Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Geremia 23


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Minacce contro i pastori, che dispergono, e lacerano il gregge. Dio promette, che farà tornare gli avanzi al luogo loro, e darà de' pastori, e il Germe giusto di Davidde, sotto del quale sarà felicità grande. Predice l'ignominia eterna a' falsi profeti, che ingannano il popolo, e a quelli, che si burlano delle profezie.

1Guai contro i pastori, che dispergono, e lacerano il gregge del mio ovile, dice il Signore.2Per questo così parla il Signore Dio d'Israele ai pastori, che pascono il mio popolo: Voi avete disperso il mio gregge, e avete cacciato fuora, e non lo avete visitato: ecco, che io visiterò voi a motivo della malvagità delle vostre inclinazioni, dice il Signore.3Ed io raunerò gli avanzi del gregge mio da tutte le terre, dov'io gli avrò cacciati, e farolli tornare alle loro possessioni; e cresceranno, e moltiplicheranno4E faro sorgere per essi dei pastori, o che li pasceranno: Non avranno più umori, né paure: e de loro numero, non mancherà veruno, dice il Signore5Ecco, che vengono i giorni, dice il Signore, ed io susciterò a Davidde un Germe giusto, e regnerà come re, e sarà sapiente, e renderà ragione, e farà giustizia in terra.6In que' giorni Giuda avrà salute; e Israele viverà tranquillo: e questo è il nome, col quale egli sarà chiamato: Il Giusto Signore nostro.7Per questo verrà tempo, dice il Signore, quando non diran più: Vive il Signore, che trasse i figliuoli d'Israele dalla terra d'Egitto,8Ma (diranno): Vive il Signore, il quale ha tratto, ed ha condotto il seme ella casa d'Israele dalla terra di settentrione, e da tutte le terre, pelle quali io lo avea disperso, e abiteranno la loro terra.9Quanto ai profeti: Il mio cuore è spezzato dentro di me, tutte le mie ossa sono in fremito: son diventato come un ubbriaco, e come uomo zuppo di vino alla considerazione del Signore, e alla considerazione delle sue sante parole.10Perchè piena è la terra di adulteri, perchè a motivo delle bestemmie la terra è in lutto; sono arsi i campi del deserto: il corso loro è cattivo, e sono forti non per la giustizia;11Imperocché e il profeta, e il sacerdote sono immondi: e nella casa mia ho trovata la loro malvagità, dice il Signore.12Per questo il loro cammino sarà quasi per istrada sdrucciola al buio perocché inciamperanno, e vi caderanno: dappoiché io farò venire sciagure sopra di essi, il tempo di lor punizione, dice il Signore.13Come io vidi ne' profeti di Samaria l'insensataggine: profetavano nel nome di Baal, e ignannavano il mio popolo d'Israele;14Così i profeti di Gerusalemme gli ho veduti imitare gli adulteri, e seguir la menzogna: ed eglino han fatto coraggio alla turba de' malvagi, affinchè non si convertisse ciascheduno di essi dalla loro malvagità: son diventati per me come Sodoma, e gli abitatori di lei come Gomorra.15Per questo così parla il Signore degli eserciti ai profeti: Io li ciberò di assenzio, e gli abbevererò col fiele: imperocché da' profeti di Gerusalemme si e sparsa l'immondezza per tutta la terra.16Queste cose dice il Signor degli eserciti: Non ascoltate le parole de' profeti, i quali profetizzano a voi, e vi gabbano: pronunziano le visioni del loro cuore, e non parole della bocca del Signore.17Essi dicono a coloro, che mi bestemmiano: Il Signore ha parlato: Voi avrete pace: e tutti coloro, che seguono il depravato lor cuore, han detto: Non verrà sciagura sopra di voi.18Ma, e chi assistè al consiglio del Signore, e lo vide, e udì il suo parlare? chi penetrò la Parola di lui, e la comprese?19Ecco, che il turbine dello sdegno del Signore scapperà fuora, e la tempesta, rotto ogni argine, verrà sulla testa degli empj.20Non cesserà il furor del Signore, fino a tanto che abbia eseguiti, e adempiuti i disegni della mente di lui. Il consiglio di lui lo comprenderete voi negli ultimi giorni.21Io non mandava questi profeti, ed ei correvano: io non parlava ad essi, ed eglino profetavano.22Se fossero intervenuti al mio consiglio, e avessero intimate al mio popolo le mie parole, gli avrei certamente convertiti dalla mala lor vita, e dalle pessime loro inclinazioni.23Credi tu, ch'io sia Dio da vicino (dice il Signore), e non Dio da lontano?24Potrà forse occultarsi un uomo ne' suoi nascondigli, sicché io non lo vegga, dice il Signore? Non empio forse io il cielo, e la terra, dice il Signore?25Ho udito quello, che dicono i profeti, che profetizzano nel nome mio la menzogna, e dicono: Ho sognato: ho sognato.26E fino a quando avranno ciò in cuore i profeti, che profetizzano menzogne, e annunziano le seduzioni del loro cuore?27I quali voglion far sì, che si scordi del nome mio il mio popolo, per dar retta a' sogni, che ognuno di essi racconta al suo prossimo: come del nome mio si scordarono i padri loro per amore di Baal.28Il profeta, che sogna, racconti il sogno: e chi è depositario di mia parola, annunzi la Parola mia con verità: che han da fare col grano le paglie, dice il Signore?29Non son' elleno le mie parole come il fuoco, dice il Signore, e come martello, che stritola il sasso?30Per questo eccomi ai profeti, dice il Signore, i quali rubano le mie parole, ciascheduno al suo fratello.31Eccomi ai profeti (dice il Signore), i quali si formano il proprio linguaggio, e dicono: Dice il Signore.32Eccomi ai profeti, che sognano menzogne, dice il Signore, e le raccontano, e seducono il popol mio colle loro menzogne, e co' loro prodigi; quand'io non gli avea mandati, né data commissione a costoro, che non han fatto bene alcuno a questo popolo, dice il Signore.33Se adunque ti interrogherà questo popolo, od un profeta, od un sacerdote, e dirà: Quale il peso del Signore? tu dirai loro: Voi siete il peso: perocché io vi getterò via, dice il Signore.34E se un profeta, un sacerdote, o alcuno del popolo dirà: Peso del Signore: visiterò io un tal uomo, e la casa di lui.35Ognun di voi dirà al suo prossimo, e al suo fratello: Che è quello, che ha risposto il Signore? e che ha egli detto il Signore?36E non si nominerà più il peso del Signore; perchè a ciascheduno sarà suo peso la sua parola; perchè voi avete pervertite le parole di Dio vivo, del Signor degli eserciti Dio nostro.37Tu dirai al profeta: Che t'ha egli risposto il Signore? e che ha egli detto il Signore?38Che se voi direte: Peso del Signore, per questo cosi dice il Signore: Perchè avete detta questa parola: Peso del Signore; quand'io mandai a dirvi: Non istate a dire: Peso del Signore;39Per questo ecco, che io vi piglierò, e vi porterò, e vi abbandonerò lungi dalla mia faccia, e voi, e la città, ch'io diedi a voi, e ai padri vostri.40E farovvi argomento di obbrobrio sempiterno, e di eterna ignominia, dicui non si cancellerà mai la memoria.

