Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Geremia 15


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Il Signore dice, che non si piegherebbe alle orazioni, ne di Mosè, né di Samuele, né il riterebbe dall'abbandonare il popolo alla pestilenza, alla fame, alla spada, alla cattività, perchè gastigato non si è corretto. Il Profeta si lamenta di essere stato cagione di discordia, e di aver sofferti degli strapazzi nell'annunziare la parola di Dio: e il Signore promette di aiutarlo, e di sterminare i Giudei: promette ancora fortezza, e salute, e misericordia a quelli, che si convertiranno.

1E il Signore mi disse: Quando Mosè, e Samuelle si presentasser dinanzi a me, non si piegherebbe l'anima mia verso di questo popolo: discacciali dal mio cospetto, e se ne vadano2Che se ti diranno: Dove anderemo noi? tu dirai loro: Queste cose dice il Signore: Chi alla morte, alla morte; chi alla spada, alla spada; e chi alla fame, alla fame; chi alla schiavitù, (vada) alla schiavitù.3Ed io darò potestà sopra di loro a queste quattro cose (dice il Signore); alla spada, perchè gli uccida; ai cani, perche gli sbranino; agli uccelli dell'aria, e alle bestie della terra, perchè li divorino, e li dispergano.4E farò che siano perseguitati in tutti i regni della terra a cagion di Manasse figliuolo di Ezechia, re di Giuda, me per tutte le cose, ch'ei fece in Gerusalemme;5Imperocché chi avrà misericordia di te, o Gerusalemme? O chi ti compatirà? O chi anderà a pregare per la tua pace?6Tu abbandonasti me, dice il Signore, tu ti tirasti indietro; ed io stenderò sopra di te la mia mano, e ti sterminerò: mi stancai a pregarti.7Or io li dispergerò, come colla pala le paglie, per le porte della terra: ho messo a morte, ed ho disperso il mio popolo; né per tutto questo dalle vie loro si son ritirati.8Io ho moltiplicate le vedove più della sabbia del mare: ho mandato contro di loro chi sul bel mezzogiorno uccida alla madre il fanciullo: ho sparso sopra le città un repentino terrore.9E' avvilita colei, che avea sette figliuoli; l'anima sua vien meno: è tramontato il sole per lei quand'era ancor giorno. Ella è confusa, e vergognosa, perchè i suoi avanzi consegnerò alla spada in faccia de' suoi nemici, dice il Signore.10Ah, madre mia, infelice me! per chè generasti tu me uomo di rissa, uomo di discordia in tutta questa terra? Io non ho dato denaro a interesse, né alcuno ne ha dato a me, e tutti mi maledicono.11Il Signore disse: io giuro, che il tuo fine sarà felice, che io ti verrò incontro nel tempo di afflizione, e nel tempo della tribolazione contro il nemico.12Farà egli il ferro lega col ferro di settentrione, e il bronzo col bronzo?13Io darò gratis in preda le tue ricchezze, e i tuoi tesori, a cagione di tutti i peccati fatti da te, e di tutti i tuoi termini.14E i nemici tuoi farò venir da una terra ignota a te; perocché il fuoco dell'ira mia è acceso, e arderà in vostro danno.15Tu conosci, o Signore, ricorditi di me, e vieni a me, e difendimi da coloro, che mi perseguitano: non prendere la difesa mia colla tua longanimità: sappi, che io ho per amor tuo sofferti obbrobrj.16Io trovai la tua parola, e me ne cibai, e la tua parola fu il gaudio, e la letizia del cuor mio; perchè io ho nome da te, Signore Dio degli eserciti.17Io non sono stato a sedere nelle adunanze degli uomini di bel tempo, e non mi gloriai di quello, che fé la tua mano: solo io mi sedeva, perchè tu di minacce mi riempisti.18Per qual motivo è diventato perpetuo il mio dolore, e non ammette rimedio la piaga mia disperata? Ella è divenuta per me come quelle acque in fide, che gabbano.19Per questo cosi parla il Signore: Se ti convertirai, io ti convertirò, e starai davanti alla mia faccia: e se separerai il prezioso dal vile, tu sarai quasi la mia bocca: ei si volgeranno verso di te, e non tu ad essi ti volgerai.20E io farò, che riguardo a questo popolo tu sii un muro di bronzo, forte: eglino ti faran guerra, e non ne potranno più di te, perch'io son teco, affin di salvarti, e liberarti, dice il Signore.21E ti libererò dal poter dei malvagi, e ti salverò dalla possanza dei forti.

