Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Geremia 3


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Dio con somma bontà richiama a se il suo popolo. Promesse ch'ei fa a Gerusalemme; gloria, ed esaltazione di lei, e della aggregazione con lei di tutte le genti.

1Si dice comunemente: Se un uomo ripudia la propria moglie, e questa andatasene da lui prende un altro marito, ritornerà egli mai più a lei il primo? Non sarebb'ella colei immonda, e contaminata? Ma tu con molti amatori hai peccato, e con tutto questo il Signore dice: Ritorna a me, ed io ti riceverò.2Alza in alto i tuoi occhi, e mira in qual luogo tu non abbi peccato. Tu sedevi lungo le strade aspettando gli uomini, come fa un ladrone ne' luoghi disabitati: e colle tue fornicazioni, e colle tue malvagità contaminasti la terra.3Per la qual cosa fu proibito, che non istillasser acque dal ciclo, e mancò la piova serotina. Tu ti sei fatta una faccia di meretrice; non hai voluto arrossire.4Almen ora adunque dimmi: Tu padre mio, custode di mia verginità se' tu:5Ti adirerai tu per sempre, e persevererai (nell' ira) sino alla fine? Ecco che tu hai detto, e fatto ogni male, e se' stata potente.6E il Signore dissemi ne' giorni di Josia re: Hai tu veduto quello, che ha fatto la ribelle figliuola d'Israele? Ella se n'è andata da se su tutti i monti elevati, e sotto ogni ombrosa pianta, ed ivi ha peccato.7E quand'ella tutte queste cose ebbe fatte, io le dissi: Ritorna a me: ed ella non ritornò. E la peccatrice sorella di lei, la figlia di Giuda vide,8Com' io avea rigettata la ribelle figliuola d'Israele, perchè era stata in fedele, e le avea dato il libello del ripudio; e la prevaricatrice sorella, Giuda, non ebbe timore, ma se n'andò, e di venne anch' essa infedele.9E colla frequenza di sue fornicazioni contaminò la terra, e amò la pietra, ed il legno.10E dopo tutte queste cose la prevaricatrice figlia di Giuda sua sorella non ritornò a me con tutto il suo cuore, ma con finzione, dice il Signore.11E il Signore mi disse: La ribelle Israele ha un'anima giusta in comparazione della peccatrice figliuola di Giuda.12Va, e ad alta voce ripeti queste parole verso il settentrione, e dirai: Torna, Israele ribelle (dice il Signore), ed io non celerò a voi la mia faccia; perocché io son santo, dice il Signore, e non terrò per sempre lo sdegno.13Conosci però la tua iniquità; perocché contro il Signore Dio tuo tu hai peccato; e sotto ogni pianta ombrosa ti desti preda agli stranieri, e non ascoltasti la voce mia, dice il Signore.14Convertitevi a me figliuoli apostati, dice il Signore: perocché io sono il vostro sposo: e vi scieglierò, uno d'una città, e due di una famiglia, e vi condurrò dentro in Sionne.15E darò a voi de' pastori secondo il cuor mio, e vi pasceranno colla scienza, e colla dottrina.16E quando sarete moltiplicati, e cresciuti sopra la terra in que' giorni (dice il Signore) non diranno più: L'arca del Testamento del Signore: né si penserà più a lei, nè di lei avrassi memoria, ne ella sarà visitata, né più si farà.17In quel tempo daranno a Gerusalemme il nome di Trono del Signore, e ei raduneranno presso di lei le genti tutte nel nome del Signore in Gerusalemme, e non anderanno dietro agli errori del pessimo loro cuore.18In quel tempo la famiglia di Giuda si riunirà alla famiglia d'Israele, e verranno insieme dalla terra di settentrione nella terra, ch'io diedi a' padri vostri.19Ma io ho detto: Quanti darò a te figliuoli? E ti darò una terra desiderabile, l'eredità illustre degli eserciti del le nazioni. E io ho detto: Tu mi chiamerai padre, e non cesserai di venir dietro a me.20Ma come una donna, che sprezza colui, che la ama, così la casa d'Israele ha disprezzato me, dice il Signore.21Si è udito clamore per le strade, gemiti, e urla de' figliuoli d'Israele, perchè hanno renduta malvagia la loro vita, si sono scordati del Signore Dio loro.22Convertitevi figliuoli apostati, e io guarirò il male delle vostre ribellioni. Ecco, che noi venghiamo a te: imperocché tu se' il Signore Dio nostro.23Veramente erano menzogna i colli, e i tanti monti: veramente la salute d'Israele è stata nel Signore Dio nostro.24Fin dalla nostra adolescenza la confusione divorò le fatiche de' padri nostri, le loro gregge, e i loro armenti, e i figliuoli loro, e le loro figlie.25Noi dormiremo nella nostra confusione, e sarem ricoperti dalla nostra ignominia; perchè abbiamo peccato contro il Signore Dio nostro noi, e i padri nostri, dalla adolescenza nostra fino a questo giorno: e non ascoltammo la voce del Signore Dio nostro.

