Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 25


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Perchè gli Ebrei non ascoltano Geremia, e gli altri profeti, che gli esortano a penitenza, Gerusalemme sarà distrutta, ed essi condotti in cattività per settant'anni. I Caldei ancora, e gli altri popoli, che hanno travagliato i Giudei, beranno il calice dell'ira di Dio.

1Parola, che fu rivelata a Geremia intorno a tutto il popolo di Giuda l'anno quarto di Joachim figliuolo di Giosia, re di Giuda, che è l'anno primo di Nabucodonosor re di Babilonia.2La qual parola ripetè Geremia profeta a tutto il popolo di Giuda, e a tutti gli abitatori di Gerusalemme, dicendo:3Dall'anno tredicesimo di Giosia figliuolo di Ammon, re di Giuda, fino a questo giorno, questo è il ventesimo terzo anno, dacché il Signore parlommi, e io ho parlato a voi, levandomi la notte per favellarvi; e voi non avete ascoltato.4E il Signore assai per tempo ha spediti a voi tutti i suoi servi, i profeti, gli ha spediti, e non gli avete ascoltati, né avete piegate le orecchie per dar loro retta,5Quand'ei vi diceva: Si converta ognuno di voi dalla sua mala vita, e dalle pessime sue inclinazioni, e abiterete per tutti i secoli nella terra data dal Signore a voi, e a' padri vostri;6E non andate dietro a dei stranieri per adorargli, e servirgli; e non provocate me ad ira colle opere delle vostre mani, e io non darò a voi afflizione.7Ma voi non m'avete ascoltato, dice il Signore, talmente che mi avete provocato ad ira colle opere delle vostre mani per vostro danno.8Quindi il Signore degli eserciti parla così: Perchè voi non avete ascoltate le mie parole,9Ecco che io prenderò meco, e spedirò tutte le famiglie del settentrione, dice il Signore, e Nabuchodonosor re di Babilonia mio servo, e li condurrò contro questa terra, e contro i suoi abitatori, e contro tutte le nazioni, che sono all'intorno, e gli ucciderò, e ridurrogli ad essere spavento, e scherno di tutti, e solitudine sempiterna.10E torrò via da essi la voce di gaudio, e la voce di letizia, la voce dello sposo, e la voce della sposa, le canzoni intorno alle macine, e il lume di lampana.11E tutta questa terra sarà solitudine spaventosa: e serviranno tutte queste genti al re di Babilonia per settanta anni.12E passati i settant'anni io visiterò il re di Babilonia, e quella nazione, e la loro iniquità, e la terra de' Caldei, dice il Signore; e la ridurrò a solitudine eterna.13E sopra quella terra adempierò tutte le mie parole dette da me contro di lei, tutto quello, che sta scritto in questo libro, e tutto quello, che Geremia ha predetto contro tutte le genti:14Perchè hanno servito a coloro, tuttocchè fossero molte nazioni, e regi grandi: ed io renderò loro quello, che meritano, e secondo le opere delle lor mani.15Imperocché così dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Prendi dalla mia mano questo calice di vino del furor mio: e danne a bere a tutte le genti, alle quali io ti manderò.16Ed elle ne beranno, e ne saranno agitate, e perderanno la ragione alla vista della spada, ch'io manderò contro di esse.17Ed io presi il calice dalla mano del Signore, e ne diedi a bere a tutte le genti, alle quali il Signore mi mandò,18A Gerusalemme, e alle città di Giuda e a' suoi regi, e a' suoi principi, onde fosse per me ridotta la terra in solitudine spaventosa, oggetto di scherno, e di orrore, com'ella è in quest'oggi:19A Faraone re dell'Egitto, e a' suoi servi, e a' suoi principi, e a tutto il suo popolo,20E a tutti in generale; a tutti i re della terra di Hus, e a tutti i re della terra de' Filistei, ad Ascalone, e a Gaza, e ad Accaron, e agli avanzi di Azoto,21E all'Idumea, e a Moab, e a' figliuoli di Ammon;22E a tutti i re di Tiro, e a tutti i re di Sidone, e ai re delle isole, che sono di là dal mare;23E a Dedan, e a Thema, e a Buz, e a tutti quegli, che si tosano i capelli a modo di corona;24E a tutti i re dell'Arabia, e a tutti i re di occidente, che abitano il deserto;25E a tutti i re di Zambri, e a tutti i re di Elam, e a tutti i re de' Medi;26E a tutti eziando i regi di settentrione vicini, e lontani: a ognun di questi (ne diedi, perchè si levi su) contro il proprio fratello; e a tutti i regni della terra, quanti ne sono nella sua superficie: e il re di Sesac ne berà dopo di essi:27E tu dirai loro: Queste cose dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Bevete, e ubbriacatevi sino a vomitare; e strammazzate per terra, e non vi alzate alla vista della spada, ch'io manderò contro di voi.28E quando non vorran ricevere dalla tua mano il calice, e bere, tu dirai loro: Queste cose dice il Signor degli eserciti: Voi berete in ogni modo:29Imperocché ecco che io comincerò ad affliggere la città, che porta il mio nome, e voi, quasi foste innocenti, resterete impuniti? Voi non sarete impuniti: imperocché ecco che io spedisco la spada contro tutti gli abitatori della terra, dice il Signor degli eserciti.30E tu profetizzerai ad esse tutte queste cose, e dirai loro: Il Signore ruggirà dall'alto, e dalla mansione sua santa alzerà la sua voce: ruggirà altamente contro il luogo della sua gloria: si canterà contro gli abitatori tutti della terra canzone simile a quella di coloro, che pigian le uve.31Giungeranne lo strepito sino agli ultimi confini della terra: perocché il Signore entra in giudizio colle nazioni, disputa la sua causa contro ogni uomo. Io ho abbandonati gli empj alla spada, dice il Signore.32Queste cose dice il Signor degli eserciti: Ecco che l'afflizione passerà da un popolo all'altro: e un turbine spaventoso si leverà dalle estremità della terra.33E quelli, che il Signore avrà messi a morte in quel dì, si stenderanno da un polo della terra fino all'altro: non si farà duolo, e non si raccoglieranno, né darassi lor sepoltura: giaceranno sulla terra come lo sterco.34Alzate le urla, o pastori, e gridate e copritevi di cenere voi, capi del gregge; perocché i giorni vostri sono finiti, e voi sarete spezzati, e come vasi preziosi anderete per terra.35E i pastori non avran luogo alla fuga, e i capi del gregge non avran luogo a salvarsi.36Voci di strida dei pastori, e urli dei capi del gregge; perchè ha dissipati gli ovili loro il Signore.37E le campagne di pace son taciturne al cospetto dell'ira furibonda del Signore.38Egli qual lione ha abbandonato il luogo, dov'ei posava, e la terra loro è ridotta in desolazione dall'ira della colomba, e dall'ira furibonda del Signore.

