Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 6


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Gerusalemme sarà desolata dagli Assirj in pena de' peccati del popolo, dei grandi, dei falsi profeti, de' sacerdoti. I suoi sagrifizj sono rigettati. I Giudei simili a un metallo, che non può purificarsi col fuoco.

1Fatevi cuore, figliuoli di Beniamin, in mezzo a Gerusalemme, e in Thecua suonate la tromba, e alzate le stendardo sopra Bethacare; perocché un flagello si fa vedere da Settentrione, ed una afflizione grande.2Io paragono la figliuola di Sion ad una bella, e molle femmina.3A lei verranno i pastori co' loro greggi: intorno a lei pianteranno le tende; ciascuno governerà quegli, che sono sotto di lui.4Preparatevi a farle guerra santa; sorgete, diamo la scalata sul bel mezzo giorno. Poveri noi: il giorno declina, e le ombre della sera diventan più grandi.5Sorgete, e diamo la scalata di notte, e roviniamo i suoi casamenti.6Ma così dice il Signor degli eserciti: Tagliate le sue piante, e alzate terra intorno a Gerusalemme. Questa è la città destinata alla vendetta; in mezzo a lei regna ogni maniera di oppressione.7Come la cisterna tiene fresche le sue acque, così ella serba fresca la sua malvagità. La violenza, e l'oppressione si odono dentro di lei: io veggo sempre gente afflitta, e straziata.8Impara, o Gerusalemme, affinchè non si alieni da te l'anima mia, affinchè io non ti renda terra deserta, e inabitata.9Queste cose dice il Signore degli eserciti: Fino a un gracimolo saran raccolti gli avanzi d'Israele, come in una vigna: torna quasi vendemmiatore a portar la mano al canestro.10A chi volgerò io la parola, e chi scongiurerò io di ascoltarmi? dappoiché sono incirconcise le loro orecchie, e non possono udire: ecco, che la Parola del Signore è spregiata da essi, e non la riceveranno.11Per questo io sono pieno del furor del Signore, duro fatica a contenermi: spandilo sopra i piccoli per le strade, ed insieme sopra le adunanze della gioventù. Imperocché sarà preso l'uomo colla donna, il vecchio, e l'uomo sazio di vivere.12E passeranno ad altri le loro case, e i campi, e le mogli insieme: perocché io stenderò la mia mano sopra gli abitatori di questa terra, dice il Signore;13Perocché dal più piccolo fino al più grande, tutti sono dati alla avarizia: e dal profeta fino al sacerdote tutti pensano a gabbare.14E curavano le piaghe della figlia del popol mio con burlarsi di lei, di endo: Pace, pace, e pace non era.15Si sono eglino confusi per aver fatto cose abbominevoli? anzi la confusione non gli ha confusi, e non hanno conosciuto vergogna: per questo cadranno tra que' che periscono; precipiteranno quando saran visitati, dice il signore.16Queste cose dice il Signore: Fermatevi sulla strada, e considerate, ed interrogate intorno alle antiche strade, quale sia la strada buona, e camminate per essa, e troverete ristoro all'anime vostre. Ma eglino han detto: Noi non cammineremo.17Ed io vi deputai delle sentinelle. Badate al suon della tromba. E quegli dissero: Non vi baderemo.18Per questo udite, o genti, tutte insieme intendete, quanto terribili mali io farò loro.19Ascolta, o terra: Ecco, che io sopra questo popolo manderò flagelli, frutto de' suoi consigli: perch'ei non ha ascoltate le mie parole, ed ha rigettata la mia legge.20Perchè mi offerite voi L'incenso di Saba, e la cannella odorosa di rimoto paese! Gli olocausti vostri non sono accetti, e non mi piacciono le vostre vittime.21Per questo così parla il Signore: Ecco, che io pioverò sciagure sopra di questo popolo: cadranno tra loro i padri insieme, ed i figli, il vicino perirà col vicino.22Queste cose dice il Signore: Ecco, che un popolo viene dalla terra di settentrione, e una nazione grande si muoverà dalle estremità della terra.23Darà di mano alle saette, e allo scudo: ella è crudele, e non avrà misericordia. Il suo rumore è come quello del mare: saliranno sopra i cavalli pre parati a combatter da forti contro di te, o figliuola di Sion.24Ne abbiamo udito la fama, e si sono illanguidite le nostre braccia: ci ha sorpresi l'afflizione, e i dolori come di partoriente.25Non uscite alla campagna, e non camminate per le strade: perchè la spada dell'inimico, il terrore e tutt' all'intorno.26Figliuola del popol mio vestiti di cilizio, graci sopra la cenere: piangi come si piange la morte d'uno unige nito con pianto amaro; perocché verrà repentinamente sopra di te lo sterminatore.27Io ti ho costituito qual saggiatore robusto in mezzo al mio popolo: e tu disaminerai, e farai saggio de' lor costumi.28Tutti questi magnati vanno fuori di strada, camminano con frode, rame, e ferro: sono tutti corrotti.29Il mantice è venuto meno, il piombo si è consunto nel fuoco: inutilmente il fonditore gli ha fusi: le loro malvagità non sono state consunte.30Chiamateli argento di rifiuto, perchè il Signore gli ha rigettati.