Note:

3,1:Ritornerà egli mai più a lei il primo? No certamente: il primo marito, che la ripudiò, nolla ripiglierà, nè può mai ripigliarla. Vedi Deuter. XXIV. 5. Eila, riguardo a lui, è una donna contaminata e immonda, ch' ei non può mirare, se non con orrore, dopo che ella ha sposato altro marito. Ma qui si parrà la mia bontà, dice il Signore; perocchè io a te, sposa degnissima di ripudio, perchè adultera, che non uno, ma molti amatori e mariti ti se' trovata (i falsi dei, che tu onori) a te io dico; ritorna a me, e io con amore ti accoglierò.

3,2:Tu sedevi lungo le strade ec. Parla sempre di Giuda, come di una sfacciata donna impudica sedente pelle strade per allettare a se gli uomini e farli cadere nel peccato, uccidendo le anime degl'incauti, che si lascian prendere alla sua rete. Vedi Prov. VII. 9. Gen. XXXVIII. 14.

3,3:Per la qual cosa fu proibito, che non stillasser acque dal cielo. La siccità, di cui qui si parla, ed anche cap. V. 24. è diversa da quella, che è predetta cap. VII.13,20, e descritta cap. XIV. La pioggia serotina credono alcuni che sia quella di primavera, altri quella di autunno dopo la sementa; ne abbiamo parlato altrove.

3,4:Tu padre mio, custode ec. Tu come sei padre mio, così se' ancora mio sposo, cui io giovinetta fanciulla sposai. Lo sposo succede al padre nella custodia dell'onore di una fanciulla.

3,5:Ti adirerai tu per sempre, ec. Non dubito, che queste parole ancora sieno parole messe in bocca della sposa, parole, che ella dee dire a Dio per placarlo. Ecco, che tu hai detto e fatto ogni male, e se' stata potente. Ma in cambio de' sentimenti di penitenza, che io ti ispirava, tu hai parlato di far del male, e il male hai fatto ostinatamente, ed hai fatto vedere al tuo sposo la tua fortezza e possanza nel peccare.

3,6:La ribelle figliuota d'Israele? Finora avea parlato del popolo di Giuda: parla adesso d'Israelle, cioè delle dieci Tribù, dove dal principio dello scisma sino alla distruzione di quel regno fu sempre dominante l'idolatria. Le dieci Tribù erano già state condotte in ischiavitù dagli Assiri.

3,11:Ha un'anima giusta, in comparazione ec. Israelle ha peccato senza misura, ma Giuda ha peccato assai più d'Israelle, talmente che Israelle, ove si paragoni con Giuda, si può quasi dire innocente. Vedi una simile espressione Ezech. XVI. 51. I maggiori aiuti, che avea Giuda per conservare la pietà e la virtù, il tempio e il sacerdozio, che era presso di lui, la virtù di vari de' suoi regi, i profeti, che egli ebbe in maggior numero, tutto questo aggravò oltre modo la malvagità del popolo di Giuda.

3,12:Ripeti queste parole verso il settentrione. Verso l'Assiria, dove le dieci tribù sono schiave, Dio ordina al Profeta d'invitare a penitenza le dieci Tribù, perchè convertite ritornino al loro paese e adorino Dio in vece di Giuda, cui egli vuole abbandonare per le insoffribili sue iniquità. Così Cristo rigettato dal popolo di Giuda si rivolgerà alle genti.
Io son santo.Sono misericordioso. Così l'Ebreo.