Note:

25,1:L'anno quarto d'Joakim ....che è l'anno primo di Nubuchodonosor. L'anno primo di Nabuchodonosor è l'anno, in cui egli fu associato dal padre suo Nabopo lassar all'imperio, tre anni prima della morte di questo, e questo anno primo di Nabuchodonosor è l'anno del mondo 3398, ed è il quarto del regno di Joakim. In quest'anno Nabuchodonosor prese Gerusalemme e una gran parte dei vasi del tempio, e menò via gran numero di prigionieri, e molti anche primari signori e principi della casa reale: di questo numero furon Daniele, Anania, Misael, Azaria; ma Joakim fu lasciato sul trono dal vincitore a condizioni molto gravose. Geremia adunque sul principio dell'anno, in cui Nabuchodonosor cominciò a regnare, ebbe ordine da Dio di predire i mali, che questo re dovea fare a Gerusalemme.

25,3:Levandomi la notte. Levandomi innanzi giorno, togliendomi al riposo per amor del vostro bene.

25,4:Tutti i suoi servi, ec. Joel, Habacuc,Sophonia, Holda ec.

25,9:Nabuchodonosor... mio servo. Destinato da me esecutore dei decreti di mia giustizia; flagello, ond'io mi servirò a punire gli Ebrei e i vicini popoli.

25,10:Le canzoni intorno alle macine. Macinavansi allora i grani con mulini a mano, e questa occupazione era per lo più delle donne schiave, le quali si sollevavano dal tedio di quel faticoso lavoro col canto. Vedi Matth. XXIV. 41.
E il lume di lampana. Vuol forse significare non tanto le lampane che si accendono per le case la sera, quanto le illuminazioni notturne, che facevansi in certi giorni di letizia, illuminazioni, che doveano fare un superbo spettacolo attesa la situazione della città posta sopra tante colline.

