Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Geremia 22


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Discorso di Geremia al re di Giuda, e al popolo. Sellum figliuolo di Josia, re di Giuda, non tornerà a Gerusalemme. Sgrida quelli, che edificavano col frutto delle ingiustizie. Predizioni contro Joakim; il cui figliuolo Jechonia sarà menato colla madre a Babilonia, dove morrà.

1Queste cose dice il Signore: Va alla casa del re di Giuda, ed ivi dirai queste parole:2Ascolta la Parola del Signore, o re di Giuda, che siedi sul trono di David de; tu, e i tuoi servitori, e il popol tuo, che entra per queste porte.3Queste cose dice il Signore: Rendete ragione, e fate giustizia, e liberate dalle mani del calunniatore gli oppressi per prepotenza: e non affliggete, e non opprimete iniquamente il forestiero, e il pupillo, e la vedova: e non spargete in questo luogo il sangue innocente.4Imperocché se veramente farete così, entreranno per le porte di questa casa i re della stirpe di David a sedere sul trono di lui, e saliranno su' cocchi, e sui cavalli eglino, e i loro servitori, e il loro popolo.5Che se voi non ascolterete queste parole, per me stesso io giuro, dice il Signore, che onesta casa sarà desolata.6Imperocché ecco quello, che dice il Signore intorno alla casa del re di Giuda: o Galaad, tu a me sei la testa del Libano: io giuro, che renderò te un deserto (come) le disabitate città.7E io contro di te santificherò l'uomo uccisore, e le armi sue: e troncheranno gli eletti tuoi cedri, e li getteranno sul fuoco.8E passerà molta gente per questa città, e dirà l'uno al suo compagno: Per qual motivo è stata trattata così dal Signore questa grande città?9E sarà loro risposto: Perchè mancarono alla alleanza del Signore Dio loro, e adorarono dei stranieri, e servirono a questi.10Non piangete il morto, né menate duolo a causa di lui; ma piangete quello, che parte: perocché egli più non tornerà, e non vedrà la terra, dov'egli nacque:11Imperocché cosi parla il Signore a Sellum figliuolo di Giosia, re di Giuda, il quale ha regnato invece di Giosia suo padre, che andò via da questo luogo. Egli non ritornerà qua mai più:12Ma nel luogo, dov' io lo ho tra portato, ivi morrà, e non vedrà mai più questa terra.13Guai a colui, che edifica la sua casa sull'ingiustizia, e i suoi appartamenti non sull'equità: che angaria senza ragione il suo prossimo, né gli darà la mercede.14Il quale va dicendo: Io mi fabbricherò una casa vasta, e grandiosi appartamenti, e vi fa le finestre, e le soffitte di cedro, le quali fa dipingere col minio.15Forse che tu regnerai, perchè al cedro ti paragoni? Il padre tuo non mangiò egli, e bevve, e rendeva ragione, e facea giustizia, mentre era in prosperità?16Giudicò la causa del povero, e del mendico con suo gran prò: e ciò non fu egli, perchè ei conobbe me, dice il Signore?17Ma gli occhi tuoi, e il cuor tuo mirano all'avarizia, e a spargere il sangue innocente, e a ordire calunnie, e a correre al male.18Per questo così parla il Signorea Joachim figliuolo di Giosia, re di Giuda: Non lo piangeranno, dicendo: Infelice fratello, e sorella infelice: né grideranno: Ahi, Signore, ahi, inclito re.19Avrà sepoltura simile a quella dell'asino; sarà gittato a marcire fuor delle porte di Gerusalemme.20Sali sul Libano, e grida; e in Basan alza la tua voce, e grida a quegli, che passano; che tutti i tuoi amatori sono annichilati.21Io ti parlai nella tua prosperità; e tu dicesti: Non darò retta: questo e il tuo stile fin dalla tua adolescenza, di non ascoltar la mia voce.22Tutti i pastori tuoi si pasceranno di vento; e i tuoi amatori anderanno in ischiavitù e allora tu sarai confusa, e ti vergognerai di tua grande malizia.23Tu, che siedi sul Libano, e fai tuo nido sui cedri, in qual maniera gemerai quando ti verranno i dolori, come quelli di donna nel parto?24Io giuro, dice il Signore; che se Jeconia figliuolo di Joachim, re di Giuda, fosse anello della mia mano destra, io me lo strapperei di lì.25E ti darò in potere di que', che cercano la tua morte, e in mano di quegli, de' quali la vista ti fa paura, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, e in mano de' Caldei.26E manderò te, e la madre tua, che ti ha generato, in paese straniero, dove voi non siete nati, e dove morrete.27E in quella terra, a cui aspira l'anima loro di ritornare, non torneranno.28E egli quest'uomo, Jeconia un vaso di terra spezzato? E egli un vaso, che non piaccia a nissuno: Per qual motivo sono stati ripudiati egli, e la sua stirpe, e gettati in una terra, ch'ei non conoscevano?29Terra, terra, terra, odi la Parola del Signore.30Queste cose dice il Signore: quest'uomo scrivilo sterile, uomo, che ne' giorni suoi non avrà prosperità: né alcun vi sarà di sua stirpe, che segga sul trono di David, ed abbia mai più potestà in Giuda.

