Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Geremia 44


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I Giudei nell'Egitto, ripresi da Geremia per ragione del culto degl'idoli, rispondono sfacciatamente, uomini, e donne, che continueranno a far quello, che fanno. Predizione della loro rovina. Faraone Ephree sarà dato in potere de' suoi nemici.

1Parola annunziata a tutti i Giudei, che abitavano nella terra d Egitto, a Magdalo, e a Taphnis, e a Memphi, e nella terra di Phatures, per bocca di Geremia profeta, il quale diceva:2Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Voi avete veduto tutti que' mali, ch'io ho mandati sopra Gerusalemme, e sopra tutte le citta di Giuda; ed ecco, che elle sono in oggi deserte, e vuote di abitatori;3A causa delle malvagità commesse da loro per provocarmi a sdegno, andando a offerir sagrifizj, e a rendere onore agli dei stranieri, ignoti ad essi, e a voi, e a' padri vostri.4E mandai a voi con gran sollecitudine i miei servi, i Profeti, li mandai a dirvi: Non fate tali abbominazioni, le quali sono odiose all'anima mia.5E non ascoltarono, e non piegaron le orecchie per convertirsi dalle loro malvagità, e astenersi dal sagrificare agli dei stranieri.6E si accese il mio sdegno, e il mio furore, e scoppiò contro le città di Giuda, e contro le piazze di Gerusalemme, e si sono cangiate in solitudine, e in disertagione, quale oggi si vede.7E adesso queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Per qual motivo fate questo gran male contro le anime vostre, per far perire i vostri uomini, e le vostre donne, i fanciulli, e i bambini di latte in mezzo a Giuda, talmente che nulla più rimanga di voi,8Irritandomi colle opere delle vostre mani, sagrificando agli dei stranieri nella terra d'Egitto, dove siete venuti per abitarvi, e per malamente perire, ed essere la maledizione, e l'obbrobrio di tutte le genti della terra?9Vi siete voi dimenticati de' peccati de' padri vostri, e de' peccati dei re di Giuda, e de' peccati delle loro mogli, e de' peccati vostri; e de' peccati delle vostre mogli, fatti nella terra di Giuda, e ne' rioni di Gerusalemme?10Ei non se ne sono mondati fino a questo dì, e non hanno temuto, e non hanno osservata la legge del Signore, né i comandamenti intimati da me a voi, e a' padri vostri.11Per questo cosi dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Ecco, che io fisserò sopra di voi la mia faccia per vostro danno, e sperderò tutto Giuda.12E me la prenderò cogli avanzi di Giuda, i quali si sono ostinati a voler venire in Egitto, e quivi abitare, e saran tutti consunti nella terra d'Egitto; periranno di spada, e di fame; e saran consunti dal più piccolo fino al più grande, morranno di spada, e di fame, e saranno oggetto di esecrazione, diterrore, di maledizione, e di obbrobrio.13E visiterò gli abitatori d'Egitto, come ho visitato Gerusalemme, colla spada, colla fame, e colla peste:14E non sarà chi la scampi; e degli avanzi de' Giudei, che son pellegrini nella terra d'Egitto, non rimarrà uomo, che torni nella terra di Giuda,verso la quale sospirano di tornare, e di abitarvi: non vi torneranno, se non quelli, che fuggiranno dall'Egitto.15Ma tutti gli uomini (i quali sapevano, come le loro mogli offerivan sagrifizj agli dei stranieri), e tutte le donne, che eran ivi in gran numero, e tutto il popolo, che dimorava nella terra d'Egitto, in Phatures, risposero a Geremia, dicendo:16Intorno alle parole, che tu hai dette a noi nel nome del Signore, noi non ti daremo retta,17Ma assolutamente faremo tutto quello, che avrem promesso, e farem sagrifizj, e libagioni alla regina del cielo, conforme facemmo noi, e i padri nostri, e i nostri regi, e i nostri principi nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme, onde avemmo abbondanza di pane, fummo felici, e non vedemmo sciagura.18Ma da quel tempo, in cui tralasciammo di far sagrifizj, e libagioni alla regina del cielo, siam poveri di ogni bene, e siamo consunti dalla spada, ed alla fame.19Che se noi offeriam sagrifizj, e libagioni alla regina del cielo, abbiam forse noi fatte a lei le schiacciate senza i nostri mariti per onorarla, e offerire a lei le libagioni?20E Geremia disse a tutto il popolo, agli uomini, e alle donne, e a tutta la plebe, che gli avean risposto in tal guisa:21E non si è egli ricordato, e non è egli stato irritato in cuor suo il Signore per que' sagrifizj offerti da voi, e da'padri vostri, e da' vostri regi, e da' vostri principi, e dal popolo di quella terra nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme?22Non poteva più sopportarvi il Signore per le malvage incljnazioni vostre, e per le abbominazioni, che avete fatte: e la vostra terra è stata desolata, e ridotta oggetto di spavento, e di maledizione, e vuota d'abitatori, com' ella è in oggi.23Perchè voi sagrificaste agl'idoli, e peccaste contro il Signore, e non ascoltaste la voce del Signore, e non osservaste la legge, e i comandamenti, e gl'insegnamenti di lui, per questo sono venute sopra di voi queste sciagure, come oggi si vede.24Disse ancor Geremia a tutto il popolo, e a tutte le donne: Udite la Parola del Signore voi popol tutto di Giuda, quanti siete in Egitto:25Queste cose dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Voi, e le vostre mogli colla vostra bocca avete detto, e colle mani vostre avete fatto quello, che dicevate: Adempiamo i nostri voti, che abbiam fatti, di offerire sacrifizio, e libagioni alla regina del cielo; avete adempiuti i vostri voti, e gli avete soddisfatti coll'opera.26Per questo udite la Parola del Signore, o popol di Giuda, voi, che abitate nella terra d'Egitto: Ecco, che io ho giurato pel nome mio grande, dice il Signore, che il nome mio non sarà più pronunziato in tutta la terra d'Egitto dalla bocca di uomo alcuno Giudeo, che dica: Vive il Signore.27Ecco, che io veglierò sopra di essi per loro danno, e non per loro bene; e tutti gli uomini di Giuda, che sono in Egitto, saran consunti dalla spada, e dalla fame, finché siano sterminati totalmente.28Ma quegli, che fuggiranno la spada, uscendo dall'Egitto, torneranno in piccol numero nella terra di Giuda: e tutti gli avanzi di Giuda, che sono entrati in Egitto per abitarvi, conosceranno, se la mia parola, o la loro abbia effetto.29Ed eccovi un segno (dice il Signore) della visita, ch'io farò a voi in questo luogo, affinchè intendiate come le parole mie saranno veracemente adempiute sopra di voi per vostra sciagura.30Queste cose dice il Signore: Ecco, che io darò Faraone Ephree re d'Egitto in potere de' suoi nemici, in potere di quegli, che cercano la sua perdizione, come diedi Sedecia re di Giuda in potere di Nabucodonosor re di Babilonia suo nemico, il quale cercava la sua perdizione.

