Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Siracide 40


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Grande travaglio fu destinato a tutti gli uomini, e grave giogo [imposto] ai figliuoli d'Adamo, dal giorno ch'escon dal ventre della loro madre, sino al giorno della sepoltura nel [seno del]la madre comune:1 Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.
2 loro pensieri, le ansie del loro cuore, la preoccupazione dell'aspettativa, e il dì della morte.2 Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
3 Da colui ch'è assiso sopra un trono di gloria, al miserabile che giace nella polvere e nella cenere;3 Da chi siede su un trono glorioso
fino a chi è umiliato su terra e su cenere,
4 da colui che veste di porpora e porta la corona,a colui ch'è ricoperto di ruvido lino; [in tutti infierisce] rabbia, gelosia, agitazione, ansietà, paura della morte, rancore continuo e lotta!4 da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
5 Anche nel tempo che [uno] si riposa sul letto, il sonno notturno perturba le sue idee.5 non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
6 Per poco tempo, quasi un nulla, gusta riposo, e n'[è sturbato] da sogni, come [fosse] nel giorno ch'è di sentinella. -6 per un poco, come niente, sta nel riposo
e subito nel sonno si affatica come di giorno,
è sconvolto dalla visione del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
7 E' conturbato dai fantasmi del suo cuore, come un fuggito via nel dì della battaglia: e giunto in salvo, si sveglia, e si meraviglia della vana paura.7 Al momento di mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell’irreale timore.
8 Per ogni vivente, dall'uomo fino alla bestia, — e per i peccatori sette volte di più8 Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9 ancora — peste e strage, conflitti e spada, oppressione e fame, rovina e flagelli!9 morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10 Contro gl'iniqui è stato creato tuttociò, e per essi venne il diluvio.10 Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
11 Tutto quanto provien dalla terra, ritorna alla terra e tutte le acque fan ritorno al mare.11 Tutto quello che proviene dalla terra alla terra ritorna,
quanto viene dalle acque rifluisce nel mare.
12 Ogni dono e ingiustizia periranno, ma la fedeltà durerà in eterno.12 Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,
ma la fedeltà resterà per sempre.
13 Le ricchezze degli ingiusti seccheranno come un torrente, e svaniranno come il fracasso di gran tuono durante la tempesta.13 Le ricchezze degli ingiusti si prosciugheranno come un torrente,
si disperderanno come tuono che echeggia durante l’uragano.
14 Quando uno apre la mano [a beneficare], se ne troverà contento; ma i prevaricatori andranno in malora,14 Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
15 I rampolli degli empi non metteran molti rami, e le radici degli immondi [stanno] in cima a una roccia.15 La stirpe degli empi non moltiplica i suoi rami,
le radici impure sono sopra una pietra dura.
16 La verzura [ch'è] presso ogni acqua e sulla sponda d'un rivo prima d'ogni altra erba è estirpata.16 Il giunco su ogni corso d’acqua o sugli argini di un fiume
viene tagliato prima di ogni altra erba.
17 [Ma] la benignità è come un giardino benedetto, e la beneficenza perdura in eterno.17 Un atto di bontà è come un giardino di benedizioni,
l’elemosina dura per sempre.
18 Dolce è la vita dell'operaio che basta a se stesso, e in essa troverai un tesoro.18 La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,
ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.
19 [L'aver] figliuoli e il fabbricare una città danno un nome duraturo; ma meglio d'[entrambe] queste cose è stimata una moglie irreprensibile,19 I figli e la fondazione di una città consolidano un nome,
ma più ancora è apprezzata una donna irreprensibile.
20 Il vino e la musica rallegrano il cuore; ma meglio d'entrambi l'amor della sapienza.20 Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora l’amore della sapienza.
21 Il flauto e l'arpa fan soave concento, ma meglio d'entrambi è una lingua gentile.21 Il flauto e l’arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora una voce soave.
22 Della grazia e della bellezza si compiace il tuo occhio; ina meglio d'entrambe sono i seminati verdeggianti.22 L’occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora il verde dei campi.
23 L'amico e il compagno càpitano in buon punto; ma meglio d'entrambi una moglie col marito.23 Il compagno e l’amico s’incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora moglie e marito.
24 Fratelli [e parenti] son d'aiuto nel tempo della tribolazione ma meglio di loro [entrambi] è la carità che salva.24 Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione,
ma più ancora l’elemosina.
25 L'oro e l'argento consolidano i piedi; ma meglio d'entrambi è stimato un [buon] consiglio.25 Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma più ancora è stimato un consiglio.
26 La ricchezza e la forza esaltano il cuore; ma meglio [d'entrambi è] il timor del Signore.26 Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
27 Non si soffre penuria col timor di Dio, nè v'è, con esso, da ricercare aiuto.27 Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni
e protegge più di qualsiasi gloria.
28 Il timore del Signore è come un giardino di benedizione, e sopra ad ogni magnificenza fu steso quel velo.28 Figlio, non vivere una vita da mendicante:
è meglio morire piuttosto che mendicare.
29 Figliuolo, nel tempo della tua vita non ridurti alla mendicità: meglio morire che mendicare.29 Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamare tale;
si contaminerà con cibi estranei,
l’uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30 Chi volge rocchio alla mensa altrui, la sua vita non può considerarsi una vita. Egli contamina l'anima sua con cibi estranei;30 Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,
ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.
31 ma un uomo ben educato e saggio si guarda bene [da ciò]!
32 In bocca a un impudente sarà dolce il mendicare, ma un fuoco avvamperà nelle sue viscere.