25,11:Per settanta anni. I Giudei e le vicine nazioni saranno soggette a Nabuchodonosor e a' suoi successori, Evilmerodach e Baltazar, per settanta anni, e allora il Signore farà vendetta de' Caldei per mano di Ciro, e i Giudei e quelle genti otterranno la loro libertà.

25,13-14:Contro tutte le genti: perchè hanno servito a coloro ec. Gl'Idumei, gli Ammoniti, i Moabiti ec. si erano uniti co' Caldei nella guerra mossa da questi a Sedecia, il quale avea fatta con essi alleanza. Vedi s. Girolamo. Questa perfidia dice Dio che sarà punita per mano degli stessi Caldei, che vinceranno e meneranno in ischiavitù quelle genti, conciossiachè elle avrebbon potuto star neutrali, sendo nazioni possenti, e se hanno fatto guerra agli Ebrei, non lo han fatto per necessità, ma per cattivo animo contro di essi.

25,15:Prendi dalla mia mano questo calice ... e danne a bere a tutte le genti, ec. Dio porge in visione al Profeta questo calice pieno non di vino, ma d'ira e di furore; e in visione mostra al Profeta le varie genti, che beranno a questo calice, le quali egli qui nomina: ed è da osservare, che queste profezie notificate a tutti in Gerusalemme, alla qual città dovea concorrere di continuo molta gente di tutti i vicini popoli, con facilità venivano a divulgarsi per ogni parte; onde con ragione si dice qui, che la missione e le predizioni di Geremia si estendono anche a queste nazioni; tale è il senso di queste parole: alle quali io ti manderò.

25,18:Onde fosse per me ridotta la terra in solitudine ec. Affinchè io predicessi come la terra sarà ridotta in solitudine ec. Si dice, che il Profeta fa quello, che annunzia dover seguire.
Com'ella è in quest'oggi. Com'ella principia ad essere oggi giorno, quando Nabuchodonosor comincerà a menar via il fiore de' cittadini di Gerusalemme, e i vasi del tempio ec. Vedi qui innanzi vers. I.

25,19:A Faraone re dell'Egitto, ec. Vedi Ezech. XXVII. I. 16. 17.

25,20:E a tutti in generale. Credo, che queste parole delblbano riferirsi al versetto precedente, e che con esse voglia il Profeta significare come le minacce contro l'Egitto avranno effetto non solo contro gli Egiziani propriamente detti, ma anche contro tutti quelli di qualunque nazione, che si troveranno nell'Egitto, quando Nabuchodonosor invaderà quel regno, e con questo accenna gli Ebrei, che aveano voluto rifugiarsi colà, benchè Dio nol volesse, cap. XXIV. 8. A tutti i re della terra di Hus. La terra di Hus,patria di Giobbe nell'Arabia deserta. Agli avanzi di Azoto: quelli di Azoto erano stati molto maltrattati da Sennacherib (Isai. XX. I.), e da Faraone Nechao, 4. Reg. XXIII. 29.

25,22:E ai re delle isole, ec. S. Girolamo dice, ch'ei si fece padrone di Cipro, di Rodi, e delle Cicladi nel Mediterraneo. Egli avea un' armata navale in questo mare, come vedesi Ezech. XXX. 9.

25,23:E a Dedan, e a Thema, e a Buz. Popoli dell'Arabia deserta all'oriente della Giudea. In generale gli Arabi si tosavano i capelli a guisa di corona.

25,25:I re di Zambri ... i re di Elam. Zambri, secondo S. Girolamo, è paese della Persia, ed Elam è il paese, dov'era la famosa Elimaide, la Media.