Note:

15,1:Quando Mosè e Samuele si presentasser ec. Risponde Dio all'orazione di Geremia, e dice: perchè tu non creda, che io non tenga conto della tua carità, sappi, che se e Mosè e Samuele si unissero insieme a pregarmi per li Giudei, io non mi riconcilierei con questo popolo. Dio nomina questi due santi come uomini non solo di grandissimo merito per la innocenza della loro vita, ma anche per l'ardentissima carità, che ebbero verso il popol loro, di cui eblbero il governo, ed a cui impetraron da Dio più volte il perdono e molti insigni benefizi: carità tanto più ammirabile, perchè e l'uno e l'altro ebbero molto da soffrire dal medesimo popolo.
Discacciali dal mio cospetto, ec. Privali della mia protezione, cioè dichiara loro, che io non gli voglio più aiutare e proteggere, e che anderanno ciascuno a finire, secondo che è stato già stabilito da me.

15,2:Chi alla morte, alla morte. Si intende vada a morire di pestilenza.

15,4:E farò che sieno perseguitati in tutti i regni. Tutti i regi e tutte le nazioni perseguiteranno e maltratteranno gli Ebrei dispersi ne' loro paesi; e adduce Dio per ragione di tanta severità l'empietà di Manasse, il quale rendette dominante l'idolatria e tutti i vizi e le scelleraggini, che andavan con essa. Manasse si convertì e pianse i suoi peccati e ottenne il perdono; ma il popolo continuò nelle sue iniquità: e i re, che venner dopo di lui, imitarono i peccati e non la penitenza di lui.

15,6:Mi stancai a pregarti. Che altro fa egli Dio dalla prima parola di questo libro fino adesso, se non chiamare, esortare, pregare Gerusalemme a convertirsi e tornare a lui? Qual mai fu tralli uomini bontà e carità simile a quella di Dio, il quale offeso, disgustato, insultato, non si ristà dal procurare in tutti i modi il ravvedimento del peccatore?

15,7:Per le porte della terra. Li spergerò qua e là per le porte, cioè per le città della terra abitabile, per le città del mondo tutto li manderò spersi, come si spargon le paglie gettate in aria colla pala contro il soffiare del vento. Alcuni per le porte della terra intendono le ultime estremità della terra.

15,8:Io ho moltiplicate le vedove ec. Colla strage di tanti mariti ho fatto un numero grandissimo di vedove, come i granelli di sabbia del mare, e di più queste infelici hanno perduti anche i figli uccisi su' loro occhi dal vincitore Caldeo.

15,9:È avvilita colei, che avea sette figliuoli: ec. Si può ciò intendere e delle madri particolari, e della comune madre Gerusalemme si feconda di popolo, mettendosi sovente il numero di sette per numero di moltitudine. Così dove nell'Ebreo si legge: Fino a tanto che la sterile partorì sette figliuoli, I. Reg, II. 5., la nostra Volgata tradusse: partori gran numero. Vedi ancora Prov. XXVI.16.ec.
E tramontato il sole per lei quand'era ancor giorno. Nel tempo di sua letizia e prosperità è venuta repentinamente la trista notte di atrocissima calamità. Li suoi avanzi consegnerò alla spada ec. Quelli, che resteranno in vita a tempo di Joachim, saranno uccisi dai Caldei sotto Sedecia.

15,10:Uomo di rissa, uomo di discordia in tutta questa terra? ec. Non vedi tu come tutti mi riguardano come un nemico della repubblica, come uomo turbolento, nemico della pace, perchè annunzio a' miei concittadini le minacce del Signore? Io sono in perpetue liti con questi, benchè nè io sia un usuraio, che presti denaro a interesse, nè abbia debiti con alcuno: con tuttociò tutti dicon male di me.

15,11:Il tuo fine sara felice, ec. Tu sarai rispettato e favorito da Nabuchodonosor nel tempo, che questi con somma durezza e crudeltà tratterà tutti gli altri. Vedi cap. XXXIX. II. 12., XI. I. 2. 3.