Note:

22,1:Alla casa del re di Giuda. Comunemente per questo re è inteso Joakim messo sul trono dal re d'Egitto in luogo di Joachaz, o sia Sellum suo fratello condotto in Egitto. Vedi IV. Reg. XXIII.

22,6:O Galaad, tu a me sei stata la testa del Libano. Sembra indubitato, che qui il nome di Galaad sia posto per significare la casa e la stirpe dei re di Giuda: s. Girolamo, e dietro a lui molti Interpreti, dicono, che il monte di Galaad è quasi la testa e il principio del Libano: posto ciò il senso sarà questo. Il Profeta parlando alla reggia dei re di Giuda, che era sul monte Sion, dice: o casa reale, che per la tua grandezza e situazione se'il capo di Gerusalemme, come Galaad lo è del Libano, io giuro, che tu sarai distrutta e abbandonata. Il paese di Galaad era ricco di varie stimabilissime produzioni, e il Libano è posto talora per antonomasia, per dinotare un paese deliziosissimo e fertilissimo. Vedi Psal. LXXI. 16. Cant. IV. 14. Gen. XXXVII. 25. Come le disabitate citta. Ho aggiunto la particella di similitudine, che sembra dover si qui sottintendere secondo il genio della lingua Ebrea. E alludesi alle distrutte famose città di Sodoma e Gomorra.

22,7:Santificherò l'uomo uccisore, e le armi sue. Santificare, anche in altri luoghi simili presso Isaia, e in questo stesso libro (VI. 4.), significa la destinazione fatta da Dio di un potentato per eseguire la sua volontà a' danni o in favore del popol suo. Così santificato dicesi in questo luogo Nabuchodonosor, perchè eseguisce la sentenza di Dio contro Gerusalemme. Vedi s. Girolamo.
E troncheranno gli eletti tuoi cedri. Le case reali, e le case dei grandi di Gerusalemme, e gli stessi principi, e tutta la nobiltà. Continua la metafora del Libano famoso pe' suoi altissimi cedri.

22,10:Non piangete il morto. Non piangete il buon re Giosia ucciso a Mageddo dal re d'Egitto: piangete Sellum, o sia Joachaz sbalzato dal suo trono dallo stesso re, e condotto in Egitto, donde mai più tornerà. Vedi IV. Reg. XXIII. 33. 43.

22,13:Guai a colui, che edifica ec. Parla di Joakim messo dal re d'Egitto sul trono in vece di Sellum. Questi dice il Profeta che avea l'ambizione di fabbricare, e fabbricava sull'ingiustizie, facendo lavorare il suo prossimo senza pagarlo, e senza dargli la dovuta mercede.

22,14:Le quali fa dipingere col minio. Col minio venuto da Sinope città del Ponto. Vedi Plin. XXXV. 6.