Note:

23,2:Ai pastori, che pascono il mio popolo. Per questi pastori sembra. che debbano qui intendersi principalmente i sacerdoti, de' quali dice, ch'ei pascono, cioè governano il popolo, perchè ad essi si apparteneva di pascerlo, benchè o nol pascessero o lo pascessero molto male, come dice il Profeta; per la qual cosa ancora soggiunge, che siccome essi non ebbero il pensiero di visitare questo gregge, avrà egli il pensiero di visitare, cioè di punire la crudele loro negligenza e la malvagità del loro operare.

23,3-4:Ed io raunerò gli avanzi ec. Questi avanzi del gregge di Dio tolti al governo de' cattivi pastori sono il nuovo popolo formato e riunito da Cristo, del qual popolo gli Ebrei ricondotti a Gerusalemme sono figura: di questo popolo i pastori sono gli Apostoli, i quali da tutte parti nell'unico ovile adunarono e i Giudei e i Gentili nella nuova Chiesa; e questa dai Giudei ebbe cominciamento, i quali erano già in possesso del culto del vero Dio, ed a' quali il Messia era stato promesso e mandato principalmente, onde di essi può dirsi, ch'ei tornavano alle loro possessioni coll'entrare a parte de' beni della Chiesa. Delle pecorelle del nuovo ovile si dice, che elle non saran più in paure o timori, perchè elle sono e saranno sempre sotto la custodia e sotto la protezione del Principe de' pastori, il quale le ama teneramente, e per esse diede la vita, carità, che sarà imitata da quei, i quali sotto di lui avranno dello stesso gregge a cura: e di più si dice ancora che del loro numero non mancherà veruno, le quali parole ci rircordano quello, che il buon pastore già disse al celeste suo Padre: Di quelli, che tu desti a me, non ne ho perduto veruno, Joan. XVIII. 9. Perocchè a Cristo andarono e alla Chiesa tutti quelli, che dal Padre furon chiamati, ed ebber salute da lui tutti quelli, che alla salute pervennero.