15,12:Farà egli il ferro lega col ferro di Settentrione, e il bronzo col bronzo? Sappi, che la lega e l'amistà, che i Giudel hanno cercato di contrarre co' Caldei, non reggerà, perchè i Giudei sono duri e caparbi, e duro e inflessibile è Nabuchodonosor: sono due specie di ferro e di bronzo, che non possono star insieme. Vedi s. Girolamo.

15,13:Io darò gratis in preda ec. Torna Dio a parlare a Gerusalemme. Tu, che perseguiti i miei profeti, sappi, che abbandonata da me tu sarai saccheggiata e spogliata di tutte le tue ricchezze e tesori dati da me gratuitamente a un altro popolo in pena di tutti i tuoi peccati, e in pena degl'idoli eretti da te in tutte le strade, in tutti i confini. Termini sono in questo luogo i simulacri, che si mettevano a' capi delle strade, a' confini dei territori, de' poderi ec. Vedi XI. 13.

15,15:Tu conosci, o Signore, ec. Tu vedi, o Signore, la mia afflizione, ricordati di assistermi e di difendermi da costoro; ma non differire a soccorrermi con quella longanimità, con cui differisci a punire la scellerata nazione che ti ha voltate le spalle: sia pronta la mia difesa per onore del ministero impostomi da te, per ragion del quale ho sofferte molte ignominie.

15,16:Io trovai la tua parola, ec. Fu mia sorte grande, o Signore, l'udir la tua voce e il ricevere la tua parola, la quale io ricevei in me qual cibo dolcissimo, che riempiè di gaudio il cuor mio, perchè io ebbi allora il glorioso nome di tuo ministro, di tuo profeta.

15,17:Io non sono stato a sedere nell'adunanza ec. Io sono stato lontano da tutti que' luoghi, dove gli uomini del secolo si adunano per divertirsi e sollazzarsi, e non a me attribuì la gloria di quello, che tu facesti in me col tocco della tua mano, consacrandomi tuo profeta (cap. I. 9.). Solitario io vissi, perchè lo spirito e il cuor mio era pieno delle minaccevoli profezie, che a nome tuo annunziar dovea a questo popolo. Nel secondo membro di questo versetto ho supposto col Caldeo e con molti interpreti, che vada in tesa ripetuta la negazione del precedente: Non sedi cum ludentibus, et non gloriatus sum etc.

15,18:Per qual motivo è diventato perpetuo il mio dolore, ec. Per qual motivo resto io, o Signore, senza sollievo e consolazione nel mio dolore, e disperata sembra la piaga del cuor mio, non vedendo effetto di mie parole, nè emendazione di vita in quelli, ai quali io intimo le tue minacce?
Ella è divenuta per me come quell'acque infide che gabbano. Questa mia piaga, è come quelle acque, le quali all'apparenza son basse e paiono da valicarsi con facilità, ma entrandovi dentro si trovano tanto profonde, che vi si sommerge l'uomo e vi affoga; così quanto più io vo avanti nel mio ministero, più profonda diventa la piaga del mio dolore, veggendo come l'ostinata durezza del popol mio resiste a tutte le esortazioni e a tutte le minacce e a tutto quello che tu fai, o Signore, per convertirli.

15,19:Se ti convertirai, io ti convertirò, ec. Se tu dalla tua diffidenza ti volgerai a tener in me ferma la tua speranza, io pure mi rivolgerò a te con maggiori aiuti della mia grazia, e tu sarai qual ministro fedele dinanzi a me, sempre pronto ad eseguire i miei comandi. Se tu saprai fare giusta distinzione di quello che è prezioso e stimabile, com' è la mia parola, da quello che è vile e di nissuna considerazione, come sono i disprezzi e le minacce degli uomini, se tu quella parola mia terrai salda e immobile in cuor tuo, e non farai caso di quel che dicano i nemici della stessa parola, che sono polvere e cenere e impotenti a nuocere (come a salvare) se non quanto io loro permetta, tu allora sarai quasi la mia bocca, annunzierai i miei misteri e i miei oracoli, i quali io confiderò a te, come fa un amico col suo amico. E finalmente avverrà, che questi uomini sì duri e superbl, si troveranno costretti a volgersi a te e chiederti aiuto, e non tu a chiederne ad essi.