25,26:E il re di Sesac ne berà dopo di essi. Il re di Sesac è certamente il re di Babilonia. S. Girolamo e gli antichi Rabbini affermano, che il nome di Babel è qui occultato mediante un cambiamento delle lettere dell'alfabeto, cambiamento noto e usato tragli Ebrei, ch'ei chiamavano Atlbasch, e consisteva nel mutare con ordine retro grado le prime lettere dell'alfabeto nelle ultime; così qui è mutato il Beth, seconda lettera iniziale, nella seconda finale Schin, e Caph undecima iniziale è mutata in Lamed undecima finale. S. Girolamo dice, che il Profeta usò questa cifra per prudenza, affin di non esacerbare i Caldei, che stavan per assediare Gerusalemme. So, che lo Scaligero, e altri dietro a lui, hanno voluto, che Sesac sia una divinità di Babilonia, e ci metton fuora una prodigiosa moltitudine di testi, e di autori profani sopra le feste sacre dette Sacree, cioè (com'ei dicono) Sesacee, che facevansi a Babilonia. Io per me credo, che in cosa riguardante gli Ebrei e i loro costumi sia giusto di credere agli antichi Rablbini, e a s. Girolamo piuttosto, che ad autori recenti, per quanto sieno dotti e di vasta erudizione.

25,27:Bevete, e ubbriacatevi ec. Questa ebbrezza significa la perturbazione, la stupidità, la disperazione, che accompagnano le grandi sciagure, nelle quali si troveranno in volte queste nazioni punite da Dio severamente pelle loro enormità.

25,29:Comincerò ad affliggere la città, che porta il mio nome, ec. Io comincerò la vendetta contro i peccatori della mia propria casa, della città, che porta il nome di città del Signore. Sarebb'egli giusto, che io lasciassi im punite le scelleraggini degli stranieri?

25,30:Contro il luogo della sua gloria. Questo luogo è Gerusalemme, ovvero il tempio istesso, in cui Dio avea dati tanti segni di sua possanza e di sua bontà verso gli Ebrei. Si canterà ....canzone simile a quella di coloro, che pigian le uve. La vendetta del Signore è paragonata sovente nelle Scritture alla vendemmia. Vedi Ps. LXXX. 13. Apocal. XIV. 18. 19. I vendemmiatori qui sono i Caldei, la vigna da vendemmiare è il popolo Ebreo, la canzone, che suol cantarsi da que', che vendemmiano, dinota le grida de' soldati Caldei, che si eccitano l'un l'altro a predare e uccidere.
Contro gli abitatori tutti della terra. Gli abitatori della terra di Giuda.

25,31:Disputa la sua causa contro ogni uomo. Dio con ammirabil bontà si soggetta al giudizio degli uomini, affinchè veggano e decidano se ne' castighi, ond'egli affligge la terra, sia giustificato il suo procedere, e se la pena sia non solo non eccedente, riguardo alla moltitudine dell'iniquità, ma anche inferiore. Vedi Isai. 1. 18. XLIII. 44.

25,32:L'afflizione passerà d'un popolo all'altro. Nabuchodonosor si getterà sopra Gerusalemme, indi sopra Tiro e Sidone; di li si volgerà contro la Siria e Damasco, indi contro l'Arabia, Moab, Ammon, l'Idumea, l'Egitto ec. Egli è come uno di que' turbini rovinosi, che in lontan paese formati vanno e desolare questa e quella provincia.

25,34:Alzate le urla, o pastori. Parla ai regi, al capi delle repubbliche, e a tutti quelli, che governano i popoli, ai quali dice, che sono finiti i giorni di lor potestà, finito il tempo di regnare, e come vasi di gran pregio, ma fra gili, caderanno per terra e saranno stritolati.

25,37:E le campagne di pace son taciturne ec. Nelle campagne, prima fertili e ridenti e piene di coltivatori, regna un tristo silenzio e una total solitudine, perchè vi si è fatta sentir l'ira e il furore di Dio.

25,38:Egli qual lione ha abbandonato il luogo, ec. Quel tempio, in cui egli avea suo trono, quel tempio, che egli qual lione forte e possente custodiva gelosamente, lo ha egli abbandonato. Inperocchè avrebbon forse i Caldei ardimento di accostarvisi, se egli non lo avesse lasciato? Dall' ira detta colomba, e dall'ira furibonda del Signore. Mi attengo alla opinione di s. Girolamo, il quale per la colomba intese lo stesso Nabuchodonosor, sia che (come dicono alcuni) nelle loro insegne militari i Caldei avessero una colomba, come i Romani e i Persiani ebbero un'aquila; sia per qualche altra ragione, che noi non sappiamo. E non è da disprezzarsi il sentimento di s. Gregorio, il quale credette, che Dio stesso sia qui paragonato alla colomba per la sua somma clemenza, come è paragonato ad un lione per la sua infinita possanza.