Note:

6,1:Fatevi cuore, figliuoli di Beniamin, in mezzo a Gerusalemme, ec. Il Profeta parla, come se già i Caldei fossero in via per venire a Gerusalemme, anzi fossero già vicini, e parla a quelli della tribù di Beniamin, i quali facevano professione di voler militare, e ironicamente dice loro, che si armino di coraggio per difendere Gerusalemme, che è città loro non meno, che di Giuda; parla, dico, ironicamente, perchè egli ben sapeva e l'avea già detto, che non le forze di Giuda e di Beniamin, ma la conversione ed emendazione del popolo avrebbe potuto salvare la città. Geremia era nato nel paese di quella tribù, come si è veduto. In Thecua sonate la tromba, e alzate lo stendardo ec. Thecua città di Giuda, città assai forte, dove Roboamo avea fatto un arsenale per le cose della guerra. II. Paral. XXI.12. Bethacare era della stessa tribù di Giuda, e quasi nel mezzo tra Gerusalemme e Thecua. Suonate la tromba in Thecua per adunare la milizia, alzate lo stendardo, sotto di cui si uniscano i guerrieri.

6,2-3:Io paragono la figliuola di Sion ec. Gerusalemme è una donna avvenente e delicata, la quale ad ogni piccol romore impallidisce e si sviene: così sarà de' cittadini di Gerusalemme tanto più timidi e senza cuore, quanto più sono superbi ed empi contro il Signore. Verranno a trovar questa donna de' pastori co' loro greggi, cioè i capitani Caldei colle loro schiere, e intorno a lei pianteranno le loro tende, vale a dire le porranno assedio: ognun di questi pastori governa quel gregge, che a lui è soggetto.

6,4-5:Preparatevi a farle guerra santa; ec. Ho seguito il senso e la sposizione di s. Girolamo, quantunque sovente sanctificare si prenda nelle Scritture per cominciare, in traprendere una cosa. Sono i Caldei, che si esortano l'un l'altro a principiare contro Gerusalemme una guerra sacra, perchè fatta secondo il volere di Dio, che ha risoluto di punire la infelice città. Quindi dicono: diamole la scalata sul bel mezzo giorno, ma vedendo poi, che nel tempo che si fanno tutti i preparativi per l'assalto, il giorno viene a mancare, dicono, che l'assaliranno di notte tempo e rovineranno le sue fabbriche.

6,6:Ma cosi dice il Signore ....Tagliate le sue piante, ec. Il Signore però mette in cuore ai Caldei di prendere Gerusalemme per assedio: quindi suggerisce loro di tagliare gli alberi delle campagne per farne le macchine, la palizzata ec., e di alzar terra per fare gli argini da chiudere per ogni parte la città.

6,7:Come la cisterna tiene fresche ec. La malvagità di Gerusalemme è sempre fresca e sempre inalterabile, come è sempre fresca l'acqua di una cisterna.

6,8:Impara, o Gerusalemme, ec. Impara quello, che tanto importa alla tua salute: impara a temermi e a emendarti.

6,9:Fino a un gracimolo saran ec. Si farà vendemmia generale compiuta del popolo di Gerusalemme, e questa vigna sarà spogliata di tutte le sue uve fino all'ultimo gracimolo: tu, o Caldeo, che sei quasi vendemmiatore, torna a portar la mano al canestro per mettervi i graci moli prima negletti e lasciati in questa vigna. Nabuchodonosor non fece tutta la vendemmia in una volta; venne due volte regnando Ioakim; tornò mentre regnava Jechonia, e finalmente sotto Sedecia assediò e incendiò Gerusalemme. Così la vendemmia fu fatta in più volte, e il popolo in più volte menato schiavo a Babilonia. Vedi il libro IV. de' Re 24. 26. ec.