23,5-6:Susciterò a Davidde un Germe giusto: e regnerà come re, ec. Se le precedenti parole del Profeta possono in qualche maniera aver relazione all'antico popolo, come si è detto, qui poi il velo è tolto affatto. Iddio dice, che egli una volta darà a Davidde un germe, o (per parlare strettamente coll'Ebreo) un tallo, il quale dalla sua quasi morta radice crescerà in grand'albero, che non solo ristorerà la gloria della casa di David, ma l'accrescerà e la estenderà senza fine. Questo Germe è Germe giusto, perchè egli è principio e fonte di ogni giustizia, ed ei regnerà, lo che certamente nissuno dei posteri di Davidde dopo la cattività ebbe in sorte, e governerà il suo popolo con saviezza, rendendo a' buoni il bene, a' cattivi il castigo, e il suo nome sarà il Giusto Dio nostro. Ecco adunque, come quel Figliuolo di Davidde secondo la carne, quel Germe, che da vergine terra spunterà un giorno, quando la casa di David sarà nella umiliazione, questo Germe sarà insieme vero Dio e nostro giustificatore e nostra salute, salute di Giuda e dello spirituale Israele, il quale in somma pace viverà sotto questo re, che è principe della pace (Isai. IX. 6.), ed è nostra pace, come dice l'Apostolo, Ephes. II. 14.

23,8:Vive il Signore ... ed ha condotto il seme della casa d'Israele dalla terra di Settentrione. Vive il nostro Salvatore Dio Gesù Cristo, il quale dalla cattività del peccato e del demonio ha liberato Israele, e da tutte le parti del mondo lo ha condotto nella terra di luce e di pace, che è la spirituale Gerusalemme, cioè la Chiesa Cristiana. Questa liberazione, che sarà opera del Figliuolo di David, è tanto grande e insigne e ammirabile, che a paragone di essa, ella è poca cosa l'antica liberazione del popolo dal tirannico giogo di Faraone, onde questa appena più si rammenterà, se non in quanto di questa seconda ella fu una tal qual figura.

23,9:Quanto ai profeti: Il mio cuore è spezzato ec. Quanto a' falsi profeti io mi consumo di afflizione, e il cuor mi si spezza, e tremano le mia ossa, quasi io fossi ebro di vino, considerando la maestà del Signore offeso da loro, e la santità delle sue parole, delle quali costoro si fanno beffe.

23,10:Piena è la terra ec. A' falsi profeti, che adulavano il popolo colle menzogne, imputa giustamente il Profeta i disordini regnanti nel popolo, e i castighi co' quali Dio lo punisce, e particolarmente la siccità, per cui dice, che era in lutto la terra. Il corso della vita di questi profeti è cattivo, e sono forti pel male, e non per fare il bene.

23,11-12:Sono immondi: e nella casa mia ec. E profeti e sacerdoti sono corrotti, e pieni d'iniquità, e nella mia casa gli ho io veduti portare i loro idoli, le loro abominazioni, le loro oscenità. Per questo precipiteranno in orrende calamità, come avviene a un uomo, che al buio cammina per una strada lubrica, dove non può fermare il suo passo.

23,13-14:Come io vidi nei profeti di Samaria l'insensatagqine: ec. Siccome i profeti delle dieci tribù io li vidi adorare i dei di pietra e di legno, argomento visibile di loro stoltezza; così i profeti di Giuda io vidi imitare gli stessi adulteri, cioè idolatri di Samaria, e di più li vidi battere la via della menzogna, dicendosi mandati da Dio, quando Dio ad essi non avea mai parlato, e li vidi far cuore a' cattivi, perchè a dispetto di tutte le minacce del Signore non si convertissero. Sono adunque senza paragone più rei questi, che i profeti di Samaria, che non parlavano se non a nome di Baal, e non abusavano del nome mio per dar credito alle menzogne, e per rendere il popolo più perverso. Io perciò odio questi profeti di Gerusalemme e i suoi abitatori non men di quel ch'io odiassi i cittadini di Sodoma e di Gomorra, e con simil castigo punirò questa corrotta città.

23,18:Chi assistè al consiglio del Signore? Chi di questi profeti ebbe mai comunicazione con Dio e assistè a' suoi segreti consigli?

23,22:Se fossero intervenuti ec. Se questi fossero miei profeti, se avesser comunicazione con me, se ad essi io aves si confidate le mie parole, essi non sarebbono cattivi ed empi, come sono; ed io prima di servirmi di loro gli avrei convertiti, e ridotti a vita migliore, affinchè il mio popolo non avesse dinanzi agli occhi lo scandalo di vedere disonorato colla immondezza della vita e colla empietà delle massime un tal ministero.

23,23:Credi tu, ch' io sia Dio da vicino, ...... e non Dio da lontano? Io non solo veggo le cose presenti, ma tutte ancor le passate, e tutte ancor le future ab eterno vidi e conobbi; e di più a tutte le cose io sono vicino, io sonopresente colla mia providenza, colla mia potenza ed anche colla mia immensità.