Note:

44,1:Parola annunziata ec. Questa profezia è l'ultima di Geremia secondo l'ordine cronologico: perocchè quelle, che seguono sino al fine del libro, sono di data anteriore. Non sappiamo, se egli andò in persona nei luoghi che sono qui nominati, ovvero se mandò Baruch o alcun altro de' suoi discepoli a parlare a nome suo, anzi a nome di Dio a quei Giudei.
Memphi e Taphni erano città notissime: di Magdalo e di Phatures non abbiamo gran notizia, se non che Phatures è nominata anche in Ezechiele XXIX. 14., XXX. 14.

44,8:Irritandomi colle opere delle vostre mani. Co' simulacri fatti da voi, ai quali rendete culto. È degna di gran ponderazione l'ostinata caparbietà di questo popolo, il quale dopo tanti e sì recenti gastighi, torna agli stessi peccati, pe' quali fu flagellato aspramente, e poco men che distrutto; e di più sostiene la nuova sua ribellione con somma e quasi incredibile arroganza. Cosi (secondo la parola dello Spirito santo) l'empio, quando è giunto al profondo de' mali, non ne fa caso, Prov. XVIII. 3. Ed è grande lezione per ogni uomo il considerare fino a qual segno di orribile cecità e di prodigiosa ostinazione possa condursi l'uomo per la lunga abitudine nella colpa, e pel disprezzo degli aiuti e delle grazie divine, ostinazione, che non può ad altra paragonarsi, se non a quella degli stessi dannati nell'inferno. Ma tale è l'uomo considerato in se stesso e nella natural corruzione e separatamente dalla grazia del Salvatore, onde con gran ragione ognuno può ripetere con s. Agostino: Chi son io? e qual cosa son io? e qual sorta di male non son io e come ho io bene, quando ho alcun bene, se non suggendo il tuo latte, e di te nutrendomi, cibo incorruttibile o Conf. lib. IV. I. 2.

44,14:Non vi torneranno se non quelli, che fuggiranno. Torneranno ad abitare nella Giudea quelli, che fuggiran dall'Egitto, e si sottrarranno alle calamità, che piomberanno sopra lo stesso Egitto, e sopra gli Ebrei che si ostinano a rimanervi.

44,17:Faremo tutto quello che avrem promesso. Cioè tutto quello, che avrem promesso agli dei, e particolarmente alla regina del cielo, cioè alla luna.

44,19:Abbiam forse noi fatte a lei le schiacciate senza i nostri mariti, ec. Le donne, intestate anche più degli uomini del culto della regina del cielo, rispondono, che imitano e fanno quel che fanno i mariti, a cui sono soggette. Scusa irragionevole; perocchè non erano certamente tenute a ubbidire ai mariti in cosa tale e con disobbedire a Dio. Dall'Ebreo si può intendere, che queste schiacciate aveano impressa la figura della luna.

44,26:Il nome mio non sarà ec. Dio giura, che non reste rà nell'Egitto neppur un Giudeo, che giuri pel nome suo, perchè Dio li farà tutti perire fino ad uno. Si vede, che questi empi volevano continuare a riconoscere il Signore per loro Dio, nel tempo stesso, che adoravano gl'idoli.

44,30:Io darò Faraone Ephree re d'Egitto in potere ec. La guerra di Nabuchodonosor contro l'Egitto è descritta pateticamente in Ezechiele cap. XXIX. al XXXII. Vedi ancora Giuseppe Ebreo lib. I. cont. Apion. e Antiq. X. II.