3,14:E vi sceglierò uno di una città, e due di una famiglia ec. Gli Ebrei e qualche altro interprete con essi supposero, che il Profeta parli del ritorno degli Ebrei da Babilonia sotto Ciro, quando anche delle dieci Tribù alcuni tornarono nella Giudea; ma tutto il ragionamento del Profeta visibilmente dimostra, che egli ha in mira la venuta di Cristo, quando gli avanzi di Israele e di Giuda saranno salvati, e le genti tutte condotte al culto del vero Dio e alla chiesa di Cristo, che è la spirituale Sionne.

3,15:Darò a voi de' pastori ec. Cristo è il capo e il primo pastore del nuovo popolo, e sotto di lui gli Apostoli ec.

3,16-17:L'arca del Testamento del Signore. Non si parlerà più dell'Arca, non si parlerà più de' sacramenti e de' sacrifizi dell'antica legge: non si terrà più conto dell'Arca, nè l'anderanno a visitare, nè altra mai se ne farà; perchè il nuovo popolo ha la vera arca del Testamento, cioè Cristo, che risiede in persona nelle chiese Cristiane; e spiritualmente egli è sempre colla sua chiesa, nella quale si raduneranno tutte le genti, che non anderanno più dietro agli antichi errori.

3,18:La famiglia di Giuda si riunirà ec... Sarà finita allora per sempre la dissensione e la divisione della casa d'Israelle dalla casa di Giuda, anzi anche la distinzione stessa delle Tribù; e gli uni e gli altri dalla terra d'infedeltà verranno alla chiesa di Cristo, che è la città ricca di tutti i beni spirituali promessi a' padri loro. Egli è manifesto, che il Profeta adombra il mistero della fondazione della nuova chiesa, che nacque in Sionne, ed a Sionne si propagò per tutta la terra, lo adombra con alludere a un altro avvenimento molto gradito per gli Ebrei, che è il ritorno di quei di Giuda, e di non pochi degl'Israeliti da Babilonia e da tutta l'Assiria. Il settentrione, sovente nelle scritture figura il regno del demonio. Vedi s. Girolamo.

3,19:Quanti darò io a te figliuoli? Quanto numerosa, anzi immensa sarà la turba de' figli, che io darò a te, novella mia sposa? Ti darò una terra desiderabile. Cioè l'ampiezza intera del mondo, dove tu estenderai la fede e l'amore del tuo Sposo e Padre. E non cesserai di venir dietro a me. Nuova testimo nianza della indefettibilità della chiesa, a confusione degli eretici.

3,21:Si è udito clamore per le strade. Torna il Profeta a parlare de' Giudei del suo tempo puniti da Dio pe' loro peccati onde gridano e gemono e urlano.

3,22:Guarirò il male delle vostre ribellioni. Il male, che avete fatto a voi stessi col ribellarvi da me, e voltarmi le spalle.

3,23:Eran menzogna i colli, e i tanti monti. Menzogna erano gli dei adorati da noi su' colli e sopra que' monti senza numero, dove andavano inutilmente a cercar soccorso ne' nostri mali.

3,24:La confusione divorò ec. Il culto degl'idoli è chiamato qui confusione, perchè veramente l'idolatria fu la confusione e l'obbrobrio della povera umana ragione. Vedi cap. XI. 13. Osea X. 16. Dicono adunque questi Ebrei flagellati e tornati in se: Veramente l'idolatria è stata quella, che ha distrutte tutte le fatiche de' padri nostri, e i greggi e gli armenti e ogni bene lasciato da quelli a noi, ed ha distruttl anche i figliuoli loro e le figlie.

3,25:Noi dormiremo nella nostra confusione, ec. Noi meritammo di perire nel nostro obbrobrio per aver peccato, come abbiam fatto, e per non avere ascoltata la voce del nostro Dio, che a se ci richiamava. Così vengono a confessarsi degni de' più tremendi gastighi e a riconoscere, che con giustizia son flagellati.