioni.

4,12:Verrà per me. Verrà al mio comando, verrà per obbedirmi, e fare quel ch' io vorrò.
E allora io parlerò con essi de' miei giudizi. Nel testo è nunc, che dovrebbe tradursi adesso; ma ho voluto togliere l'ambiguità, perocchè ivi si considera il gastigo come venuto, e tutto a Dio è presente. Dice adunque Dio: allora non colle parole, ma col fatto spiegherò a costoro i miei giudizi.

4,13:Verrà come una nuvola. Come densa e nera nube verrà l'esercito Caldeo, e il suo re e condottiere, Nabuchodonosor.

4,15:Ecco una voce da Dan. Il Profeta ode una voce dal le frontiere della Giudea, voce, che annunzia l'arrivo del nimico. Dan era città limitrofa da Settentrione, come Bersabea da mezzodì. Da Dan adunque si ode una voce, che grida, che il nimico si avanza pei monti di Ephraim, e dice, che si avanza l'idolo, vale a dire la figura di Bel, dipinta negli stendardi de' Caldei, come spiegano s. Girolamo e Teodoreto.

4,16:Dite alle genti: Ecco, che in Gerusalemme si è udito ec. Affinchè dal gastigo del popol mio imparino a temermi tutte le genti, dite loro, come Gerusalemme già sa, che vengono de' custodi da lontano paese, che hanno già alzate le grida contro le città di Giuda, assalite e prese da essi, e questi custodi inonderanno la sua campagna e cingeranno la città d'assedio, come i custodi de' terreni chiudono di spine e di ripari i poderi. Nabuchodonosor infatti serrò talmente con ogni sorta di fortificazioni la città, che anima non poteva nè entrarvi, nè uscirne.

4,19:Le mie viscere, le mie viscere ec. Sono parole del Profeta afflitto e pieno di cordoglio alla vista de' mali della sua patria.

4,20:I miei padiglioni e le mie tende sono state ec. Le città forti di Giuda sono state quasi a un tempo stesso assalite e prese, come si prenderebbe un padiglione od una tenda da pastore.

4,22:Lo stolto mio popolo non mi ha conosciuto: ec. È la risposta, che fa Dio alle querele del suo Profeta.

4,23-26:Ho dato uno sguardo alla terra, ec. La calamità, ch' io veggo venire, è tale e sì grande, ch'io veggo la terra vuota non solo d'uomini, ma anche di bestie; il cielo stesso, che questa terra ricuopre, sembrami oscuro e tenebroso. Nelle grandi afflizioni suol parere agli uomini, che manchi la luce, che i colli e i, monti si muovano, che gema la terra per le sciagure avvenute a' suoi antichi abitatori.

4,27:Ma non farò total distruzione. La Giudea non sarà distrutta totalmente, nè abbandonata per sempre. I Caldei vi lasceranno un numero di persone per coltivare i terreni, e il popolo vi tornerà ad abitare finita la cattività.

4,30:Ma tu desolata che farai? ec. Parla Dio nuovamente alla sua sposa infedele: Che farai tu allora in tanta desolazione? Le tue vanita, il tuo lusso, le tue ricchezze, la tua avvenenza saranno forse allora di qualche conforto od aiuto per te? I tuoi amatori ti sprezzano e voglion la tua morte. Questi amatori sono gli Egiziani e i Caldei, a' quali ricorreva Israelle per aver soccorso, e, per farsegli amici, prendeva ad adorare gli idoli loro. Vedi s. Girolamo. Dell'uso, che facevano le donne dell'antimonio per dar bellezza agli occhi, si è parlato V. Reg. IX. 30.

4,31:A cagione degli uccisi. Per ragione della strage fatta dai Caldei di tanti de' miei figli.