Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 29


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I Giudei saranno in cattività a Babilonia per settant' anni, e poi torneranno. Quelli, che son rimasti a Gerusalemme, periranno di spada, di fame, e di peste. Minacce contro Achab, Sedecia, e Semeia falsi profeti, che seducevano il popolo.

1Queste son le parole della lettera mandata da Geremia profeta a quelli, che eran rimasi seniori de' fuor usciti, e a' sacerdoti, e ai profeti, e a tutto il popolo, che era stato trasportato da Nabuchodonosor da Gerusalemme in Babilonia:2Dopoché furon partiti da Gerusalemme Jeconia, e la padrona, e gli eunuchi, e i principi di Giuda, e di Gerusalemme, e i fabbri, e i gioiellieri:3Per mano di Elasa figliuolo di Saphan, e di Gamaria figliuolo di Helcia mandati a Babilonia da Sedecia re di Giuda a Nabucodonosor re di Babilonia:4Scrisse egli: Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele a tutti i fuorusciti, i quali io ho trasferiti da Gerusalemme a Babilonia:5Fabbricatevi delle case, e abitatele, e piantate degli orti, e mangiatene il frutto.6Fate de' matrimonj, e generate figliuoli, e figlie: e ammogliate i vostri figliuoli, e maritate le vostre figliuole, e partoriscano figliuoli, e figliuole, e moltiplicate costì, e non vi riducete a scarso numero.7E proccurate la pace della città, nella quale io vi ho fatti passare; e pregate per essa il Signore; perocché nella pace di lei sarà compresa la vostra pace.8Imperocché queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Non vi seducano i vostri profeti, che son tra di voi, e i vostri indovini, e non date retta a' sogni da voi sognati;9Imperocché falsamente profetan coloro nel nome mio, ed io non gli ho mandati, dice il Signore;10Imperocché queste cose dice il Signore: Allorché sarete per compiere i settant'anni in Babilonia, io vi visiterò, e metterò ad effetto la mia graziosa parola, di ricondurvi in questo luogo;11Imperocché io so i disegni, che ho sopra di voi, dice il Signore, disegni di pace, e non di afflizione, per dare a voi la fine, e quello, che aspettate.12E voi m' invocherete, e partirete; e mi pregherete, ed io vi esaudirò.13Mi cercherete, e mi troverete, al lorché mi cercherete con tutto il cuor vostro.14E voi mi troverete, dice il Signore, ed io vi ricondurrò dalla schiavitù, e vi raunerò da tutte le regioni, e da tutti i luoghi, ne' quali io vi ho di spersi, dice il Signore, e vi farò tornare dal luogo, dove vi feci andare raminghi.15Ma voi avete detto: Il Signore ha suscitati a noi de' profeti in Babilonia.16Or queste cose dice il Signore al re, che siede sul trono di David, e a tutto il popolo, che abita questa città, a' vostri fratelli, che non sono come voi passati in altra regione.17Queste cose dice il Signore degli eserciti: Ecco che io manderò contro di loro la spada, e la fame, e la peste; e li tratterò come fichi cattivi, che non posson mangiarsi, per essere guasti.18E li perseguiterò colla spada, colla fame, e colla peste: e farò, che siano spersi per tutti i regni della terra, divenuti la maledizione, lo spavento, lo scherno, e l'obbrobrio a tutte le genti, tralle quali io lo caccerò;19Perchè non hanno ascoltate le mie parole, dice il Signore, manifestate ad essi di buon'ora da me per mezzo de' profeti miei servi. Ma voi non le ascoltaste, dice il Signore.20Voi adunque udite la Parola del Signore, voi fuorusciti tutti mandati da me da Gerusalemme a Babilonia.21Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele ad Achab figliuolo di Colia, e a Sedecia figliuolo di Maasia, i quali profetizzano a voi menzogne nel nome mio: Ecco, che io li darò nelle mani di Nabucodonosor re di Babilonia, ed ei li farà morire sugli occhi vostri.22E tutti i fuorusciti di Giuda, che sono in Babilonia, prenderanno da questi una maniera di maledizione, dicendo: Faccia a te il Signore come a Sedecia, e ad Achab, i quali il re di Babilonia frisse sul fuoco;23Perocché eglino han fatto cose brutte in Israele, ed hanno svituperate le mogli de' loro amici, ed hanno parlato falsamente nel nome mio, non avendone io data ad essi commissione. Io sono il giudice, e il testimone, dice il Signore.24E a Semeia Nehelamite tu dirai:25Queste cose dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Perchè tu di tuo capriccio mandasti lettere a tutto il popolo, che è in Gerusalemme, e a Sophonia figliuolo di Maasia sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo:26Il Signore ti ha fatto sacerdote in luogo di Jojada, affinchè tu abbi autorità nella casa del Signore per reprimere ogni fanatico, che profetizza, e metterlo in ceppi, e in prigione,27Ed ora perchè non hai tu gastigato Geremia di Anathoth, che fa tra voi il profeta?28Imperocché oltre di questo egli ha mandato a dire a noi in Babilonia: La cosa è lunga: fabbricatevi delle case, e abitatele, piantate degli orti, e mangiatene il frutto.29Sofonia adunque lesse questa lettera a Geremia profeta.30E il Signore parlò a Geremia, dicendo:31Scrivi a tutti i fuorusciti in questo tenore: Queste cose dice il Signore intorno a Semeia Nehelamite: Perchè Semeia ha profetizzato a voi, ed io non lo avea mandato; e vi fece confidare nella menzogna,32Per questo cosi dice il Signore: Ecco che io visiterò Semeia Nehelamite, e la sua stirpe, della quale non sarà alcuno che segga in mezzo a questo popolo, né che vegga il bene, che io farò al mio popolo; perchè da prevaricatore ha parlato contro il Signore.