6,10:Sono incirconcise le tue orecchie. La incirconcisione significa qualunque difetto spirituale. Vedi gli Atti VII, 5I., Exod. VI. 30., Levit. XXVI. 4 I. Aver le orecchie incirconcise vuol dire esser sordo alla parola di verità.

6,11:Sono pieno del furor del Signore, ec. Io perciò vedendo come la parola di Dio è per costoro argomento e di derisione e di scherno, mi vesto dell'ira stessa del Signore e non posso più trattenermi. Quindi io dico a me stesso: spandi il furore del Signore (cioè la parola annunziatrice del furore del Signore), spandilo e intimalo ai piccoli per le strade e alla gioventu ne' luoghi, dove ella è solita di adunarsi; perocchè tutti avran parte egualmente alla imminente calamità, l'uomo, la donna, il vecchio ancor vegeto e il vecchio decrepito, che non aspetta altro, che la morte. Così dimostra, come non è lontana l'esecuzione delle divine minacce.

6,14:E curavano le piaghe ec. Quando il mio popolo cominciava a rientrare in se, a temere le minacce del Signore, ed avea il cuore piagato per l'apprensione del castigo, costoro, i profeti e sacerdoti procuravan subito di saldare la piaga, ma con burlarsi del popolo, promettendo gli pace, felicità, pace e felicità, che non è, e mai non sarà.

6,15:Si sono eglino confusi per aver fatto cose abbominevoli? In tal guisa col segno d'interrogazione lessero queste parole s. Girolamo e molti altri.

6,16:Fermatevi sulla strada, ec. Giacchè voi siete ciechi e ignoranti, domandate a chi può insegnarvelo, qual sia la buona strada, la strada antica, battuta dai padri vostri, Abramo, Isacco ec., e camminate per essa. Ma ahi, che questi empi e sfacciati peccatori risolutamente rispondono: per questa strada noi non cammineremo. Questa bella sentenza si applica molto bene ai Cristiani di qualunque grado e condizione: eglino, per saper quel che debbano fare o non fare, cerchino e domandino quello, che i padri loro,gli antichi Cristiani facevano ai tempi loro. Così ogni classe di persone risalendo all'origine della fede troveranno con facilità la norma onde dirigere la loro vita: perocchè Gesù Cristo ieri e oggi e per tutti i secoli, come dice l'Apostolo, e il Vangelo non cangerà; e non le opinioni degli uomini, ma la veri tà è quella, che libera, come già disse il Salvatore.

6,17:Ed io vi deputati delle sentinelle, ec. I Profeti e i Dottori, la voce dei quali, come voce di tromba, vi avvisasse a tempo, affinchè poteste ripararvi colla penitenza dai gastighi del Signore.

6,20:L'incenso di Saba, e la cannella. Ovvero la canna odorifera, che veniva di Saba,come pur l'incenso migliore.

6,24:Ne abbiamo udito ec. È il Profeta, che dice come la sola prima novella della venuta di tal nimico basterà a far cadere le braccia agli Ebrei, e a mettergli in disperazione.

6,27:Ti ho costituito qual saggiatore robusto. Abbiamo veduto come talora si dice, che i profeti facciano quello, che predicono doversi fare o dover succedere. Così qui si dice, che Geremia è come un saggiatore robusto, cioè imperterrito, che farà saggio de' costumi del popolo, perchè senza timore, senza umani rispetti annunzia come Dio nel grogiuolo della tribolazione porrà lo stesso popolo per vedere di purificarlo. Io so, dice Dio, che egli nel fuoco comparirà come metallo impuro, che non può esser purgato. Tutti questi magnati sono pieni di fraude, son rame e ferro pieno di ruggine, perchè sono tutti corruzione e malvagità; che vuoi tu cavar di buono da un rame arrugginito e da un ferro arrugginito? Mettili nel grogiuolo, soffia quanto tu puoi, fino che regga il soffietto ed il mantice, il piombo, che tu avrai mesco lato perchè aiuti a fondere e separare i metalli, si sperderà e non trarrai, dopo tutte le fatiche, se non cattivo rame e cattivo ferro.

6,30:Chiamateli argento di rifiuto, ec. Che se alcuno vuole, che questo popolo si chiami non rame e ferro, ma argento, si, dicasi argento, ma argento di rifiuto, perchè Dio lo ha rigettato e riprovato. Adoprasi in oggi l'argento vivo per separare l'argento dagli altri. metalli, e dell'acqua forte per separar l'oro dall'argento.