Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Geremia 42


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Geremia dopo aver pregatole consultato il Signore, risponde, che i Giudei saranno salvi se restano nella Giudea: se poi vanno in Egitto, periranno di spada, di fame, e di pestilenza.

1Andarono tutti i capi delle milizie, e Johanan figliuolo di Caree, e Jezonia figliuolo di Osaia, e tutto il rimanente del volgo, piccoli, e grandi,2E dissero a Geremia profeta: Siano accette dinanzi a te le nostre suppliche, e prega il Signore Dio tuo per noi, e per tutti questi avanzi, che pochi siano noi rimasi di molti, che eravamo, con forme tu vedi cogli occhi tuoi,3E faccia il Signore Dio tuo conoscere a noi la via, per cui dobbiam camminare, e quello, che abbiam da fare.4E il profeta Geremia disse loro: Ho inteso: ecco, che io farò orazione al Signore Dio vostro a tenore delle vostre parole: qualunque cosa mi risponderà il Signore, io ve la annunzierò, e nulla vi terrò celato.5E quegli dissero a Geremia: Il Signore sia testimone tra noi della verità, e della sincerità nostra, se noi non faremo appuntino tutto quello, che il Signore Dio tuo manderà a dire a noi per bocca tua.6Dolce, od acerba, che ella sia, noi ubbidiremo alla voce del Signore Dio nostro, verso del quale noi ti mandiamo: affinchè abbian felice esito le cose nostre, quando avremo ascoltata la voce del Signore Dio nostro.7E passati che furono dieci giorni, il Signore parlò a Geremia:8Ed egli chiamò Johanan figliuolo di Caree, e tutti i capi delle milizie, che erano con lui, e tutto il popolo, piccoli, e grandi.9E disse loro: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele, verso del quale mi avete mandato, perch'io umiliassi davanti a lui le vostre preghiere:10Se voi starete tranquilli in questa terra, io vi ristorerò, e non vi distruggerò: vi pianterò, e non vi sradicherò: imperocché io son già placato col male, che vi ho fatto.11Non temete il re di Babilonia, di cui voi avete tanto spavento, noi temete,dice il Signore; perocché io sono convoi per salvarvi, e liberarvi dalle sue mani.12E farò misericordia con voi, e avrò di voi pietà, e farò, che abitiate nella vostra terra.13Ma se voi direte: Noi non abiteremo in questa terra, e non ubbidiremo alla voce del Signore Dio nostro,14E direte: Non sia così: ma noi ce n'anderemo nella terra d'Egitto, dove non vedremo la faccia della guerra, e non udiremo romor di tromba, e non patiremo la fame, ed ivi ce ne staremo:15Udite adesso sopra di questo la Parola del Signore, o avanzi di Giuda: Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Se voi vi ostinerete a voler andare in Egitto, e vi anderete per abitarvi,16La spada, di cui temete, vi troverà nella terra d'Egitto, e la fame, di cui vi mettete in pena, sarà addosso a voi nell'Egitto, ed ivi morrete.17E tutti coloro, che si saranno ostinati a voler andar in Egitto per ivi abitare, morranno di spada, di fame, e di peste: nissuno di essi resterà in vita, né fuggirà il male, ch'io farò cadere sopra ai loro;18Imperocché queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d' Israele: Come si accese il furor mio, e la mia indegnazione contro gli abitanti di Gerusalemme; così si accenderà la mia indegnazione contro di voi, quando sarete entrati in Egitto, e sarete oggetto di esecrazione, di spavento, di maledizione, e di obbrobrio, e non ve drete mai più questo luogo.19Il Signore parla a voi, o avanzi di Giuda: Non andate in Egitto: tenete ben a mente, che io ve l'ho protestato in questo dì,20Conciossiachè voi avete ingannate le anime vostre: mentre voi mi avete mandato a parlare al Signore Dio nostro, dicendo: Prega per noi il Signore Dio nostro, e tutto quello, che il Signore Dio nostro dirà a te, riferiscilo tu a noi, e noi il faremo.21Ed io oggi ve l'ho riferito, e voi non avete ascoltata la voce del Signore Dio vostro riguardo a tutte quelle cose, delle quali mi ha mandato a parlarvi.22Ora adunque tenete ben a mente, che voi morrete di spada, di fame, e di peste colà, dove avete voluto andare per abitarvi.

Note:

42,7:E' passati che furono dieci giorni, ec. Il Profeta spese tutti questi giorni in orazione, affinchè Dio gli rivelasse la sua volontà per farla sapere al popolo, e in ciò si fece vedere la carità di Geremia verso il suo popolo. Alcune volte Dio parlava a lui, quando meno egli sel sarebbe aspettato; altre volte vuole, ch'egli preghi, e preghi lungamente, prima che Dio gli parli. Ma lo stesso Dio conosceva, che tutte le promesse fatte da questo popolo, e ratificate con giuramento, vers. 5. 6., non venivano da cuore veramente retto e sincero e disposto a obbedire ai comandi suoi.

42,18:Sarete oggetto di esecrazione. Di giuramento esegratorio; volendo dire, che chiunque giurerà, volendo fare la più terribile imprecazione, che dar si possa, dirà: Il Signore mi tratti (se io fo tal cosa) come trattò quegli Ebrei, i quali contro la volontà di lui andarono in Egitto.

42,20:A rete inqannate le anime vostre: ec. Geremia leggeva già ne' volti di quella gente, che la risposta, ch'ei dava loro da parte di Dio, non era gradita, e ch'ei non volevano starci. Dice loro perciò: ma, e per qual motivo mi avete voi detto di consultare il Signore? Se solamente per udire da lui quello che a voi piaceva, e quello che volete fare, voi non ingannate lui, ma voi stessi, e la vostra finzione caderà sopra di voi.