Note:

29,1-3:Queste son le parole della lettera mandata da Geremia ec. Geremia non cessava, benchè rimaso in Gerusalemme, di aver a cuore la conservazione e il bene di quella gran porzione del popolo, che era stata trasportata a Babilonia tanto sotto Joakim, come sotto Jeconia. Quindi in occasione che Sedecia spedì a Nabuchodonosor Elasa figliuolo di Saphan, e Gamaria figliuolo di Helcia, scrisse la lettera, che qui è riportata, agli anziani del popolo, i quali sendo sopravvissuti alle calamità precedenti si trovavano nella Caldea, e a' sacerdoti, e a' profeti del Signore e a tutto il popolo. È notato, che questa lettera fu scritta dopo che Jeconia, e la padrona, cioè la regina Nohesta madre di Jeconia, e i cortigiani, e i principi di Giuda e di Gerusalemme, e i fabbri, e i gioiellieri erano stati condotti via dalla Giudea; ma non sappiamo l'anno preciso di essa lettera, benchè comunemente si creda, che Geremia la scrivesse al principio del regno di Sedecia. Notisi, che il nome di Eunuco divenne titolo di ufficio e di ministero nelle corti de' principi, onde in questo luogo il Caldeo prese questa voce in significato di Grande. Quanto a' profeti, de' quali qui si parla, Danielle ed Eze chielle erano nella Caldea, ed altri profeti non conosciuti da noi poterono esser con quel popolo.

29,5-6:Fabbricatevi delle case, e abitatele: ec. Quanto è degna della bontà somma infinita di Dio la cura, che egli si prende di un popolo ingrato e disleale, che lo ha costretto a dar di mano ai castighi colla sua protervia ed empietà! Non solo Dio non dimentica questo popolo, ma lo istruisce per mezzo de' suoi profeti di tutto quello, che debbon fare nella loro cattività per meritarsi colla umiltà e colla pazienza ne' mali di vedere un giorno adempiute le promesse di misericordia fatte ad essi per bocca de' medesimi profeti. Questi Ebrei infelici la maggior tentazione, che provassero, era un violento desiderio di rivedere il suolo natio e la città santa, e questo desiderio era nudrito dalle false lusinghe dei falsi profeti. Dio però fa, che Geremia scriva per disingannargli, e ordini loro di fabbricar delle case, di coltivare le terre, che saran loro date, di fare de' matrimoni affinchè la nazione non perisca, ma si moltiplichi; in una parola Dio vuole, che si assestino nel paese, dove sono, per starvi lungo tempo, cioè per settanta anni, come qui ripetesi nuova mente vers. 10., e questi settant' anni sogliono computarsi dall'anno quarto di Joakim fino all'anno primo del regno di Ciro in Babilonia, cioè dall'anno del mondo 3398, fino all'anno 3468.

29,11:Per dare a voi la fine, e quello che aspettate. Per darvi la fine de' mali e la consolazione del ritorno a Gerusalemme, ritorno desiderato tanto e aspettato da voi.

29,15-17:Ma voi avete detto: Il Signore ha suscitati a noi dei profeti ec. Ma sono tra voi di quelli, che si lusingano di riveder ben presto la patria, dicendo, che hanno de' profeti mandati da Dio, che ciò promettono; e questi stessi profeti son cagione, che voi invidiate la sorte de' vostri fratelli, gli Ebrei rimasi con Sedecia loro re in Gerusalemme. Or sappiate che e quel re e il suo popolo patira ogni sorta di mali e di miseria, perchè saranno perseguitati dalla spada, dalla fame e dalla pestilenza.

29,22:I quali il re di Babilonia frisse sul fuoco. Questa maniera di supplizio consisteva nel calare a poco a poco il corpo del paziente in una caldaia di olio bollente: ovvero con farlo arrostire in una caldaia a secco. Nella prima maniera furono tormentati i santi fratelli Maccabei, e s. Giovanni Evangelista e molti altri martiri di Gesù Cristo.

29,24:A1 Semeia Nehelamite. Pare, che Nehelamite sia messo per indicare la patria di questo falso profeta; ma un luogo, che si dicesse Nehelam, non è conosciuto da verun interprete o geografo; e dall'altro canto il titolo di Nehelam, che vuol dir Sognatore, sta tanto bene a un falso profeta, che taluno ha sospettato, che Geremia con esso volesse indicare non il luogo del nascimento, ma il carattere di questo mal uomo.

29,25:Perchè tu di tuo capriccio mandasti lettere ec. Il sentimento di questo versetto non si compisce se non nel vers. 32. con quelle parole: Per questo, cosi dice il Signore: Ecco, che io visiterò Semeia Nehelamite, e la sua stirpe, ec.

29,26:Il Signore ti ha fatto sacerdote in luogo di Joiada, ec. Semeia adunque scriveva a Sophonia: ricordati, che tu occupi il posto di Joiada. Questo pontefice a' tempi del re Joas fu il principale autore di purgare la Giudea dalla idolatria, e per consiglio di lui Joas fece morire i profeti di Baal. Semeia adulando Sofonia, che non era pontefice, ma primo sacerdote dopo il pontefice, lo agguaglia a quel celebratissimo pontefice Joiada e dice, che egli è stato destinato da Dio a punire, come quegli, i profeti fanatici, che usurpano quel ministero; e che tale essendo Geremia, egli lo dee far carcerare.

29,28:La cosa è lunga. Il tempo del vostro soggiorno nella Caldea è lungo e non breve, come dicono i falsi profeti.

29,32:Da prevaricatore ha parlato contro il Signore. Ha opposte le false sue predizioni ai veri oracoli del Signore.