22,15:Forse che tu regnerai, ec. Sarai tu stabile sul tuo trono, perchè ti paragoni a tuo padre, cedro altissimo, e principe incorruttibile, e sommamente glorioso non pel fasto e per la vana ambizione, ma per tutte le doti di ottimo re? Egli ebbe abbondanza di tutti i beni terreni, perchè nella sua felicità conservò la giustizia, e fu padre de' poveri.

22,16:Con suo gran pro. Avendo Dio rimunerato il buon cuore e la sua rettitudine con le sue benedizioni.

22,18:Non lo piangeranno, dicendo: Infelice fratello, ec. I principi e parenti lella sua casa non piangeranno lui, non piangeranno la consorte di lui dicendo: Ah fratello infelice, ah sorella infelice!

22,19:Avrà sepoltura simile a quella dell'asino. Sarà gettato alla campagna a marcire ed essere pasto degli uccelli e delle bestie carnivore. Vedi cap. XXXVI. 30.

22,20:Sali sul Libano, ec. Sono parole di Dio a Gerusalemme, cui egli esorta ad andare a piangere sul Libano e in Basan la perdita de' suoi amatori, col qual nome intende gli Egiziani, e i popoli della Fenicia e dell'Arabia, co' quali ella avea contratta alleanza per difendersi da Nabuchodonosor; ma questi alleati atterriti e conquisi dalle forze di questo monarca sono come se più non fossero riguardo al soccorso, che ella ne aspettava.

22,22:Si pasceranno di vento. I tuoi pastori, cioè i tuoi principi, i magistrati, i sacerdoti, i maestri della Sinagoga, si pasceranno di vane speranze.

22,23:Tu, che siedi sul Libano, e fai tuo nido sui cedri, ec. Paragona questa città superba per la sua magnificenza e grandezza, la paragona (dico) a un uccello di alto volo, che va a far il suo nido sulle cime degli altissimi cedri.

22,24:Se Jeconia figliuolo di Joakim ec. Jeconia, ovvero Chenia, succedette al padre nel regno, e non fu niente migliore nè più saggio del padre, di cui avea veduto il pessimo fine. Iddio dice, che quando Jeconia fosse stato tanto congiunto a lui, quanto lo è l'anello, che uno porta nel dito della sua destra, sel trarrebbe dal dito, e lo getterebbe lungi da se per le sue empietà. L'anello delle persone di gran condizione, oltre l'esser prezioso per se stesso, lo era ancora perchè serviva di sigillo a tutti gli atti pubblici e privati.

22,26:E la madre tua. Ella chiamavasi Nohesta. Vedi IV. Reg. XXIV. 8. 12. 15.

22,28-29:E egli quest'uomo, Jeconia, un vaso di terra spezzato? ec. No certamente, Jeconia non è un vaso rotto, Jeconia non è un uomo della infima plebe da essere negletto e rigettato da ognuno. Egli è un re, di antica nobilissima prosapia, signore di un popolo illustre e grande; ma egli è un re peccatore ed empio, e perciò Dio lo sbalza dal trono de' suoi maggiori e lo fa condur prigioniero co' suoi figliuoli in lontano paese. Con tali esempi parla Dio agli uomini in guisa da farsi intendere anche ai più duri e indolenti; onde il Profeta soggiunge: Terra, terra, terra, ascolta la parola del Signore.

22,30:Quest'uomo scrivilo sterile, ec. Jeconia ebbe de' figliuoli, e da lui discese Salathiel padre di Zorobabel, come si legge I. Paral. III. 17. 18. Matt. I. 12. Ma il Profeta stesso spiega quel che sia la sterilità di Jeconia, aggiungendo: ne' giorni suoi non avrà prosperità, nè alcun vi sarà di sua stirpe, che segga sul trono di David, ec. Or Zorobabel non fu re di Giuda, e non ebbe potestà regia. Ecco adunque in qual modo Jeconia si dica sterile, che i LXX dissero mo non crescente, e Teodozione uomo rigettato.