Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Geremia 39


font

Gerusalemme è presa da' Caldei. Sedecia fugge, ed e preso, e gli sono cavati gli occhi. Incendio della città, e del tempio. Parte del popolo è condotta a Babilonia con Sedecia. Geremia è messo in libertà.

1L'anno nono di Sedecia re di Giuda, il decimo mese venne Nabucodonosor re di Babilonia, e tutto il suo esercito a Gerusalemme, e pose l'assedio.2E l'anno undecimo di Sedecia, il mese quarto, ai cinque del mese fu espugnata la città,3E v'entraron tutti i principi del re di Babilonia, e si fermarono alla porta di messo, Neregel, Sereser, Semegarnabu, Sarsachim, Rabsaces, Neregel, Sereser, Rebmag, e tutti gli altri principi del re di Babilonia.4E avendogli veduti Sedecia re di Giuda, e tutti gli uomini di valore, fuggirono, e usciron di notte tempo dalla città per la strada del giardino del re, e per la porta, che era tralle due muraglie, e preser la via del deserto.5Ma tenne lor dietro L'esercito de Caldei, e presero Sedecia nella campagna deserta di Gerico, e preso lo condussero a Nabucodonosor re di Babilonia in Reblatha, che è nella terra di Emath: e questi lo giudico.6E il re di Babilonia uccise i figliuoli di Sedecia sotto gli occhi di lui in Reblatha: e tutti i nobili di Giuda fece morire il re di Babilonia.7E fece di più cavar gli occhi a Sedecia, e lo mise in ceppi, perchè fosse condotto a Babilonia.8I Caldei pure incendiarono la casa del re, e la casa del volgo, e smantellarono le mura di Gerusalemme.9E gli avanzi del popolo restato nella città, e i disertori, che si eran rifugiati presso di lui, e il rimanente del volgo fu condotto a Babilonia da Nabuzardan comandante della cavalleria.10E la turba de' poveri, che non avevano nulla affatto, li lasciò Nabuzardan comandante della cavalleria nella terra di Giuda; e donò loro delle vigne, e delle cisterne in quel giorno.11Ma Nabuchodonosor re di Babilonia avea dati a Nabuzardan comandante della cavalleria i suoi ordini in torno a Geremia, dicendo:12Predi quest'uomo, ed abbine cura, e non fare a lui nissun male, ma concedigli quello, che vuole.13Per la qual cosa Nabuzardan capitano dell'esercito, e Nabusezban, e Rabsaces, e Neregel, e Sereser, e Rebmag, e tutti i grandi del re di Babilonia14Mandarono a trar Geremia dal vestibolo della prigione, e lo consegnarono a Godolia figliuolo di Ahicam, figliuolo di Saphan, affinchè egli se n'andasse a casa sua, e vivesse in mezzo al popolo.15Ma a Geremia avea parlato il Signore mentre egli era rinchiuso nel vestibolo della prigione, e gli avea detto:16Va, e dì ad Abdemelech Etiope: Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Ecco, che io adempierò sopra questa città le mie parole per suo danno, e non per suo bene, e tu avrai sotto gli occhi questo adempimento in quel giorno.17Ma io ti libererò in quel giorno, dice il Signore, e tu non sarai dato in potere di color, che tu temi:18Ma ti libererò infallibilmente, e non perirai di spada; ma tu salverai l'anima tua, perchè hai confidato in me, dice il Signore.

Note:

39,2:Il mese quarto, ai cinque del mese. L'Ebreo e i LXX e tutte le versioni pongono il dì nove del mese quarto, e non il dì cinque come qui si legge; anzi nella stessa maniera si ha il di nove anche in vari manoscritti della nostra Volgata; e siccome la stessa data si trova nel IV. dei Re XXV.3., e anche in Geremia LII.6.; quindi molti dotti Interpreti non hanno difficoltà di credere, che sia quiuno sbaglio di copista facilissimo ad accadere, particolarmente quando si tratta di numeri. Vedi Torniello, a Castro, Sa ec. Alcuni però credono di potere sciogliere la difficoltà col dire, che ai cinque cominciò ad aprirsi la breccia, e ai nove fu espugnata la città. Gerusalemme adunque fu assediata l'anno nono di Sedecia, del mondo 3414, secondo l'Usserio ai 30 di Gennaio, e fu espugnata l'anno 3416, ai 27 di luglio. Gli Ebrei osservano due digiuni ogni anno, l'uno pel cominciamento dell'assedio, l'altro per l'incendio del tempio, nel quinto mese.

39,3:Alla porta di mezzo. Si fermarono davanti alla porta del secondo recinto, perocchè Gerusalemme avea doppia muraglia. Vedi la predizione di Geremia I. 15. Isai. XXII. 7. Neregel, Sereser. Non si sa il perchè questi due nomi siano ripetuti due volte. Neregel era nome anche di un dio degli Assiri. Vedi IV. Reg. XVII. 30. Il Vatablo ed altri vogliono, che i nomi di alcuni di questi principi spie ghino l'ufficio, che essi aveano presso il re, e particolarmente que' nomi, che cominciano da Ser, o da Rab, che vuol dire capo, come Sereser, tesoriere; Rebmag, capo de' Magi.

39,5:Nella campagna deserta di Gerico. Nella campagna di Gerico non coltivata, perchè forse era lasciata così per servire di pascolo a' bestiami.
In Reblatha, che è nella terra di Emath. A' tempi di Teodoreto Reblatha sussisteva ancora vicina ad Emesa (che è Emath) nella Siria.
E questi lo giudicò. Lo convinse d'ingratitudine e di infedeltà, ed anche di spergiuro, avendo Sedecia (posto sul trono da quel re) giurato a lui fedelta. I re di Babilonia non facevan cosa d'importanza senza il consiglio de' loro savi. Dan. VI. 7. 8. ec.

39,7:E fece di più cavar gli occhi a Sedecia. Così fu adempiuta la predizione di Ezechiele, il quale avea detto, che Sedecia sarebbe condotto a Babilonia, ma non avrebbe veduta quella città. Ezech. XII. 13.

39,8:E la casa del volgo. Alcuni credono, che possa essere una casa comune, dove il popolo celebrasse le nozze, i conviti ec.; altri, che fosse la Sinagoga, dove si faceva a certi tempi la lettura della legge e altri esercizi di religione.

39,10:E delle cisterne. Cioè campi ed orti con acqua da inaffiarli.

39,14:Lo consegnarono a Godolia. Questi fu nominato dal re governatore de' Giudei rimasi nel paese, IV. Reg. XXV.22 Jerem. XL. 5. 4. Gli Ebrei dicono, che Godolia al principio dell'assedio era fuggito trai Caldei.

39,16:Ad Abdemelech Etiope: ec. Dio vuol ricompensare quest'uomo per la carità usata da lui verso Geremia, cap. XXXVIII. 7. 8. ec.