23,25:Ho sognato. Ho avuto un sogno profetico.

23,26-27:E fino a quando avranno ciò in cuore ec. Fino a quando continueranno ad amare e ad esercitare questo brutto mestiere questi profeti di menzogna, che spacciano le seduzioni del corrotto lor cuore? Essi non ad altro pensano, che a distruggere nel mio popolo la pietà, la religione colle loro imposture, come i profeti di Samaria fecer dimenticare del nome mio le dieci tribù per andar dietro a Baal: di questi sono degni figliuoli i profeti di Gerusalemme, i quali co' loro sogni alienano il popolo da me.

23,28-29:Il Profeta, che sogna, racconti il sogno: ec. Il sogno, che costoro dicono di aver avuto, lo mettan fuora e dicano: io ho sognato; ma non dicano: il Signore ha detto. Quelli poi, che hanno avuta qualche rivelazione da me, come parola mia, espongano con verità la parola, che hanno udita. Che ha che fare la menzogna de' falsi profeti colla verità e schiettezza dei veri? Come mai col puro grano vuol confondersi la vile leggera paglia? La paglia non nutrisce, e la falsa profezia non edifica, ma distrugge. La mia parola è fuoco, che purifica, è martello, che rompe la durezza di ogni pietra. Hann'eglino nulla di simile i discorsi de' falsi profeti?

23,30-32:Eccomi ai profeti ... i quali rubano le mie parole ec. Sono notate tre specie di falsi profeti; primo, di quelli, che prendono alcune sentenze de' veri profeti e colle loro menzogne le mescolano e le adulterano; secondo, di quelli, che di proprio cervello si formano il proprio loro linguaggio, e con estremo ardimento parlano come da parte di Dio; terzo, di quegli i quali per tanti oracoli vendono i loro sogni, e colle bugie e cogli inventati miracoli gabbano la turba ignorante. Sono da notar si quelle parole: i quali si formano il proprio linguaggio: perocchè il vero profeta non ferma egli il suo linguaggio, perchè non parla e non dice se non quello, che Dio gli mette in bocca: donde avviene, che il falso profeta adula, lusinga colle dolci e buone parole i peccatori; ma non il vero, che non cerca di piacere, ma di esser utile al popolo.

23,33-35:Se adunque ti interrogherà questo popolo ....e dirà: Qual è il peso del Signore? ec. Le profezie, nelle quali annunziavansi i castighi di Dio contro i prevaricatori, sono ordinariamente chiamnte peso, che altrove si è tradotto annunzio grave; ma qui conviene ritener la stessa parola affin d'intendere la risposta, che Dio ordina a Geremia di dare a chi burlandosi delle continue minacce, che egli faceva a tutti, e della intimazione de' futuri castighi, gli domandava per ischerno: qual è il peso del Signore, che tu hai oggi da predire? A questi empi schernitori (dice Dio) tu risponderai: peso, e peso grande, siete voi, peso insoffribile, e per questo il Signore dice, che vi rigetterà lungi da sè, e vi caccerà nel paese de' Caldei. Così Dio ritorce contro di essi le empie loro derisioni, e aggiunge, che egli visiterà nell'ira sua tutti quelli, che in tal guisa si fanno beffe di sua parola, e li castigherà severamente, e allora tutti impareranno a rispettare la profezia e il profeta del Signore, e non di ranno più peso del Signore, ovvero, qual è il peso del Signore? Ma con umiltà e timore domanderanno: che è quello che ha risposto o detto il Signore?

23,36:Non si nominerà più il peso del Signore: ec. Sia tolta di mezzo questa parola peso, perocchè a chi la userà ella diverrà peso e flagello grave, per aver voi cangiata la parola di Dio vivo, del Signore degli eserciti, in argomento di riso e di burla.

23,37:Tu dirai al profeta: ec. Quando tu vorrai interrogare il mio profeta, tu gli dirai con rispetto: che ha risposto, ovvero, che ha detto il Signore?

23,39:Io vi piglierò, e vi porterò, ec. Se voi continuerete a ridere e scherzare con questa parola peso del Signore, io vi prenderò e vi porterò qual peso odioso lontano da me, e vi abbandonerò voi e la vostra citta in braccio alle più orrende sciagure; abbandonerò questa città data da me a' padri vostri per essere la città regina di un bellissimo regno, e voi resterete nell'obbrobrio e nella ignominia per sempre. Dio fa qui intendere quanto gran male sieno le derisioni delle cose sante, e particolarmente della sua divina parola, la quale dee ascoltarsi con profonda umiltà e venerazione da ogni uomo, e amarsi e aversi cara anche quando condannando i nostri vizi e le nostre prevaricazioni, ci umilia, e quando colla minaccia de' severi giudizi di Dio ci intimidisce affin di ritrarci dal male.